Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 7 giugno 2009

a piedi nella valle dell'Enderwasser...

Partiamo dalla frazione Chiesa (Chiljchu) 1176 m dove si può lasciare l'auto nell'ampio parcheggio, per chi vuole si può proseguire ancora per un chilometro, fino al parcheggio dove ha inizio il sentiero GTA. Alla destra della chiesa dedicata a S. Michele, una delle più sontuose della Valsesia ha inizio il sentiero, vicino c'è anche una bella fontana scavata nella roccia, un consiglio per chi vuole è di perdere qualche minuto leggendo i vari pannelli illustrativi. Seguiamo le indicazioni per S. Giorgio, attraversiamo la frazione Prati (Matte) 1218 m con l’oratorio di San Nicolao, in corrispondenza della strada comunale si trova l’oratorio un tempo dedicato alla Madonna di Einsielden. A monte sorge la frazione Villa Superiore (Dorf) 1333 m, con l’oratorio di San Bernardo in magnifica posizione panoramica, seguendo il sentiero dietro alla chiesa arriviamo sulla strada asfaltata e in breve al parcheggio, da dove sulla sinistra inizia il sentiero 548 corrispondente al GTA (Grande Traversata delle Alpi ). Tralasciamo la mulattiera e seguiamo la strada che in breve arriva a un piccolo parcheggio dove termina, un cartello ci informa che siamo arrivati alla frazione S. Gottardo (Runt) 1329 m, i walser erano pastori nomadi, arrivarono dal Vallese nel 1256 e col passare del tempo si radicarono in tutta la valle. Camminiamo all'interno tra le antiche case, dopo l’oratorio dedicato a San Gottardo, arriviamo al Rifugio dei Walser 1330 m, un'antica baita del 1700 (0163-355257/338-9761975 12 posti letto). Il sentiero riprende a salire, un gregge di caprette sembra darci il benvenuto, siamo a San Giorgio 1401 m con il suo omonimo oratorio, dietro al quale scendiamo fino al torrente sottostante. A causa di un grosso nevario che ne ostruisce il passaggio, perdiamo qualche minuto nel trovare il modo più sicuro per poter proseguire, la salita è irta e non da tregua, procediamo con un buon passo, a circa metà ci soffermiamo a osservare con quale attenzione e cura sono state disposte le varie frazioni e alpeggi lungo la valle. Arrivati all'alpe Rondecca (Rundakku) 1565 m alcune gocce di pioggia iniziano a cadere, tutta la giornata infatti sarà caratterizzata da ampie schiarite con passaggi di nuvole, che per farci dispetto ci costringeranno più di una volta ad aprire in nostro piccolo ombrellino, ormai diventato parte integrante dello zaino. Risaliamo sulla sinistra passando tra le baite sovrastate da uno sperone roccioso, continuando lungo la dorsale che separa i due corsi superiori dell'Enderwasser arriviamo alla Capanna sociale Città di Borgomanero all'alpe Pianello 1801 m, oggi si festeggia l'apertura, fuori in un grosso paiolo la polenta sta già cuocendo e nell'aria si sente un buon profumino di spezzatino. Con passo lesto proseguiamo senza farci tentare, seguiamo un sentiero che passa accanto a una baita isolata, contorniamo un risalto roccioso e dopo aver attraversato alcuni nevai arrivando alla bocchetta di Campello 1924 m, detta anche Strumenfukku. Frequentata fin dal medioevo per gli intesi rapporti tra le comunità di Rimella e Campello, un piccolo altare e una targa ricordano padre Giovanni Gallino, benemerito dirigente del CAI Varallo, dalla croce decidiamo di proseguire in salita lungo la cresta, ma alcune nuvole minacciose ci fanno desistere, il tempo di mangiare un boccone ed ecco che inizia a grandinare, fortunatamente dura solo pochi minuti. Dalla bocchetta scendiamo verso alcune baite sulla destra dove ci fermiamo, seduti vicino a una cappella, per chiudere l'anello seguiamo in moderata discesa la mulattiera sul fianco destro della valle (548), tocchiamo in ordine l'alpe Versch 1525 m, l'alpe Wan 1470 m e l'alpe Selletta 1447 m. Durante il percorso attraversiamo alcuni canaloni di neve causati dalle abbondanti nevicati di quest'inverno, entrati nel bosco arriviamo alla cappella detta "Posa dei morti" (Toturaschtu) 1395 m, in questo luogo fino al '500 si fermavano i funerali con i morti che arrivavano da Campello, qui il parroco di Rimella dopo aver celebrato un primo rito, provvedeva poi alla loro sepoltura nel cimitero. Proseguiamo arrivando al bivio incontrato alla mattina, seguiamo la strada asfaltata fino a incontrare sulla sinistra una sterrata, in breve scendiamo alle case della frazione Sella (Sattal) 1320 m, passato l'oratorio arriviamo di nuovo sulla strada asfaltata, in prossimità di una cappella seguiamo il sentiero sulla destra, dopo un primo tratto nel bosco, usciamo in mezzo ai prati con bella vista su Rimella (Remmalju). Arrivati al parcheggio decidiamo di far visita alla chiesa parrocchiale di San Michele, sulla sinistra si trova il museo Giovanni Battista Filippa. L'intero anello si può effettuare in circa 5.30 ore, con una dislivello di circa 800 m, si percorre sentieri dove l'uomo ha segnato fortemente con il suo passaggio la storia di questa valle, un viaggio nella storia del popolo walser.
malati di montagna: Danilo e Fabio


Bocchetta di Campello 1924 m

beeeeeeeee.....

San Giorgio

verso la bocchetta...

valle dell'Enderwasser


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