Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 22 luglio 2018

Massa del Turlo....una classica...!!!

La Massa del Turlo è una cima frequentata e nota sia dai valsesiani, ma non solo. Si sale per gran parte sull'ampia dorsale che divide la Val Sabbiola e la Val Bagnola, fino a raggiungere la grande croce posta in cima lungo lo spartiacque Sesia-Strona.

Dall'autostrada A26 (Genova/Gravellona Toce), si prende l'uscita di Romagnano Sesia-Ghemme, per poi proseguire lungo la SP299 fino Varallo. Si attraversa l'abitato e seguendo le indicazioni per Fobello si prosegue per alcuni chilometri, per poi deviare a destra in direzione di Cervarolo. Dopo le ultime abitazioni, si continua a seguire una stradina asfalta fino al suo termine, nei pressi della chiesetta dell'alpe le Piane (1222 m). Lasciata la macchina a lato della strada, si inizia a seguire il sentiero 620, a poca distanza da una fresca fontana. Si passa accanto alla chiesetta, per poi continuare su una stradina sterrata, attraversando la piana disseminata di belle baite ristrutturate, tra le quali si trova il rifugio Camosci del CAI di Varallo. Oltrepassato il rifugio privato G. Cerini, la sterrata cede il passo al sentiero che si inoltra in un bel bosco di faggi. Dopo pochi minuti si giunge alla bocchetta di Veneccio (1297 m), collocata tra la Val Bagnola e la Val Sabbiola. Tralasciato a sinistra il sentiero 621, si continua a salire moderatamente la dorsale, attraversando zona erbose e boschetti di betulle, fino a raggiungere la bocchetta Schilottàa (o Schilotto). Si prosegue con un lungo tratto a mezzacosta sotto al filo cresta, per poi riprenderla a seguirla raggiungendo la cima del Ventolaro, dalla quale si vede la croce della Massa del Turlo e il percorso ancora da compiere (1619 m). Si perde leggermente quota raggiungendo l'ampia e pianeggiante Sella o Pian d'Ovaghe, per poi riprendere risalire la cresta fino a raggiungere la Bocchetta del Sonato, da dove transitava un vecchio sentiero che permetteva il collegamento tra l'alpe Ghiaccio in Val Sabbiola e l'alpe Giandolini in Val Bagnola (1815 m). Il sentiero sempre ben evidente taglia i ripidi pendii erbosi poco al di sotto della cresta e con un ultimo sforzo si raggiunge un tavolo con panche e poco più in alto la cima della Massa del Turlo, dove è posta una grande croce formata da tubolari di ferro (1959 m). Dopo aver firmato il libro di vetta e aver goduto del bellissimo panorama sul M. Rosa, sulla Valsesia e sui laghi piemontesi e lombardi, si rientra effettuando il medesimo percorso di salita.
Malati di Montagna: Aldo, Lorenzo, Pg e il selvadego

si parte dall'alpe le Piane, con la graziosa chiesetta e...


...alcune baite ben ristrutturate


sentiero fra l'erba alta...mai però come quello dei laghi Cortese e Tillio...!!!


si sale...


lungo la dorsale verso la Cima di Ventolaro


giù dal Ventolaro...


...su alla Massa del Turlo



un po' di panorami...iniziando dal Rosa prima che le nuvole lo nascondano....


...verso Cervarolo...


...verso la Valsesia...


sentiero 620...!!!



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