Escursione ad anello che ripercorre antiche vie di comunicazione tra i villaggi Walser di Stabioli (Schtabijei) e Mondelli, con la splendida "casa degli specchi", antica dimora signorile ispirata allo stile francese di Versaille, con le pareti della sala da pranzo interamente rivestite di specchi. Per il ritorno si scende seguendo la "Strà dla pioda”, vecchio sentiero usato prima della costruzione della strada carrozzabile. Da Campioli, si seguono le indicazioni del "Sentiero dei minatori", percorso che prosegue fino al nucleo di Crocette (o “Città Morta”) in Val Quarazza, toccando numerosi luoghi della storia mineraria dell’alta valle legata allo sfruttamento dei filoni di quarzo con minerali metallici (soprattutto pirite e arsenopirite) contenenti oro a tenore variabile. Si percorrono sentieri e mulattiere di montagna ben segnalati e senza particolari difficoltà.
Malati di Montagna: PiGi e il selvadego
Escursioni nei dintorni:
sulla mulattiera per Stabioli
Stabioli
la cappella all'inizio del sentiero per Mondelli
recentemente è stata restaurata
enormi faggi ci osservano...
un tratto di sentiero tra Stabioli e Mondelli
Rio Mondelli
il ponte...
va beh che vuoi dire...
tutto diventa magico se si guarda con gli occhi di un bambino...
Casa degli specchi a Mondelli
Casa signorile a tre piani, decorata esternamente ed internamente. Costruita da Giovan Battista Jacchetti, emigrante che fece fortuna in Francia nella produzione artigianale di specchi. Tornato in Valle Anzasca dove era nato, volendo imitare gli sfarzi di Versailles, costruì questa splendida casa arricchendola all'interno di specchi.
dalla cappella a monte del borgo inizia il sentiero per l'alpe Cortenero
Strà dla pioda
lungo il sentiero si incontrano baite in completo stato d'abbandono
la magia del bosco
ingresso miniera al Ribasso Morghen
cappella dedicata a Santa Barbara
sul "Sentiero dei Minatori"
Morghen
Antico confine fra la Valle Anzasca e la Valle di Macugnaga dalla parlata Titsch, luogo carico di leggende.
si prosegue sulla vecchia mulattiera della Valle Anzasca risalente al XV sec., fino alla metà del 1800 era l'unica via di comunicazione per raggiungere Macugnaga
dal "Ponte del Vaud"
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