Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

giovedì 3 giugno 2021

L'anello del Monte Scanapà

Escursione ad anello che attraversa per gran parte fitti boschi ancora incontaminati. Tra cui la Foresta Regionale Val di Scalve (ERSAF), lungo l'itinerario geologico Colle Vareno-Castello Orsetto e il "Sentiero dei Carbonai", storico percorso utilizzato per il trasporto del carbone ottenuto dalla legna (carbonaie). Punto più alto dell'itinerario è la cima rocciosa del Monte Scanapà (1669 m), da dove si ha una spettacolare vista verso la Regina delle Orobie, la Presolana e sull'altopiano di Clusone. Non può mancare la deviazione verso la terrazza panoramica conosciuta in zona come il "Salto degli Sposi". Si percorrono sentieri e strade sterrate, ogni bivio è sempre ben indicato con paline segnavia e tempi di percorrenza.

Dall'uscita autostradale di Bergamo, si prosegue inizialmente seguendo le indicazioni per la Val Seriana, per poi proseguire verso il Passo della Presolana. Oltrepassato l'abitato di Clusone, si raggiunge l'ampio parcheggio sterrato poco prima del Passo della Presolana, davanti agli impianti di risalita (1261 m). Si segue la strada asfaltata verso il passo e oltrepassato un negozio sportivo, si svolta a destra in direzione di una stradina sterrata, all'inizio del quale una palina segnavia indica il Sentiero dei Carbonai (Colle Vareno/Cima Scanapà). Al primo bivio si abbandona il Sentiero dei Carbonai e si prosegue seguendo la sterrata che guadagna quota con alcuni tornanti. Arrivati alla Malga Scanapà si segue il sentiero sulla destra che in breve conduce sulla Cima Scanapà (1669 m). Tornati alla baita, si sale raggiungendo il vicino Passo Scanapà, prima di scendere verso il Colle Vareno, si consiglia con un minimo sforzo di risalire la dorsale, dalla quale si ha una splendida visuale sulla cima appena salita e sul gruppo della Presolana. Dalla palina segnavia si inizia a seguire il sentiero in direzione di alcune baite diroccate, per poi piegare verso destra scendendo fino alla Cascina di Lantana (1426 m). Oltrepassato l'alpeggio in breve si arriva a un bivio, tralasciato il sentiero per Castello Orsetto (possibilità di accorciare il giro), si continua a destra seguendo l'indicazione per Innesto sentiero dei carbonai/Droga. Incrociato poco dopo il Sentiero dei Carbonai si inizia a seguirlo. La stradina sterrata prosegue a mezza costa con alcuni saliscendi in un bel bosco. Raggiunta un'area di sosta con tavolo e panche, si abbandona la sterrata e seguendo l'indicazione per il Sentiero dei carbonai/Colle Vareno si svolta a sinistra. Si inizia a salire a mezza costa, per poi proseguire in direzione del Colle Vareno con alcuni saliscendi. Continuando a seguire i segnavia rossi/bianchi si raggiungono le prime abitazioni nei pressi del Colle Vareno (1350 m).  Aggirata sulla sinistra un'area giochi, si scende raggiungendo l'indicazione per Castello Orsetto/Salto degli sposi/Passo della Presolana. Si inizia a seguire la strada sterrata, all'inizio della quale un cartello indica che stiamo entrando  nella Foresta della Val di Scalve dell'Ersaf, caratterizzata da versanti ripidi in roccia carbonatica, con forre e falesie  suggestive. Lungo il percorso si trovano alcuni interessanti pannelli che spiegano la geologia del territorio che si sta attraversando. Subito dopo aver oltrepassato la santella con raffigurato il Beato Alberto da Villa d'Ogna e San Giovanni Gualberto, si arriva nell'area di sosta di Castello Orsetto, con tavoli, panche e una freschissima sorgente. La strada sterrata prosegue, raggiungendo la diramazione sulla destra per il Salto degli Sposi, punto panoramico che si raggiunge in pochi minuti. Arrivati sulla strada asfaltata, non rimane che seguirla verso sinistra ritornando al parcheggio da cui si è partiti.
Altre escursioni in zona:
il selvadego























La leggenda narra che Maximilian Prihoda, musicista polacco, e Anna Stareat, nota pittrice, vennero a trovare dei parenti nei pressi del Passo della Presolana e si innamorarono di questi luoghi tanto che decisero di viverci stabilmente. Riuscirono ad ambientarsi immediatamente con la gente del posto ed erano soliti passare le giornate in questo punto panoramico dove  trovavano le ispirazioni per i loro lavori. Un giorno, senza un apparente motivo, i due decisero di buttarsi, abbracciati, nel dirupo per sancire il loro amore in eterno e, da quel giorno, questo luogo viene chiamato “Salto degli Sposi” per ricordare questa coppia ben voluta da tutti.



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