Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 30 settembre 2017

Martica - Chiusarella - Legnone...un bel tris nel Parco Regionale Campo dei Fiori

Escursione ad anello nel Parco Regionale Campo dei Fiori, in una natura inaspettatamente esuberante. Nella prima parte si sale al M. Martica e Chiusarella, sulla dorsale che separa il Lago di Brinzio, dal Lago di Ganna, che si estende nell'omonima vallata. Nella seconda parte si sale alle sorgenti del fiume Olona, nell'anfiteatro boschivo creato dai monti Pizzella e Legnone.

Da Varese si raggiunge S. Ambrogio e da qui si prosegue in direzione di Brinzio. Oltrepassata Rasa e il Passo Motta, si scende leggermente costeggiando il Lago di Brinzio, arrivando in breve a Brinzio (516 m). L’auto la si può lasciare nell'ampio parcheggio dietro alla chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Pietro e Paolo.
Dal parcheggio seguendo le indicazioni (sent. 14/15), si percorre la strada verso sinistra e oltrepassato il monumento ai caduti, si svolta a destra arrivando a un bivio. Si svolta nuovamente a destra in Via Trento, iniziando a percorre la caratteristica strada acciottolata in direzione del M. Martica (sent. 314). Dopo pochi metri si gira a sinistra passando accanto alla sede degli alpini, oltre la quale la strada acciottolata diventa una bella mulattiera. Arrivati in località Pian di Martica, seguendo le indicazioni sulla palina segnavia ci si inerpica all'interno di bellissimi boschi, composti prevalentemente da faggi. Giunti a un bivio in località Pian di Sciòtt, si tralascia il sentiero a destra per Pregambarit e si continua seguendo il sentiero 314. Arrivati a Prà di Sciucch si prosegue sempre all'interno del suggestivo bosco e dopo aver costeggiato un lungo muretto a secco, si arriva in località Magolcio, dove si incrocia il sentiero 316 che sale dal Passo Valicci/Bedero Valcuvia (al sentiero 315). Si inizia risalire la ripida cresta fino a raggiungere la Cima Orientale del Monte Martica (1032 m), costituita da un piazzale fortificato destinato originariamente ad essere utilizzato come postazione d’artiglieria, purtroppo gli alberi attorno impediscono di godere del panorama. Dalla palina segnavia si prosegue in direzione del Forte Occidentale/Belvedere  seguendo la sterrata, facente parte della rete di strade e fortificazioni denominate “Linea Cadorna” (sent. 314). Arrivati a un bivio si abbandona momentaneamente la strada sterrata che scende verso il M. Chiusarella e si prosegue diritti verso il belvedere. Poco prima di raggiungere i ruderi del Forte Occidentale, si segue una traccia a destra indicata da vecchi cartelli in legno. In breve si arriva alla croce del belvedere, collocata su uno sperone roccioso facilmente raggiungibile, splendida la vista su tutta la valle sottostante e le cime circostanti (libro di vetta). Proseguendo sul sentiero si passa accanto a un ripetitore e in breve si scende verso la sterrata da dove si è arrivati, ritornando al bivio. Si inizia a scendere leggermente con alcune svolte e dopo un lungo tratto a mezzacosta, giunti in prossimità di una curva, si abbandona la strada e si segue il sentiero a destra che percorre il crinale. Incrociata nuovamente la sterrata, la si segue per un breve tratto fino a una palina segnavia, dalla quale seguendo le indicazioni per il M. Chiusarella si inizia a percorre il ripido sentiero che conduce prima sull'anticima sormontata da una grande croce in metallo e poi alla cima del Monte Chiusarella (915 m). Seguendo il sentiero che attraversa gli ampi “Prati Magri”, si scende verso sud fino a incrociare nuovamente la strada militare. Si inizia a seguirla fino a raggiungere una palina segnavia all’altezza di un tornante. Abbandonata la strada, si segue a destra il "Sentiero del Des/Fonte del Des". Con una brevissima deviazione, si può raggiungere una delle pochissime sorgenti esistenti sull’arido e calcareo versante sud del massiccio del Monte Martica, il “Funtanin dul Dès”. Il sentiero inizia a perdere velocemente quota nel bosco, fino a giungere sopra l'abitato di Rasa. Usciti dal bosco si attraversano i prati verso sinistra e oltrepassato un ruscelletto si arriva nei pressi dell'acquedotto, da qui in breve si arriva a Rasa di Varese (553 m). Si svolta a destra passando sotto ad un arco e raggiunta la palina segnavia, si prosegue in direzione di Motta Rossa/Lago di Brinzio/Brinzio (sent. 310c). Usciti dal paese, dopo alcuni minuti si oltrepassa la Fornace della Riana (pannello didattico) e poco prima di raggiungere la strada asfalta, si segue il sentiero a sinistra indicato da una palina segnavia verso il Villaggio Cagnola/Monte Legnone/Passo Varrò (attenzione la palina segnavia è nascosta per chi arriva da Rasa dalle piante). Attraversata la strada, si entra nel Parco del Villaggio Cagnola di proprietà del Parco Regionale Campo dei Fiori. Seguendo le indicazioni sulle paline segnavie si inizia a percorre la strada sterrata che sale con diversi tornanti. All'altezza di un tornante abbandoniamo la strada e seguiamo a destra il sentiero indicato come "Via breve al Monte Legnone". Raggiunta la piazzola con il "rifugio", proseguiamo seguendo il sentiero contrassegnato da bolli gialli, verso il Monte Legnone/Passo Varrò (ai sentieri 304/305). Dopo un primo tratto in leggera salita, giunti a un bivio si svolta a destra, iniziando a risalire ripidamente la cresta fino a raggiungere la sommità del Monte Legnone (867 m). Si scende sul lato opposto fino al Passo Varrò, posto tra la Val d’Intrino e la Valle del Legnone (733 m). Dalla palina segnavia seguendo le indicazioni per Brinzio (sent. 305), si scende lungo un'ampio sentiero scavato nel terreno. Dopo pochi minuti tralasciato a sinistra il sentiero per il Valico Pizzelle (sent. 304), si prosegue su una strada sterrata a tratti acciottolata, arrivando in breve al complesso di massi di grandi dimensioni, individuato come Monumento Naturale, denominato Masso Erratico della Val d’Intrino. Si continua a scendere nel bellissimo bosco, fino a raggiungere un Cippo eretto dai Padri Passionisti nel 1960 in occasione di un periodo di predicazione per le missioni tenuto a Brinzio. Continuando diritti si passa accanto all'antico lavatorio e attraversata la strada, si arriva nel piazzale della chiesa parrocchiale di Brinzio, chiudendo questo piacevole e interessante anello nel Parco Regionale Campo dei Fiori.
Malati di Montagna: Pg, Danilo e l'homo selvadego

