Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 28 agosto 2022

Al rifugio Ferioli per incontrare amici con la medesima passione...

“L’arrivo in un rifugio di alta montagna è una delle più dolci emozioni della vita alpina; la vista delle esili pareti, in mezzo alla durezza delle rupi, ispira un senso infinito di sicurezza e di pace; si acqueta l’ansia della salita, ed è sospesa l’inquietudine per il giorno a venire; il nostro cuore si apre alla tenerezza come quando, dopo un lungo viaggio, poniamo piede sulla soglia sicura della nostra casa, e l’animo si colma di gratitudine per chi ha costruito il rifugio”. 
Guido Rey

Malati di montagna: Danilo e il selvadego


la bella piazzetta...


particolare di una casa....il borgo è visitabile solo a piedi...


inizio sentiero 296 per il Colle Mud




Alpe Valmontasca 1821 m


vista sulla Cima del Tiglio


l'imponente parete nord-est del Tagliaferro


la mulattiera fu costruita alla fine del XIX secolo su commissione di Antonio De Toma (1821–1895), illustre industriale nato a Rima, rinomatissimo per la sua attività nel campo delle decorazioni a “marmo artificiale”, una targa lungo la salita lo ricorda.


Alpe Vorco 2076 m


incontri...




verso il colle


Danilo osserva...


...e in breve si arriva al Colle Mud
punto di partenza per il Corno Mud





arrivo al rifugio Ferioli


una finestra su Alagna...


...e una sul Tagliaferro


il mitico Claudio




balcone splendido...



dopo la pausa mangereccia, si ritorna al colle...


alla prossima...Tagliaferro



mercoledì 24 agosto 2022

Dalla Val Vicima al rifugio Bernasca in Val Madre

Escursione in luoghi poco frequentati, ma di grande bellezza. La valle è frequentata solo da alpigiani con le loro mucche, che allietano il cammino con i loro campanacci e dalle paffute marmotte, che fischiando giocano a nascondino. Suggestivo il sentiero 127 della Val Vicima, in particolare il tratto a mezzacosta. Volendo si può arrivare solo al Passo di Vicima, ma chi se la sente può scendere verso il bellissimo laghetto di Bernasca, un gioiellino incastonato tra i monti e il vicino rifugio non gestito, dal quale si ha un panorama superbo. Tutto il percorso è ben segnalato da segnavia bianco/rossi e da paline segnavia.
il selvadego

inizio sentiero
consiglio anche il "Sentiero dei Ponti"


Campo e il "Ponte del Cielo"


mulattiera tra Campo e Ronco



prime luci sulla valle...


si inizia a seguire il suggestivo sentiero 127 per la Val Viccina




Gisöl dé örl cusàc (restauro 2021)



antica via...


Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Henry David Thoreau



colpo d'occhio sulla testata della Val Tartano




alpe Vicina


si prosegue su sterrata


ambiente....



guardare sempre avanti...


ultima baita



il roccioso versante settentrionale del Pizzo Gerlo 2470 m


alle nostre spalle la Costiera del Cech





Lago Bernasca... emozionarsi ancora davanti a tanta bellezza.... 


sulla sinistra il rifugio...




Rifugio Bernasca
Il rifugio è stato inaugurato nel 2002 a 2093 metri in Val Madre, presso la sella del Pizzolo, nella parte alta dell’alpe Bernasca. Grazie alla sua posizione panoramica, offre un colpo d’occhio eccezionale sulla parte orientale del gruppo del Masino, sulla testata della Valmalenco, sul gruppo Scalino-Painale e sulle Orobie centrali.




dalla veranda del rifugio, dove è disponibile anche un bel binocolo



Dal rifugio il panorama è davvero unico, dal gruppo del Masino, con il pizzo Torrone orientale, il monte Sissone e il monte Disgrazia. Per poi proseguire verso destra, oltre il pizzo Cassandra, si intravedono le cime della parte occidentale della Valmalenco, fra le quali i pizzi Gemelli, i pizzi Roseg, Scerscen e Bernina.



si torna verso valle...