Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

lunedì 25 aprile 2011

nella penombra del sottobosco...alla Colma Masset 1530 m

Dall'autostrada A26 direzione Genova/Alessandria usciamo a Romagnano Sesia–Ghemme, proseguiamo seguendo la statale SS299 per Alagna fino alla località Balmuccia, alla rotonda svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per Boccioleto, raggiunto il paese lasciamo l'auto nel piccolo parcheggio accanto al Monumento dei Caduti 667 m. Prima di iniziare la nostra lunga escursione, il nostro sguardo sale oltre il campanile della chiesa ammirando la Torre delle Giavine, un macigno alto 90 metri. Ci avviamo verso la Trattoria Pizzeria Il Giacomaccio (dove beviamo un buon caffè), accanto una via acciottolata scende verso il ponte sul torrente Cavaione, poco prima troviamo sulla destra le indicazioni del sentiero n. 372 che seguiamo. Attraversato su un ponte in ferro il Sermenza svoltiamo a destra, questo tratto di sentiero fa parte del Sentiero Naturalistico Filix o Sentiero delle Felci di Boccioleto, arrivati a un bivio tralasciamo il 372 che sale a sinistra verso l'alpe Cavurgo e proseguiamo diritti raggiungendo i prati di Pianella. Piegando a destra entriamo in un bel bosco di abete rosso, in falsopiano arriviamo al torrente della Dieta che attraversiamo, in pochi minuti eccoci alla graziosa frazione di Casetti 717 m. Dalla fontana abbandoniamo il sentiero Filix fin qui percorso e svoltando a sinistra tra le case seguiamo il segnavia 371, l'itinerario anche se ben segnalato con segni bianco/rossi, purtroppo causa l'abbandono dei vari alpeggi sta lentamente degradando… Passiamo Ca' Zali e Calmalgino, arrivati a una forra ci soffermiamo qualche istante ad ammirare una bella cascata, il sentiero ora inizia a salire ripidamente nel bosco con numerosi tornanti, uscendo all'alpe Oropiano 1268 m notiamo ancora su una baita i resti di un dipinto. Il percorso segue in moderata salita la spalla boschiva, oltrepassata l'alpe Roccolo 1364 m in breve usciamo all'aperto raggiungendo l'alpe Ca' d'Marco 1436 m dove ci concediamo una sosta ammirando il panorama circostante. Sulla facciata di una baita notiamo un bel dipinto ancora in buone condizioni, dopo un breve tratto di salita nel bosco, arriviamo alla Colma Masset o di Gaggia 1530 m indicata da un cartello su un albero, continuiamo in falsopiano verso destra seguendo il sentiero 27 indicato sulla cartina (Vol. 3 della Sez. CAI di Varallo) e con alcuni saliscendi arriviamo alla bocchetta di Scotto 1509 m, dove incontriamo alcuni escursionisti che sono saliti dal versante di Scopello. Ci adagiamo sul prato consumando il meritato pranzo, dopo esserci sfamati e riposati riprendiamo il nostro giro ad anello, dalla palina segnavia seguiamo il sentiero 374/373, dopo un traverso dove troviamo ancora alcuni residui di neve, iniziamo a perdere quota arrivando alle baite diroccate dell'alpe Roncaccio 1410 m. Seguendo con attenzione i segni bianco/rossi sugli alberi entriamo in un bella faggeta e con un serie interminabile di tornanti iniziamo a scendere velocemente, attraversati alcuni torrenti giungiamo all'alpe Ca' Preti 955 m, caratterizzata da una costruzione davvero un'unica nel suo genere, oltre ad avere una torre circolare su un lato, l'altra presumibilmente crollata, sulla facciata sono raffigurati alcuni dipinti in vistoso stato di deterioramento, oltre a una Madonna con Bambino, vi è anche Vittorio Emanuele II e Carlo Alberto.
Continuando arriviamo sulla sponda del torrente Chiappa, per passare sul lato opposto e riprendere il sentiero segnalato da un cartello, bisogna valutare bene dove attraversarlo, altrimenti si rischia di bagnarsi i piedi come ha fatto il sottoscritto... 
In pochi minuti arriviamo all'alpe Piana 960 m dove incontriamo il sentiero 373 che sale verso la Colma di Campertogno, la mulattiera dopo un paio di tornanti prosegue tranquillamente sulla sinistra del torrente, arrivati a una palina segnavia decidiamo di chiudere l'anello riprendendo il sentiero Finix, attraversato il torrente su un ponte iniziamo a salire, oltrepassata una baita isolata, pieghiamo a destra e in breve ci ritroviamo nel bosco,  poco dopo sbuchiamo all'alpe Cuna in Cima 785 m, attraversati i prati il sentiero prosegue in costa arrivando a una baita sommersa dalla vegetazione, perdendo quota scendiamo verso il vallone dove scorre il torrente Gula. Purtroppo da qui in poi non è più possibile continuare, uno smottamento sul lato opposto ne impedisce il proseguimento, in seguito mi sono informato che tale versante, essendo estremamente franoso richiederebbe degli esosi interventi economici per una sua messa in sicurezza definitiva, la soluzione sarebbe la costruzione di una passerella che, a causa della scarsità dei finanziamenti, non è si è potuta realizzare. Ritornati alla palina segnavia riprendiamo a scendere seguendo la mulattiera, attraversato il Sermenza su un ponte ad arco svoltiamo subito a sinistra e risalendo tra le case di Piaggiogna arriviamo sulla strada asfalta. Dopo circa 10-15 minuti accompagnati da un breve temporale primaverile arriviamo al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto, prima di partire andiamo al bar dove ci concediamo una più che meritata bevuta...!!!
Itinerario ad anello su sentieri ormai quasi abbandonati, anche se comunque segnalati, gli alpeggi che abbiamo visitato sono ormai lasciati al loro destino, la montagna lentamente seguendo il suo lento ma inesorabile ritmo ne sta riprendendo possesso...
Malati di Montagna: Andrea, Simeone e Fabio

Colma Masset 1530 m by Simeone


Torre delle Giavine by Simeone


Alpe Ca' Preti


basta solamente qualche minuto...per poter essere felici...


dalla bocchetta di Scotto 1509 m


grafico altimetrico e traccia gps su Google Earth

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