Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 24 settembre 2017

Alla ricerca dei cusciui...

In Val Bognanco, protagonisti dell'immaginario popolaresono i "cusciui", nani o esseri selvatici coperti di stracci e foglie e col corpo coperto di pelo che abitavano i dirupi tra Pizzanco e Oriaccia dove era conosciuta una grotta col nome di "Cà di cusciui". Di indole non cattiva, avevano con i montanari un rapporto fatto di scherzi e dispetti e, soprattutto, intimorivano i bambini.
da Val Bognanco di Paolo Crosa Lenz e Giulio Frangioni

Escursione ad anello che tocca alcuni villaggi sparsi nella valle, dove si possono ancora vedere begli esempi di architettura tradizionale in pietra. La Val Bognanco è anche conosciuta come "Valle Santa", per le sue numerose chiese, oratori, cappellette alpestri che nascondono piccoli tesori d’arte popolare e religiosa, alcune delle quali si possono ammirare durante il percorso.

Dall'autostrada A26 proseguire lungo la superstrada del Sempione fino all'uscita di Domodossola. Alla rotonda si svolta a destra seguendo le indicazioni per la Val Bognanco, oltrepassato Bognanco Fonti in pochi minuti si arriva alla frazione di San Lorenzo. La macchina la si può lasciare nel piazzale antistante la bella chiesa di San Lorenzo (1113 m). Dalla palina segnavia si inizia a scendere tra le abitazioni seguendo l'indicazione per Bognanco Fonti/Monteossolano/Domodossola (D00). Dopo le ultime si passa accanto a una cappella, per poi arrivare alla grande cappella nei pressi del cimitero. Attraversata la strada, si continua a seguire la mulattiera che costeggia a sinistra il cimitero e oltrepassata un'ulteriore cappella si arriva alla palina segnavia sopra alle case di Camisanca (895 m). Si prosegue diritti in direzione di San Martino/Torre di Rambolone/Pizzanco, entrando nel bosco. Dopo alcuni ruscelletti si oltrepassa la frazione Cugnoli e in breve si incrocia una stradina sterrata, che si segue verso destra in leggera salita arrivando alla chiesetta di San Martino (850 m). Proseguendo sulla strada sterrata, dopo una baita diroccata, si imbocca a destra il sentiero per la Torre di Rabolone/Pizzanco. Si guadagna quota in un bel bosco e dopo aver oltrepassato la Torre di Rabolone si sale fino alle prime case di Pizzanco (1142 m). Si attraversa il paese raggiungendo la chiesetta dedicata a San Luguzzone, per poi salire verso sinistra fino a una grande fontana. Dalla palina segnavia si inizia a seguire la mulattiera per Vallaro/Campo/P.so della Preia. Tralasciato poco dopo il sentiero a destra per la Gomba, la mulattiera si trasforma presto in sentiero che sale sul lato destro della valle raggiunge un gruppo di baite disposte in fila. Seguendo la deviazione a destra per Vallaro, si raggiungo in breve altre baite, oltre le quali si inizia a risalire ripidamente l'erta china con stretti tornanti, per poi continuare in un fitto bosco. La salita diventa meno ripida e ben presto si incrocia la mulattiera che sale dalla Gomba e prosegue verso il Vallaro/Campo/P.so della Preia (D16). Si inizia a scendere con lungo mezza costa, dopo pochi minuti giunti a un bivio si tralascia il sentiero a sinistra per San Bernardo/P.so Monscera/P.so Variola e si prosegue per la Gomba/Graniga/San Lorenzo. Si perde quota con lunghi tornanti fino a raggiungere il pianoro della Gomba (1248 m). Dalla palina segnavia nei pressi della struttura degli alpini, si inizia a seguire l'indicazione per Graniga/San Lorenzo/Bognanco Fonti (D00). Dopo un breve tratto di strada sterrata, il sentiero scende verso le baite dell'alpe Ronchetti (1212 m), per poi continuare nel bosco fino a raggiungere la strada asfaltata. La si segue in discesa per pochi minuti e poco prima d'arrivare a Graniga si devia a sinistra seguendo il sentiero che costeggiando una cappella in breve riconduce sulla strada asfaltata. Superate alcune abitazioni si devia a sinistra scendendo fra le case e incrociata nuovamente la strada, la si percorre per pochi metri a sinistra, per poi iniziare a seguire la vecchia mulattiera contrassegnata da segnavia bianco-rossi. Si incrocia ancora la strada per un paio di volte, fino a raggiungere nuovamente la chiesa di San Lorenzo.
Malati di Montagna; Lorenzo, Pg e l'homo selvadego

Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo del 1500



Cappella nei pressi del cimitero


San Martino


forest therapy...


La casa forte di Rambolone


Pizzanco 1142 m
Il paese di San Luguzzone ben rappresentato sulla facciata della piccola chiesa con una forma di formaggio in mano, patrono del paese e dei casari



Oratorio di San Luguzzone del XVII sec.
patrono dei casari e dei pastori



sul sentiero verso Vallaro




tappeto di aghi di pino...


Gomba


a San Lorenzo sulla mulattiera di ritorno dalla Gomba


cusciui...?!?


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