Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

mercoledì 1 gennaio 2020

Prima dell'anno all'Abbazia di San Benedetto in Val Perlana

Il fulcro dell'escursione è l’antica chiesa romanica di San Benedetto, un gioiello di architettura romanica, incastonata nei selvaggi boschi della Val Perlana. Un angolo poco conosciuto delle montagne del Lario Occidentale. A rendere interessante questo anello sono anche le testimonianze storiche e architettoniche che si incontrano lungo il tragitto. Nella prima parte si percorre la "Greenway del Lago di Como", da Lenno all'antico borgo di Ossuccio, per poi continuare lungo il viale delle cappelle, fino a raggiungere il Santuario della Madonna del Soccorso. Dal Santuario si continua a risalire la Val Perlana, in fondo alla quale sorge il Monastero di San Benedetto. Per il ritorno si percorre il lato opposto della valle, raggiungendo l’Abbazia dell’Acquafredda, da qui si scende lungo i caratteristici vicoli, ritornando nuovamente al parcheggio.

Dall'autostrada Milano-Laghi A9, uscire a “Como Nord” e proseguire sulla SS340 Regina in direzione di Menaggio. Arrivati a Lenno, subito dopo la stazione dei Carabinieri, si svolta a destra in Via degli Artigiani, il parcheggio si trova in fondo alla via sulla sinistra (200 m). Dal parcheggio si inizia a seguire la segnaletica della Greenway del Lago di Como verso destra in direzione di Ossuccio (un pannello ne descrive il percorso). A sinistra poi si farà ritorno. Attraversando alcuni caratteristici vicoli, in breve si arriva nella piazzetta del borgo di Campo. Continuando a seguire i cartelli della Greenway, si attraversa il torrente Perlana su un ponte pedonale, oltre il quale si arriva davanti al cancello di Villa Balbiano, una delle più antiche e affascinanti residenze del Lario. Raggiunto il paese di Ossuccio, si attraversa la statale nei pressi della chiesa Arcipretale di Sant'Eufemia, con accanto il Monumento ai Caduti. Dalla chiesa si riattraversa la statale e si scende alla prima viuzza sulla sinistra, raggiungendo il lago. Si inizia ora a seguire la via pedonale, con bellissime viste panoramiche sul lago, fino a raggiungere la chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena, con il suo caratteristico campanile romanico, al quale viene aggiunta in seguito la cella campanaria tardogotica. La chiesa faceva parte dell'antico complesso Hospitalis di Stabio, destinato all'accoglienza dei pellegrini e dei poveri. Dalla chiesa si prosegue ancora tra i vicoli, per poi salire raggiungendo nuovamente la statale. Dalla parte opposta, si riprende a salire sulla via acciottolata passando tra le case. Oltrepassato un parco gioco si continua a salire diritti, alternando tratti asfaltati e acciottolati, fino a raggiungere la Chiesa dei SS. Agata e Sisinio, edificata nel XI sec. Si segue ora la strada asfaltata dietro alla chiesa, seguendo le indicazioni per il Santuario e il Sacro Monte. In pochi minuti si raggiunge la Via Crucis all'altezza della IV cappella. Per iniziare la Via Crucis dalla prima cappella, bisogna seguire Via Pasquale Castelli, si imbocca la via passando accanto a un parcheggio sulla destra, poco prima d'arrivare alla IV cappella, ignorando le indicazioni a sinistra per il Monastero e il Sacro Monte. Si segue la bellissima Via Crucis con le quattordici cappelle dedicate ai Misteri Gaudiosi, Dolorosi e Gloriosi e al cui interno ospitano sculture in terracotta in grandezza naturale, con pregevoli affreschi ancora in buono stato. Mentre si sale non si può non soffermarsi sullo splendido panorama verso il lago. Terminata la Via Crucis si arriva al cinquecentesco Santuario della Madonna del Soccorso, splendido balcone sulla Tremezzina. Dal Santuario si segue la ripida stradina fino a raggiungere le baite di Preda (520 m). Tralasciata l'indicazione a sinistra per Gravona/Boffalora, si prosegue a mezza costa lungo la destra idrografica della Val Perlana. Entrati nel bosco, ci si inoltra nella valle con diversi saliscendi, per poi affrontare l'ultima salita che conduce alla radura dove sorge l’Abbazia di San Benedetto, un'isola di pace e silenzio in mezzo alla natura (815 m). Per il ritorno si segue il sentiero indicato dalla palina segnavia per l’Abbazia di Acquafredda, percorrendo il lato opposto della valle. Dopo aver attraversato un ponte in legno, si inizia a scendere seguendo l'ampia mulattiera acciottolata a tratti cementata, superando alcuni corsi d’acqua e passando accanto ad alcune baite. Al termine della mulattiera, si continua su strada asfalta fino all’Abbazia di Acquafredda. Poca prima dell'ingresso dell'abbazia, si imbocca a sinistra l'ampia via acciottolata che scende verso il centro storico di Saleno. Continuando a scendere accanto a un torrentello, tra le strette e caratteristiche viuzze del paese, si raggiunge la statale a poca distanza dalla chiesa di Santo Stefano a Lenno. Si scende verso il lago, per poi riprendere a seguire la Greenway del Lago di Como verso destra. Oltrepassate alcune ville signorili, in breve si ritorna al parcheggio di Villa Balbianello, punto di partenza di questa bellissima escursione naturalistico-culturale che consigliamo.
Alternativa più breve partendo da Ossuccio
Malati di Montagna: Simonetta, Danilo e il selvadego







Prime luci sul lago

















lungo la salita...




lasciamo alle spalle il mondo che conosciamo per entrare in...


...Val Perlana







Abbazia di San Benedetto in Val Perlana






si inizia a scendere lungo le vie acciottolate...


l'escursione termina al lago, da dove è iniziata questa splendida giornata...


uno dei tanti presepi allestiti negli angoli più suggestivi delle frazioni della Tremezzina



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