Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

martedì 2 giugno 2009

Tre giorni tra accoglienti malghe, fitti boschi e un antico canyon, tutto questo e altro ancora nel Parco Naturale Monte Corno

domenica 31 giugno
Trodena - Hochwand - Malga Cislon - Trodena

Istituito nel 1980 il Parco Naturale Monte Corno vanta rispetto agli altri parchi dell'Alto Adige la flora e la fauna più numerose di specie, si potrebbe definire il Parco dei boschi, basti pensare che le zone boschive coprono circa il 90% del territorio.
Come base per questo trekking stanziale abbiamo scelto Trodena 1110 m, con le sue strette vie lastricate, l'odore del legno che trasuda dalle case, il profumo del fieno che esce dalle stalle e al suo centro la piazza della chiesa con accanto il cimitero.
Arriviamo in tarda mattinata, dopo aver preso possesso delle camere nell'albero Goldener Adler decidiamo come da programma di fare un'escursione, saliamo verso la parte alta del paese dove accanto alla caratteristica caserma dei pompieri, inizia la strada forestale Praglasir indicata dalla palina segnavia con il n. 2. Saliamo attraverso un rado bosco, come da previsioni meteorologiche inizia a piovere, poco importa armati di mantelle e ombrellini proseguiamo, al primo bivio tralasciamo la mulattiera a sinistra e proseguiamo diritti seguendo il segnavia 2B verso Hohe Wand 1400 m. Come d'incanto ci ritroviamo in uno scenario alpino di grande suggestione, tra rododendri e pini mughi, risaliamo il versante roccioso con alcuni facili passaggi su roccia, entrando poi in un bel bosco di abete bianco. Seguendo il segnavia n. 2 scendiamo lungo la strada forestale arrivando sui verdi pascoli di Malga Cislon 1250 m, dove decidiamo di pranzare, nel frattempo in cui aspettiamo di entrare il simpatico gestore ci offre la sua grappa al larice, davvero ottima!! Sarà per la musica tirolese, o forse per le prelibatezza servite, ma il tempo in questo luogo sembra letteralmente volare... Ringraziamo il gestore per la sua cordialità e ci incamminiamo in direzione di Trondena, dopo pochi minuti sulla destra seguiamo il sentiero contrassegnato n. 1 che dopo aver attraversato i prati entra nel bosco di faggi e pino silvestre. Arrivati sulla strada selciata in breve scendiamo verso Trodena, oggi non abbiamo potuto godere dei panorami, ma poco importa è stata comunque un'escursione suggestiva, il dislivello è di solo 350 m, il tempo per l'intero anello..., boh ho perso la nozione del tempo dal momento che sono entrato a mangiare!!!

lunedì 1 giugno
S. Lugano - Baita Pera - Passo Cisa - Malga M. Corno - Monte Corno - Le Malghette - Maso Battiston - S. Lugano

