Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

venerdì 19 ottobre 2018

Due escursioni di fine estate: Bernina e Livigno


8-9 settembre 2018: weekend in Engadina-Alta Valtellina ...

Ospizio Bernina-Lago Bianco-Sassal Mason
Livigno-Alpe Vago-Cascata di Val Nera

Un giro da queste parti lo facciamo ogni anno:
non potevamo permetterci di saltarne uno!

... con Chiara e Roby

Lasciata l’auto al parcheggio (2305 m) di fronte all’Ospizio Bernina (è a pagamento: se la macchinetta automatica non funziona rivolgersi al bar dell’ospizio, meglio se provvisti di franchi svizzeri), imbocchiamo una delle tracce di sentiero che volgono in direzione sud verso il lago e la stazione della Ferrovia Retica.
Il panorama è già mozzafiato sul Lago Bianco e il Ghiacciaio del Cambrena!









Dopo un tratto pressoché pianeggiante la traccia si abbassa ad attraversare la ferrovia presso un passaggio a livello.


Epilobium angustifolium L.
Una comoda stradina sterrata segue la sponda orientale del lago (2234 m) e conduce alla diga di sbarramento sud: noi seguiamo il sentiero a valle della diga per lasciare l’attraversamento della massicciata in pietra per il ritorno.



Gentiana germanica Willd.
Juniperus communis L.
Campanula barbata L.
Seguendo le precise indicazioni della segnaletica svizzera saliamo in maniera regolare e mai faticosa la “Costa dal Mort” fino alla quota di 2355 m del Rifugio Sassal Mason.





Il balcone panoramico è da favola: in basso l’Alpe Palù e l’omonimo laghetto, la stazione della dell’Alp Grum, e sullo sfondo, oltre la Val Poschiavo, la vista arriva a riconoscere le lontane Orobie!



Girato l’angolo del Rifugio ecco la cima del Pizzo Palù (3900 m) e il ghiacciaio.




Poco più avanti a lato del cortiletto non passano inosservati i due tipici trulli in pietra utilizzati come cantina per vini e provviste del rifugio.



Vaccinium myrtillus L.


Vaccinium myrtillus L. (a sinistra)
vs.
Vaccinium uliginosum L. (a destra)



Sulla via del ritorno ...

Panaeolus semiovatus (Sowerby) S. Lundell & Nannf.
Potentilla crantzii (Crantz) Beck ex Fritsch



Hygrocybe conica (Schaeff.) P. Kumm.
Gentiana germanica Willd.
Carlina acaulis L.
Epilobium angustifolium L.

Lagh da la Cruseta (2304 m) e l'Ospizio Bernina.

Dal Passo del Bernina, attraverso la Forcola, giungiamo a Livigno (1816 m) a metà pomeriggio in tempo per shopping e relax prima di una cena tipica al
"Bait dal Ghet"!!

Pizzoccheri ...
... e torta di grano saraceno "Vecchia Valtellina"!
Quattro passi per "Livigno by night" e poi ...... a nanna!!


Sveglia presto la mattina della domenica: ricca colazione e poi ... via!


Livigno, 1816 m



Percorriamo la strada che porta alla Forcola e lasciamo l’auto al parcheggio P8 (1975 m). 




Imbocchiamo il sentiero n. 114 e raggiungiamo in breve la Malga del Vago
(1999 m; qui è possibile assaggiare e acquistare prodotti caseari).





Superato il ponticello poco più a monte, il sentiero inizia a salire in modo deciso per un breve tratto per poi divenire quasi pianeggiante: il bosco di larici e cirmoli è impreziosito da alcuni esemplari monumentali degni di nota!





Sullo sfondo: Monte Ganda 2791 m


Suillus grevillei (Klotzsch) Singer
Coprinopsis macrocephala (Berk.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo



Al termine di un lungo tratto con pendenza molto dolce il fragore della Cascata di Val Nera (2135 m) si fa sempre più riconoscibile e infine … eccola, che spettacolo!






Sul sentiero a gradoni scendiamo a livello del torrente che scende dalla Val Nera, e, dopo le foto di rito, attraversiamo utilizzando un divertente “ponticello tibetano”!




Risaliamo il ripido sentiero tra i larici a ridosso della cascata (le cui acque provengono dal bacino della Val di Campo) e seguiamo quindi il sentiero che ritorna all’Alpe Vago questa volta percorrendo in costa il versante orografico sinistro della Valle Vago, molto panoramico sul sottostante orrido.















2 commenti:

  1. Ciao Roby, valeva la pena aspettare....un post da leggere e guardare con calma, immaginando di essere proprio li...e perché no anche gustando qualche buon piatto tipico...bravissimo...

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    1. Grazie Fabio! due magnifiche giornate gustate davvero in tutti i sensi! Livigno fuori stagione è tutta un'altra cosa 😍😍😍

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