la corsa dei ricci...!!!


alcuni spettatori...!!!



lungo la strada acciottolata fuori dal paese di Brinzio


Monte Martica 1032 m
Piazzola fortificata destinata ad essere utilizzata come postazione d'artiglieria detta "Fortino Orientale", facente parte della rete di strade e fortificazioni denominate "Linea Cadorna", realizzate nel 1914, durante la Grande Guerra, su iniziattiva del generale Luigi Cadorna, onde contrastare un eventuale tentativo di invasione dell'Italia del nord da parte degli eserciti austroungarici attraverso la Svizzera.


belvedere a poca distanza dal forte occidentale


verso il Monte Chiusarella


Monte Chiusarella 915 m



Villaggio Cagnola il "tempietto"


un tratto di sentiero che sale verso il "rifugio"


il "rifugio"


Monte Legnone 867 m


vista su Brinzio...da rifare con cielo terso...


Masso Erratico di Brinzio
Questo megalite è uno tra monumenti naturali più rappresentativi del parco del Campo dei Fiori. Costituito da gneiss (roccia metamorfica ricca di quarzo), documenta un fenomeno geologico di estrema rilevanza che ha avuto origine circa 60.000 anni fa, nel corso di varie glaciazioni.


Brinzio 508 m
Il paese è adagiato nella conca situata tra le falde settentrionali del Campo dei Fiori ed il M. Martica. È circondato da fitti boschi e dall'antico e tipico centro storico, con le vecchie corti e le viuzze pavimentate in pietra rossa locale scheggiata a mano.


Lavatoio Funtàna


dettagli e traccia gpx

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