Oggi la partenza dell'escursione è a poca distanza da Trodena al Passo di S. Lugano 1100 m, lasciata l'auto nel primo parcheggio sulla destra poco prima di una grande botte, seguiamo il sentiero n. 4 indicato da una palina segnavia. Siamo da subito circondati da grossi abeti rossi e bianchi in un ambiente davvero unico, superiamo senza difficoltà alcuni alberi caduti e risalito il ripido versante ci ritroviamo sull'altopiano dei prati "Bergwiesen" di Trodena. Il sentiero è un susseguirsi di angoli suggestivi, prati dai mille colori, boschi fitti in cui la luce fa fatica a filtrare, arrivati a Baita Pera 1432 m ci fermiamo per una sosta. Dopo un lungo tratto sulla pista forestale, proseguiamo su sentiero seguendo sempre il segnavia n. 4, scendiamo leggermente arrivando al bivio per Le Malghette, scendiamo a sinistra arrivando in breve al Passo Cisa 1439 m. Saliamo a sinistra seguendo il segnavia E5 (Sentiero Europeo - Lago di Costanza/Mare Adriatico), dopo Baita Cisa 1495 m il sentiero incrocia varie volte la strada di servizio, arrivati a Malga Monte Corno 1715 m il panorama è grandioso. In pochi minuti seguendo la strada sterrata dietro alle baite arriviamo alla croce in legno del Monte Corno 1781 m, ridiscesi ci fermiamo a mangiare, assolutamente non può mancare la Strauben (frittella tirolese). A malincuore abbandoniamo questo luogo incantevole, scendiamo di nuovo al passo Cisa e risaliamo al bivio incontrato all'andata, da dove seguiamo il segnavia n. 9 per Le Malghette. Il sentiero prosegue in falsopiano nel bosco, passiamo per i Masi Pausa Bedolli incontrando di nuovo la pista forestale che seguiamo fino alle Malghette 1540 m. Mentre scendiamo passiamo accanto all'area protetta Palù Longa, una torbiera di grande importanza sia per le specie botaniche che faunistiche, dopo un tratto in discesa abbandoniamo la sterrata seguendo a sinistra il sentiero n. 9 indicato da una palina e da segnavia rosso/bianco/rosso. Il percorso alterna tratti su sterrata e sentiero, dopo il maso Battiston si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per San Lugano, ripidamente con diversi tornanti scendiamo attraverso un fitto bosco arrivando davanti alla chiesa, costeggiando la strada arriviamo in breve al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto, concludendo così l'anello. Escursione di ampio respiro che impegna tutta la giornata, il dislivello è di circa 700 m.

martedì 2 giugno
Redagno di Sopra - Bletterbach - Malga Lahneralm - Redagno di Sopra

L'escursione di oggi è un viaggio a ritroso nel tempo, in uno dei canyon più selvaggi d'Europa. Lasciamo la macchina a Redagno di Sopra 1552 m a poca distanza dalla chiesa, dal parcheggio seguiamo i segnavia n. 3, il primo tratto si svolge in discesa su strada forestale in un bosco di abete rosso. Arrivati ad una radura con bellissimi prati fioriti ci dirigiamo a destra su sentiero, dopo un breve tratto in piano scendiamo nella gola presso il Taubenleck, l'ultimo tratto è stato attrezzato con scale e parapetti. Uno spettacolo della natura ci appare davanti ai nostri occhi, 20 milioni di anni di storia geologica si mostrano qui in modo molto chiaro. Il rio Bletterbach in circa 20.000 anni, dall'inizio dell'era glaciale ha scavato e trasportato alla Val d'Adige oltre 10 miliardi di tonnellate di sassi e pietrisco formando così un canyon lunga circa 8 chilometri e profondo 400 metri. Risaliamo il greto del torrente incontrando cascatelle che scendono lungo le pareti, piccoli canyon laterali, davvero molto suggestivo, sembra di essere in una scena del film di Jurassy Parck!!! Alla fine del canyon presso il Butterloch si trova una grande cascata, purtroppo la scala che permetteva di superare il salto roccioso è stata travolta da una frana quest'inverno, il giro ad anello che avevamo in programma non possiamo effettuarlo. Ritorniamo fino al Taubenleck da dove risaliamo dalla parte opposta verso Lahneralm, grazie ad alcune scale metalliche risaliamo la parete rocciosa, il sentiero prosegue nel bosco fino al parcheggio accanto al centro visitatori del Geoparc. Seguendo la palina segnavia in circa 15 minuti arriviamo alla malga Lahneralm 1583 m, dove ci sediamo per mangiare deliziati da alcuni piatti tirolesi. Per la via del ritorno seguiamo il sentiero dell'andata, considerare la salita dal canyon fino al parcheggio di Redagno di Sopra, un'escursione magnifica dove ancora una volta la montagna è capace di regalare emozioni senza chiedere nulla...
Malati di montagna: Franco, Danilo, Luisa, Paola, Deborah e Fabio


Parco Naturale Monte Corno

canyon del rio Bletterbach

Monte Corno 1.781 m

nei pressi della Malga Cislon 1.249 m

Panoramica Malga Monte Corno 1.750 m

1 commento:

  1. bene bene, si inizia con i trekking ....... a quando le Giulie ? La Valle dei sette laghi attende

    salutoni
    Luca

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