Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

domenica 30 ottobre 2016

L'anello del Bec di Nona e di Punta Cressa

Una lunga cresta che dal Colle Giassit culmina alla Bec di Nona, dividendo il vallone di Gressoney in Valle d'Aosta, dall'alto Canavese in Piemonte. Due cime completamente diverse tra di loro, una dalla classica forma piramidale, l'altra dalla forma più tozza, ma unite da panorami unici, con in primo piano il Rosa. Un percorso tutto da scoprire, consigliato durante l'autunno, stagione in cui esplodono le mille sfumature cromatiche della natura.

Dall'autostrada A5 (TO-AO) si esce al casello di Quincinetto e attraversata la Dora Baltea si svolta a destra sulla SS26 fino a Settimo Vittone. Poca prima d'uscire dal paese, si seguono le indicazioni a sinistra per Trovinasse. Con diversi chilometri, oltrepassato il "Camping Nosy" si arriva nei pressi di un ampio tornante, dove si può parcheggiare negli spazi a lato della carreggiata. Seguendo le indicazioni per Agnerezzo/Maletto (854a), si scende lungo la strada asfalta per un breve tratto, per poi abbandonarla seguendo le indicazioni a sinistra sulla palina segnavia. Raggiunto un grosso ponte lo si attraversa, per poi risalire i prati sulla sinistra fino a raggiungere le baite dell’Alpe Agnerezzo (1340 m). Seguendo le indicazioni per Alpetto/Colle della Lace (841) si svolta a destra raggiungendo poco dopo un'ulteriore palina segnavia. Tralasciato il sentiero che scende verso Maletto/Carema/Quincinetto, si prosegue a mezzacosta sulla destra in un bosco misto di betulle, costeggiando il rio di Verna. Dopo qualche minuto si continua su una pista forestale che sale con diversi tornanti, fino a incrociare una strada sterrata.
Attraversatala si prosegue risalendo il pendio erboso alla sinistra di una baita. Raggiunta la baita più a monte si devia a destra entrando poco dopo nel bosco. Purtroppo anche se questo tratto di sentiero fa parte della GTA bisogna fare  attenzione ai rari bolli e ad alcuni ometti che indicano la direzione. Usciti dal bosco si incrocia nuovamente la sterrata nei pressi dell’alpe Truchetto (1680 m). Tralasciata la strada a destra che prosegue verso le baite e da cui poi faremo ritorno, seguendo il cartello con indicato D4 - Punta Cressa si inizia a risalire il crinale erboso. Oltrepassato un grande omino di pietra il sentiero prosegue, prima nel rado bosco e poi per ripidi prati, fino a uscire nella conca dove sorgono le baite dell'Alpe Cressa Inferiore che si raggiungono (1883 m). Risalendo il largo pendio a sinistra, si raggiunge in pochi minuti la depressione sotto alla solitaria baita dell'Alpe Cressa Superiore (1981 m), da qui si continua con un lungo mezzacosta verso sinistra, arrivando a intersecare il sentiero che percorre l'ampia cresta (D5). Percorrendola verso sinistra, dopo aver superato alcuni brevi tratti rocciosi, si risale l'ultimo tratto un po' più ripido, fino a raggiungere la grande croce in legno posizionata in cima al Bec di Nona (2085 m). Per il ritorno si ripercorre il tratto di cresta, per poi proseguire verso est in salita seguendo l'ampia cresta erbosa, raggiungendo in breve la piatta e spoglia Punta Cressa (2050 m). Dopo un tratto in falsopiano, si scende verso la testata della valle, fino a incrociare una recente strada sterrata, proveniente dal Vallone del Giassit. Iniziando a seguire la strada sterrata verso destra, in pochi minuti si arriva in prossimità delle baite dell'alpe Bechera, dove termina anche la strada (1992 m). Raggiunta la palina segnavia sulla sinistra, prima di proseguire, con un minimo sforzo si può salire alla grande croce in legno posizionata nei pressi del Col Giassit 20026 m. Si inizia a scendere direttamente lungo il pendio, verso l'Alpe Maletto/Agriturismo Belvedere/Airale (848-841-D1-D5), in questo tratto bisogna fare attenzione ai rari e sbiaditi segnavia sulle pietre e alcuni paletti in legno che indicano la direzione da seguire. Giunti all'Alpe Druer si continua sulla destra orografica dell'ampio vallone, seguendo una recente strada sterrata. Oltrepassato l'alpeggio di Sapello della Brenga (1764 m), si raggiunge il bivio segnalato da una palina segnavia nei pressi dell'Alpe Alpette (1681 m). Tralasciato il sentiero che scende a sinistra verso Trovinasse/Agriturismo Belvedere/Torre Daniele (848), si continua a seguire la sterrata raggiungendo in breve le baite dell'Alpe Truchetto. Da qui si ripercorre il medesimo itinerario fatto all'andata.
Malati di Montagna: Silvio, Pg, Danilo e l'homo selvadego


la cresta verso la...


...Bec di Nona 2087 m


da Punta Cressa 2054 m la cresta che scende dalla Bec di Nona


Quando in autunno c’erano gli alberi nudi, una sera è arrivata una nuvola di uccelli stanchissimi e si sono fermati sui rami. Pareva fossero tornate le foglie a dondolare al vento.
T. Guerra




l'onnipresente Monte Rosa


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