Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 8 maggio 2021

Dalla Val Calolden al Monte Coltignone

Dopo appena qualche minuto che si risale la selvaggia Val Calolden, ci si accorge quanto questa valle sia rimasta immutata nel tempo, chiusa tra le pareti del Coltignone a sinistra e della Costa Dorna (o Adorna) a destra. Il sentiero costeggia per quasi tutto il tempo il torrente Calolden, che con il suo scorrere si trasforma di tanto in tanto in graziosi giochi d'acqua. Con la costruzione della strada che sale ai Piani Resinelli, il sentiero 2, sempre ben indicato e curato, viene percorso oramai solo da nostalgici della Calolden o da chi vuole arrivare ai piedi della Grigna senza l'utilizzo dell'auto! Dai Piani Resinelli con un piccolo sforzo, si può arrivare attraverso il "Parco Valentino", sulla Cima di Calolden, sul Monte Coltignone e al "Belvedere", dove da poco tempo è stata allestita una passerella panoramica di 12 metri a sbalzo, sconsigliata a chi soffre di vertigini.

Si parte da Laorca, che si raggiunge da Lecco percorrendo la vecchia strada provinciale 62. Subito dopo la fine dell'abitato, nei pressi di un tornante, si può lasciare l'auto nel comodo parcheggio sulla sinistra (490 m). Si inizia a percorre Via Pacinotti che lentamente scende arrivando in breve al Ponte della Gallina. con vicino il vecchio lavatoio di Pomedo. Il sentiero n. 2 per la Val Calolden inizia subito dopo aver attraversato il ponte sulla destra. Si inizia risalendo una sterrata e al primo bivio si tiene la sinistra, arrivando poco dopo alla fine della stradina nei pressi di una casa. Da qui inizia il sentiero che entra da subito nel bosco e costeggiando il torrente sale fino a raggiungere una bacheca sulla quale vengono spiegati gli aspetti geologici della valle. Guadato il torrente, si riprende a salire sulla sinistra in maniera costante con alcuni tratti in falsopiano. Guadato nuovamente il torrente, si guadagna quota più ripidamente tra grossi faggi, incontrando alcuni gradoni di roccia. Si piega decisamente a destra, risalendo ripidamente il versante. Oltrepassati i ruderi della baita Paradiso, si guada un torrentello e con una serie di svolte, si arriva nei pressi di una cascatella sulla sinistra. Seguendo le indicazioni, si passa accanto a una baita diroccata e in breve si giunge a un bivio. Si svolta a sinistra continuando a seguire il segnavia n. 2. Dopo un primo tratto a mezza costa si svolta a destra e dopo aver guadato un torrente, si riprende a salire fino a raggiungere un campo sportivo, oltre il quale sulla destra si trova il Rifugio S.E.L. Si attraversa il Piazzale delle Miniere, raggiungendo poco dopo sulla sinistra una bacheca con una cartina stilizzata della zona, con indicate le possibili mete che si possono raggiungere. Si inizia a seguire la strada sterrata in leggera salita fino a raggiungere l'ingresso del Parco Valentino. Arrivati a un bivio, si abbandona la strada sterrata da cui poi si farà ritorno e si inizia a seguire le indicazioni a sinistra per il M. Coltignone. Il sentiero risale con pendenza costante la larga dorsale, raggiungendo il pratone sommitale della Cima di Calolden o Paradiso (1459 m), splendida la vista sulla Grignetta. Si prosegue ora su ampio sentiero sulla destra fino a un bivio. Tralasciato momentaneamente il sentiero a destra che scende, si prosegue seguendo le indicazioni sulla palina segnavia per il Monte Coltignone. Dopo una tratto in salita si scende per qualche metro per poi riprendere a salire fino alla cima (1479 m), straordinaria la vista sulla Valsassina e sulla città di Lecco. Tornati al bivio, si scende raggiungendo il sentiero a sinistra protetto da una staccionata di legno che si inizia a seguire. Dopo aver perso leggermente quota, con un tratto a mezza costa si arriva al "Belvedere", grazie alla nuova struttura realizzata, sembra di essere sospesi nel vuoto, la vista sul Lago di Como, i Laghi Briantei e le cime che li circondano, è unica. Per il ritorno si prosegue sulla strada sterrata e oltrepassata la Casa Museo delle Grigne di Villa Gerosa, in breve si incrocia nuovamente il bivio per la Cima di Calolden. Da qui si ripercorre il medesimo percorso fatto in salita fino al parcheggio.
il selvadego











vista sulla sottostante Val Calolden


Il Rifugio S.E.L. Rocca Locatelli
inaugurato nel 1908, quando ancora non esisteva la strada che saliva da Ballabio


vista dal Monte Coltiglione 1479 m








vista dal Belvedere
Dente del Coltignone e Coltignoncino







 video in 3D della traccia
dettagli e traccia gpx

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