All'ingresso del paese di Zone veniamo accolti da una grande scultura in legno, sulla quale viene raffigurato un dinosauro con i denti affilati e un placido gnomo che lo osserva dall'alto. Che cosa possano avere in comune queste due figure? Probabilmente niente, ma percorrendo questo lungo e suggestivo anello possiamo in qualche modo riuscire a capirne il motivo. Nella prima parte si percorre l'antica "Strada Valeriana", lungo la quale passiamo accanto a un importante ritrovamento paleontologico, le orme di grandi rettili arcosauri, antenati dei dinosauri, lunghi dai 2 ai 6 metri, risalenti al triassico superiore, 220 milioni di anni fa. Dalla Croce di Zone si abbandona la Valeriana e proseguendo su comoda strada sterrata, si arriva sui pascoli della bucolica Malga Aguina, dalla quale si raggiunge la sommità del Monte Agolo, dove sono presenti tredici faggi secolari. Si continua lungo il sentiero 230 denominato "degli uccellatori", attraversando un suggestivo e secolare bosco di abeti denominato "paghera di Très", tanto alti e fitti che i raggi del sole fanno fatica a passare. Un luogo suggestivo e magico, mentre camminiamo su un tappeto di aghi di pino, si ha la sensazione di essere spiati da qualche "elfo" o animale abitante del bosco! Per il ritorno si scende lungo la strettissima e scarsamente frequentata Valle Ombrino, formatasi durante le ere glaciali, dividendo la montagna in due parti denominata topograficamente i "Corni stretti". Sentieri ben indicati da segnavia e paline escursionistiche, la ripida mulattiera selciata della Valle Ombrino è parzialmente cementata, per facilitare l'accesso ad alcune cascine.
il selvadego
Madonna del Disgiolo
crocevia alla Croce di Zone
panorama sul lago d'Iseo con Montisola
la bucolica malga Aguina
vista dal Monte Agolo 1373 m
i faggi secolari del monte Agolo
Malga Agolo
Zone
località Présel
si entra nella paghera di Très
prima di intraprendere la discesa lungo la Val Ombrino un ultimo sguardo sul Monte Agolo e sulla via appena intrapresa
una pecorella...due pecorelle...tre pecorelle....
la Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano lungo la via del ritorno
Nessun commento:
Posta un commento