Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 21 ottobre 2018

Esplosione di colori al Camoscellahorn o semplicemente Pizzo Pioltone

Il Pioltone, per gli svizzeri Camoscellahorn, è una bella montagna dai fianchi dirupati, tranne sul versante a sud del Monscera, dove si mostra agli occhi di chi si avvicina come un grande piano inclinato, dal quale sale la via più logica per raggiungere la cima. Il giro ad anello si svolge nel primo tratto su strada consortile, per poi proseguire su bellissimi sentieri sempre ben segnalati da paline segnavia e segni di vernice bianco/rossi. Unico tratto di sentiero in cui prestare attenzione è la salita/discesa dal Passo di Monscera alla cima del Pioltone, oltre a essere particolarmente ripido, si svolge per gran parte su sfasciume. A parte il panorama eccezionale che si può godere dalla cima, dal trittico del Sempione, al Monte Leone e al Cistella, si toccano due laghetti di rara bellezza, il Lago di Agro e il Lago Ragozza. Per chi non ha intenzione di salire fino in cima, può fare tranquillamente fermarsi a riposare al rifugio Gattascosa.

Si percorre l'autostrada A26 in direzione di Gravellona Toce, per poi continuare seguendo la Statale del Sempione fino all’uscita per Domodossola. Alla rotonda si svolta a destra, iniziando a seguire le indicazioni per la Valle Bognanco. Si risale la valle seguendo la SP68 arrivando a Bognanco Terme, per poi proseguire con diversi tornanti fino a raggiungere la chiesetta di San Bernardo. Continuando su strada sterrata si scende leggermente fino al bivio, dal quale svoltando a sinistra in breve si arriva nell'ampio parcheggio davanti al rifugio San Bernardo (1630 m). Si ripercorre la strada sterrata da cui si è arrivati fino al bivio, per poi continuare in leggera discesa sulla strada parzialmente asfalta seguendo il segnavia D8. Attraversato su un ponte il torrente Rasiga, si inizia a salire sempre seguendo la strada, fino a raggiungere dopo alcuni tornanti il Rifugio il Dosso all'alpe Arza (1754 m). Proseguendo sulla gippabile si tralascia poco dopo sulla destra l'indicazione per l'alpe Paione e in breve si arriva alla palina segnavia che indica sulla destra il sentiero per il lago di Agro. Si attraversa dapprima un bel bosco di larici, per poi risalire il pendio fino a raggiungere il dosso, oltre il quale si trova lo splendido specchio d’acqua del lago di Agro (2022 m), adagiato nella conca sormontata dalla bocchetta di Camona, fra il Pizzo Pioltone e il Pizzo Gezza. Dalla palina segnavia si inizia a scendere seguendo le indicazioni per il Passo di Monscera, raggiungendo poco dopo il sottostante lago di Agro inferiore. Con percorso piacevole, si continua a perdere quota fino a incrociare la gippabile nei pressi dell'alpe Monscera (1971 m). La si segue in salita per pochi metri, per poi abbandonarla nei pressi di una palina segnavia, da qui si inizia a seguire sulla destra un ampio sentiero, che in leggera salita conduce in pochi minuti al lago di Monscera (2072 m) e poco dopo all'omonimo passo (2103 m). Bellissimo il colpo d'occhio sul “trittico del Sempione”, Fletschorn (3993 m), Lagginhorn (4010 m) e la Weissmies (4023 m). Dal passo si svolta decisamente a destra seguendo la traccia di sentiero che si alza ripidamente risalendo un primo dosso. Arrivati a poca distanza da una croce, in ricordo di una tragedia avvenuta nel 1965, si tralascia la traccia a destra da cui poi si farà ritorno e si inizia a risalire il ripido pendio. Con una lunga serie di stretti tornanti su sfasciume, si guadagna quota velocemente, nell’ultimo tratto alcuni omini aiutano a trovare la via più facile per raggiungere il grande omino di vetta del Pizzo Pioltone, che custodisce il libro di vetta (2611 m). Tornanti al passo di Monscera si costeggia l’omonimo lago sulla destra, per poi proseguire sul sentiero fino a incrociare nuovamente la gippabile che in pochi minuti conduce all'alpe Gattascosa con l'omonimo rifugio (1993 m). Dal rifugio si inizia a seguire il sentiero SFT-D0 (Simplon Fletschhorn Trekking) che risale un modesto dosso, per poi iniziare a scendere fino a raggiungere l'ampio pianoro del lago di Ragozza (1958 m). Si costeggia il lago sulla sinistra, riprendendo poi a scendere in maniera decisa raggiungendo la torbiera di Gattascosa. Dopo aver attraverso la piana acquitrinosa passando sopra a una lunga passerella in legno, il sentiero continua a scendere nel lariceto attraversando alcuni torrentelli su dei ponti in legno. Il sentiero termina su una strada sterrata, che si inizia a seguirla ritornando nuovamente al parcheggio di San Bernardo.
Malati di Montagna: Renzo, Pg, Lorenzo, Danilo e il selvadego

magie d'autunno





Lago di Agro



lago di Agro inferiore


verso il Passo Monscera


Passo di Monscera 2103 m


si inizia a salire verso il Pioltone...


Pizzo Pioltone o Camoscellahorn 2612 m
dietro il M. Leone



colpo d'occhio sull'alta Valle di Bognanco


terre alte...


larici in autunno...


anche loro protagonisti dell'autunno...




Lago di Ragozza 1958 m


torbiera di Gattascosa


rifugio il Dosso


dettagli e traccia gpx 

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