Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

lunedì 3 maggio 2021

Da Cocquio Trevisago al Forte di Orino

Escursione che ha il punto più elevato nel Forte di Orino 1139 m, piazzale fortificato della "Linea Cadorna", nonché balcone naturale sui laghi Varesini, sul Lago Maggiore, sulle Prealpi, le Alpi Piemontesi e Centrali e sulla Pianura Padana Occidentale. Usciti da Cerro frazione di Trevisago, veniamo accolti dal "Sentiero delle sculture", un percorso di sculture in legno realizzate dallo scultore Terni che rappresentato personaggi reali e magici tipici di una favola del bosco. Il percorso è sempre ben indicato dalle paline segnavie. Il sentiero 317 è praticabile solo fino all’innesto col sentiero “302“ (che parte da Orino): il proseguimento è sconsigliabile per gli alberi caduti di traverso sul sentiero. Si consiglia la deviazione sul 302 per il Forte di Orino.

La partenza avviene da Coquio Trevisago in provincia di Varese, dove nei pressi della stazione ferroviaria si trova ampia possibilità di parcheggiare (255 m). Dal passaggio a livello si inizia a seguire le indicazioni del sentiero 317, verso Caldana, Cerro e il Forte di Orino, punto più elevato dell'escursione. Si risale l'abitato seguendo prima Strada Stazione e poi Strada per Caldana, per poi proseguire sulla vecchia via caratterizzata dal fondo acciottolato. Subito dopo una scalinata, si attraversa la SP39 e si prosegue a sinistra seguendo la pista ciclo pedonale a poca distanza dalla chiesa di Santa Maria Assunta edificata nel 1249. Raggiunta la successiva palina segnavia si prosegue a destra fino a raggiungere le prime case della frazione Caldana. Si attraversa l'abitato verso sinistra, raggiungendo una graziosa chiesetta, dalla quale si riprende a salire prima su stradina asfaltata e poi nuovamente su acciottolato. Arrivati alla frazione Cerro, antico villaggio, con al centro la chiesetta del 1600 dedicata all'Annunciazione di Maria Vergine, S. Bernardo e S. Antonio, seguendo i segnavia si arriva alla palina segnavia con l'indicazione del sentiero 317 e il "Sentiero delle Sculture". Usciti dall'abitato, dopo un breve tratto si arriva un bivio, tralasciata l'indicazione per Orino, si svolta a destra e si sale per un breve tratto fino all'inizio del Sentiero delle Sculture, che si consiglia di percorrere con calma. Alla fine del piacevole percorso, la mulattiera inizia a salire in maniera costante nel bosco. Seguendo sempre il sentiero 317 per il Forte di Orino e tralasciando le varie diramizioni, si arriva al bivio con il sentiero 2 per Orino-Forte di Orino. Nel periodo in cui è stata effettuata l'escursione il sentiero 317 è stato sbarrato da un avviso che il tratto in questione è impraticabile per la caduta di alberi. Il proseguimento quindi è a vostro rischio e pericolo, avendolo percorso posso solo dire che gli alberi caduti si possono superare con un minimo d'attenzione e che l'ultimo tratto in cui si doveva attraversare una bella abetaia, ora ridotta a un cumulo di legna da ardere, il sentiero lo stanno già ripristinando. Raggiunta la strada militare si può scegliere di segurila oppure proseguire a sinistra per la direttissima. In breve si arriva alla cima denominata "Forte di Orino" (1139 m), un piazzale fortificato della storica "Linea Cadorna". Alcuni pannelli aiutano a riconoscere le cime e i laghi che ci circondano, se si ha la fortuna di trovare poca gente si può godere del silenzio e di suggestivi panorami sulla Pianura Padana, sulle Prealpi, le Alpi Piemontesi e fino dove lo sguardo vi consente d'arrivare. Per il ritorno tornati all'inizio della direttissima, si consiglia di svoltare a destra e seguire il sentiero 302 che scende senza particolari problemi fino a un bivio. Abbandonato il sentiero 302, si svolta a sinistra e poco dopo si arriva al bivio precedentemente descritto con il sentiero 317. Da qui si ripercorre il medesimo itinerario fatto in salita.
Malati di Montagna: Tatiana, Fabio e il selvadego







San Bernardo e il Ciapin





il guardiano del bosco



la strega del Cerro




la dea Berta





















video in 3D della traccia
dettagli e traccia gpx

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