Un suggestivo anello nel Parco delle Cinque Vette, tra storia e natura, arricchito da splendidi panorami sul Lago di Lugano e sulle cime circostanti. Attraversando fitti boschi e guadando numerosi torrentelli, si raggiungo in successione Punta Paradiso, M. Derta, Sasso Paradiso, B.tta Stivone Nord, B.tta dei Frati, Rocce Rosse, B.tta Stivone sud. La segnaletica è sempre ben presente, purtroppo il sentiero E1 che scende a Cuasso al Monte non è in buono stato e bisogna fare attenzione. Per chi vuole vivere sul campo una pagina della nostra eredità storica, può visitare con calma i resti della famosa Linea Cadorna, numerose trincee, bunker, alcuni dei quali visitabili, occorre però avere con se una piccola torcia e occhio alla testa!
La partenza avviene da Cuasso al Monte in provincia di Varese, l'auto la si può lasciare nell'ampio parcheggio in Via della Croce (530 m). Dal parcheggio si inizia a seguire le indicazioni sulla palina segnavia del Parco delle Cinque Vette in direzione di Punta Paradiso. Dopo un primo tratto in salita su strada asfaltata, al bivio si prosegue a sinistra seguendo la mulattiera verso l'alpe della Croce, alpe Boscaccio e la Bocchetta dei Frati. Si risale un bel bosco, tra vecchi castagni e betulle, piegando leggermente verso destra in breve si arriva a Punta Paradiso (700 m), eccezionale il panorama sul Lago di Lugano e sulle Prealpi ticinesi e comasche. Proseguendo poco dopo si incrocia una strada sterrata, la si segue raggiungendo in breve alcune baite ristrutturate. Dalla fontanella si svolta a destra e seguendo il sentiero si riprendere a salire raggiungendo in breve un cartello della Protezione Civile - Comune di Cuasso al Monte - Amici della Linea Cadorna, all'entrata del bunker. Armati di pila (meglio frontale), si inizia a perlustrare i vari cuniculi, fino a uscire sulla trincea che si inizia a risalire. Dopo una breve pausa nei pressi della Croce eretta dagli Alpini in ricordo della prima guerra mondiale, si riprende a salire seguendo la trincea fino a raggiungere il M. Derta (785 m). Fiancheggiando sempre la linea Cadorna si scende nei pressi di una palina segnavia, dalla quale dopo un breve tratto sulla destra si arriva al Sasso Paradiso (765 m). Ammirato il panorama, si ritorna alla palina segnavia e si inizia a seguire sulla sinistra la mulattiera che scende raggiungendo il bivio nei pressi dell'alpe della Croce. Oltre alle varie indicazioni sulle paline segnavie, si può anche consultare una cartina sulla bacheca. Si prosegue a destra verso una bella cappella, in direzione della Bocchetta Stivione. Oltrepassate le baite dell'alpe Prà o Alpe Boscaccio, si continua a salire in maniera decisa. Raggiunta la bocchetta di Stivione Nord (878 m), si continua a salire fino a un bivio in località Pracisa. Proseguendo verso sinistra in circa 20 minuti si arriva alla bocchetta dei Frati (925 m). Poco più sotto nei pressi di un incrocio sentieristico, seguendo l'indicazione su un albero per le Rocce Rosse e la Bocchetta Stivione, si inizia a seguire sulla sinistra in falsopiano una strada sterrata. Dopo alcuni minuti si continua a sinistra seguendo l'indicazione per le Fortificazioni "Rocce Rosse". Raggiunte le prime fortificazioni, si prosegue su sentiero salendo ripidamente fino alla cima del Sass Marsc o Rocce Rosse (1001 m). Il sentiero continua sull'ampia dorsale arrivando nei pressi di una casa. Si scende su strada sterrata fino al primo tornante, per poi proseguire su sentiero a destra che scende in maniera costante ritornando nuovamente alla bocchetta Stivione Nord. Dalla palina segnavia si inizia a scendere verso destra in direzione di Imborgnana. Al primo bivio, si tralascia l'indicazione a destra per Imborgnana e si continua diritti verso Cuasso al Monte. Oltrepassate delle baite, alcune delle quali in buone condizioni, si inizia a scendere ripidamente su strada sterrata fino alle sottostanti baite. Da qui si inizia a seguire il sentiero E/1 sulla destra, purtroppo alcuni tratti sono disagevoli per gli alberi caduti e bisogna stare attenti a mantenere la giusta direzione. Arrivati alle prime case di Cuasso al Monte in breve si ritorna al punto di partenza.
il selvadego
Nessun commento:
Posta un commento