Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 7 ottobre 2018

Monte Scoggione, sul versante nord del Legnone

Un'escursione nel silenzio di magnifici boschi, per sentirsi in comunione con la natura e con i suoi abitanti, fino ad arrivare nel bucolico pianoro dell'alpe Scoggione con l'omonimo rifugio, sotto all'impressionante parete nord del Legnone, la montagna più alta delle Orobie Lecchesi. I sentieri sono tutti ben segnalati e ben mantenuti. Dal rifugio Scoggione percorrendo la strada militare si possono visitare alcune trincee della Linea Cadorna e con un piccolo sforzo arrivare fino al bivacco alpe laghetto e in breve salire alla Cima Scoggione, dalla quale il panorama è immenso...!!!

Si percorre la SS36 fino all’uscita di Colico-Piona, per poi proseguire a destra seguendo Via Nazionale fino alla deviazione per Villatico. Raggiunta la chiesa di Villatico, si imbocca subito sulla sinistra Via Fontanedo. Seguendo le indicazioni per S. Rocco/Fontanedo, si attraversa l'abitato fino a raggiungere la località Robustello (Acqua la Fevra 456 m) con un’area pic-nic, una piazzola dove poter lasciare l'auto e un trivio. Da qui se si decide di continuare in auto bisogna tener conto che la strada che prosegue e stretta, con il fondo in cemento e in alcuni tratti sterrata, non è necessario avere un 4x4, ma fare solo attenzione soprattutto quando si guada il torrente Inganna. Seguendo le indicazioni per il rifugio Scoggione si procedere diritti giungendo dopo pochi minuti al cartello che preannuncia la località Fontanedo (598 m). Se si sale a piedi conviene andare diritto, se invece vogliamo continuare in auto bisogna svoltare a sinistra. Subito dopo aver oltrepassato la chiesa di S. Elena (sec. XV-XVI), si guada il torrente Inganna, per poi continuare a salire raggiungendo la località monti di Rùsico dove termina la strada (740 m). La macchina si consiglia di lasciarla poco prima sulla sinistra in un grande prato con alcuni castagni secolari. Al termine della strada si inizia a seguire l'ampio sentiero a sinistra contrassegnato come B1. Durante la salita se si fa attenzione si possono scorgere alcune sculture scolpite negli alberi. Si sale nel primo tratto costeggiando un muretto a secco, per poi proseguire in un bel bosco di castagni. Dopo aver tralasciato la deviazione a sinistra per Piantedo/Prato delle Ciliegie, si arriva poco dopo nella radura dell’alpe Prato (958 m), con una bella fontana. Seguendo le indicazioni sulla palina segnavia si rientra nel bosco e continuando a salire fra maestosi faggi, si esce a Pian di Formica (1218 m), dove è presente anche qui una fresca fontana. Da qui il sentiero inizia a salire ripidamente fino al bivio in località Bancol (1507 m), con uno splendido punto panoramico. Tralasciato il sentiero Bregamin contrassegnato con il 3, che scende a Strec/Fontanedo (EE), si continua a salire arrivando in breve al successivo bivio. Continuando a seguire le indicazioni per l'alpe Scoggione si sale verso destra e dopo aver superato un cancelletto in legno (dogana) e un tratto messo in sicurezza con dei gradini in legno, si raggiunge lo splendido terrazzo dell'alpe Scoggione. Oltrepassati i ruderi di alcune baite, in breve si arriva all'omonimo rifugio del CAI di Colico (1575 m). L'escursione potrebbe anche terminare qui in questo luogo di pace e silenzio, sotto allo sguardo severo del Legnone, ma chi è appassionato di storia e di panorami può con una semplice camminata soddisfare queste sue passioni. Tralasciata l’indicazione a destra per il Sentiero del Pivion e il Rifugio Roccoli Lorla (EE), si inizia a percorrere la strada militare, salendo in maniera costante con ampie svolte o seguendo il sentiero che taglia la strada. Attraversato il suggestivo “Ponte del saggio”, si giunge in pochi minuti a un bivio, dove si tralascia momentaneamente la strada a destra per il bivacco Baita del Lago e si continuando a seguire l’indicazione per il rifugio Legnone e il Passo Colombano in breve si arriva al cartello informativo che segnala il percorso per le trincee. Abbandonata la strada per raggiungere le trincee bisogna scendere per qualche minuto su un facile sentiero. Tornati sulla strada si raggiunge il bivacco Baita del Lago con alcune panche in legno dove potersi riposare, a poca distanza c’è un piccolo laghetto che si forma dalla fusione dei sovrastanti nevai, ma che purtroppo sta subendo un lento processo di interramento (1698 m). Per raggiungere la cima Scoggione è sufficiente seguire la strada militare fino al suo termine, per poi salire per un breve tratto verso la grande croce, da cui si ha un panorama immenso sul lago e sulle cime circostanti (1703 m). Il rientro avviene per il medesimo sentiero fatto in salita.
Malati di Montagna: Renzo, Pg, Danilo, Lorenzo e il selvadego

ottobre il mese della castagna...


spiriti del bosco...


la forza della natura...


il mio preferito...il faggio...




camminare nel bosco è un'esperienza unica...


fontana a Pian di Formica...


fate attenzione a voi che passate di qui...rispettate il mio mondo...


...dogana...!!!


un piccolo esempio di come mantenere un sentiero...


benvenuti all'alpe Scoggione con l'omonimo rifugio della sezione del CAI di Colico 1575 m




sulla strada militare della Linea Cadorna con vista verso il rifugio Scoggione...


...e il lago di Mezzola


visita alle trincee




strada militare


Bivacco Baita del Lago 1700 m


Cima Scoggione 1703 m
sul confine fra le provincie di Sondrio e Lecco



dettagli e traccia gpx 

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