Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 28 giugno 2009

La Conca del Fallère...un itinerario per soli buongustai di montagna

Nuova tecnica per camminare in montagna: svuotare la mente da qualsiasi pensiero, fare respiri profondi, avere un passo costante, non aver fretta di raggiungere la meta, sdraiarsi in un campo, possibilmente fiorito con accanto un torrente e soprattutto essere in compagnia di ottimi amici, il giorno dopo si ha come la sensazione di aver ricaricato completamente le batterie e la settimana lavorativa sarà meno pesante!!!

Dall'autostrada A5 prendere l'uscita in direzione Aosta Ovest/St. Pierre, al semaforo svoltare a destra seguendo la statale 26, prima del benzinaio girare a sinistra e seguire le indicazioni per Ville sur Sarre, arrivati all'incrocio nei pressi dell'Hotel des Salasses si segue la strada a destra fino al cartello che indica di svoltare a sinistra verso Thouraz, oltrepassato il Thouraz Ranch dopo circa un centinaio di metri, prima del divieto di transito parcheggiare l'auto 1655 m. La prima parte dell'itinerario ricalca la strada sterrata di servizio agli innumerevoli alpeggi sparsi nella zona, appena partiti possiamo osservare alla nostra sinistra la frana sotto alla Becca France, la più grave tragedia della Valle d'Aosta, era il 6 luglio del 1564 quando alle sei del mattino un'immensa frana si staccò dalla cima abbattendosi sul borgo e seppellendolo interamente con tutti i suoi seicento abitanti, si racconta che ogni Natale la campana sepolta chiami i morti a raccolta e invita i vivi a pregare per loro. Tralasciamo le varie deviazioni laterali e dopo aver lasciato a sinistra le baite di Moron, all'altezza di un tornante seguiamo una breve scorciatoia, risparmiando un tratto di strada sterrata. Alle nostre spalle l'imponente Grivola 3.969 m, per pochi metri poteva essere il secondo quattromila completamente in territorio italiano oltre al Gran Paradiso, siamo ormai nella verdeggiante Conca del Fallère con l'omonima cima che la sovrasta. Attraversato un torrente su un ponte svoltiamo a destra seguendo un traccia poco marcata, all'inizio costeggiamo un ruscello, per poi alzarci tra verdi pendi cosparsi da centinaia di fiori la nostra meta è l'alpeggio la Comba 2072 m, sopra all'alpe riprendiamo la sterrata che scende leggermente arrivando all'alpe Frumière 2063 m, pochi metri sulla sinistra troviamo una palina segnavia. Seguiamo il sentiero 9/9A e dopo un breve tratto in costa iniziamo a salire arrivando in breve all'alpeggio Tsa de Frumière 2187 m, ricomposto il gruppo seguiamo un breve tratto di sterrata, ricollegandoci poi ad un altra sterrata che abbandoniamo immediatamente, proseguiamo diritti risalendo il pendio e avendo come punto di riferimento una cascata che scende dalla conca dove è adagiato il lago. Arrivati all'alpe Tsa de Morgnoz 2275 m seguiamo il sentiero 8A indicato dalla palina segnavia poco sopra all'alpeggio, il sentiero sale ripidamente portandoci fino al Lac Fallère 2415 m, per il pranzo saliamo su un belvedere a pochi metri dal lago, davanti a noi il panorama e fantastico dall'Emilius, alla Grivola fino ad arrivare al grandioso ghiacciaio del Rutor uno dei più vasti ghiacciai della Valle d'Aosta. C'è chi come lupi famelici si divora la bellezza di cinque panini, altri che si accontentano di un pacchetto di cracker, dopo aver mangiato qualcuno si appisola mentre alcuni tra cui il sottoscritto vanno in perlustrazione. Scattata la foto di gruppo torniamo verso il lago e seguiamo il sentiero 8F indicato dalla palina segnavia, costeggiamo il lago per poi scendere lungo un vallone davvero molto suggestivo, torrenti ricolmi d'acqua, pendii dai colori sgargianti, colgo l'occasione e mi sdraio per qualche istante chiudendo gli occhi... Il sentiero dopo un tratto in costa inizia a scendere verso l'alpe Nouva, che in breve raggiungiamo, riprendiamo a scendere lungo la strada sterrata fino all'alpe Morgnoz, seguiamo le indicazioni della palina segnavia posta all'ingresso dell'alpeggio, passiamo accanto alla stalla e seguendo le frecce gialle riprendiamo il sentiero 8A. Superato un torrente il sentiero inizia a scendere ripidamente con una serie di tornanti, si possono notare durante il percorso alcuni esemplari di pino silvestre, cembro e abete rosso, il sentiero finisce sulla strada sterrata percorsa alla mattina, chiacchierando e scherzando ritorniamo alla macchina, soddisfatti della giornata trascorsa...
Malati di montagna: Patrizia, Giuseppe, Fabio, Kiran, Flavio, Danilo, Franco, Luisa, Deborah e Fabio

un piatto da buongustaio

Conca del Fallère

Kiran e il lago Fallère

il lago Fallère 2415 m

un gran bel gruppo di amici...

filosofia Zen

respirare profondamente...

1 commento:

  1. Spettacolo il falere.... ancora più affascinante la traversata pointe chalighe falere tutta in cresta.... (la prossima volta) e al ritorno pranzo al rifugio chaligne(torta di mele con panna) => scendi rotolando poi!!!!
    Saluti
    Simeone

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