Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 8 luglio 2018

Lago Cortese e Lago Tillio, due perle incastonate in uno degli angoli più selvaggi della Valsesia

Escursione impegnativa su sentieri scarsamente frequentati, che attraversa i due valloni del Tillio e del Cortese, laterali minori sulla destra orografica della Val Vogna. L'escursione nella parte superiore è riservata a escursionisti esperti, ed è consigliabile effettuarla solo con condizioni meteo accettabili. La bellezza dei due specchi d'acqua e contrastata dall'asprezza dei luoghi, la salita all'alpe Cortese e la discesa dal Lago del Tillio, si svolge su sentieri inselvatichiti e disagevoli e richiede attenzione nel percorrerli.

Dall'autostrada A26 (Genova/Gravellona Toce) si prende l'uscita di Romagnano Sesia-Ghemme, per poi proseguire lungo la SP299 fino a Riva Valdobbia, da dove si inizia a risalire la Val Vogna per alcuni chilometri, fino al parcheggio di Ca' di Janzo (1354 m). Attenzione da giugno nei fine settimana e tutti i giorni di agosto, il tratto di strada verso la frazione S. Antonio è limitato solo a chi ha il permesso. Dopo circa 20 minuti, attraversando alcune graziose frazioni, si raggiunge la piazzetta di S. Antonio, con l'omonima chiesa e il punto tappa GTA "Rifugio Val Vogna".
Si inizia a percorrere la strada sterrata alle spalle della chiesa (segnavia 201 - GTA), costeggiando il torrente Vogna con alcuni saliscendi. Arrivati a uno spiazzo ci si può dissetare a una fresca fontana, per poi proseguire fino a raggiungere il suggestivo borgo Walser di Peccia (1449 m), dove termina la strada sterrata. Si attraversa la frazione, e oltrepassata la fontana si arriva in breve alla graziosa chiesetta di San Grato che domina dall'alto l'abitato come a volerlo proteggere. Da qui inizia il sentiero che in falsopiano raggiunge il vecchio ponte di epoca napoleonica, con il quale si supera il Torrente Solivo. Tralasciato a destra il sentiero per il Colle Valdobbia (201), si scende verso il torrente Maccagno che si attraversa grazie a un ponte in legno, per poi iniziare a seguire il segnavia 205 verso il Passo del Maccagno (2493 m).
Dopo un lungo tratto in cui il sentiero costeggia in falsopiano il torrente, si inizia a guadagnare quota ripidamente risalendo un tratto gradinato, al termine del quale guadato torrente Tillio, si raggiunge l'alpe Buzzo Inferiore (1698 m). Tralasciato a sinistra il sentiero 206, dal quale poi faremo ritorno, non indicato da nessun cartello, tranne che da un vecchio segnavia su una roccia, si arriva in breve all'Alpe Buzzo Superiore (1718 m). Continuando a salire si oltrepassa a sinistra l'alpe Pioda di Sotto (1830 m) e in breve si arriva all'alpe Pioda di Sopra (1877 m). Abbandonato il sentiero per il Passo Maccagno/Colle del Laghetto/Colle della Meia, si svolta a sinistra seguendo il sentiero 205A per il Lago Cortese, indicato su un sasso.
Purtroppo a causa della sua scarsa percorribilità il sentiero è invaso dalla vegetazione, ma fortunatamente ancora ben segnalato da segnavia bianco/rossi, come tutto il resto del percorso. Dopo aver risalito il ripido versante, si piega a sinistra e guadato il torrente si raggiungono le baite dell'alpe Cortese (2077 m), già visibili dall'alpe Pioda di Sopra. Si prosegue salendo a monte dell'alpeggio e dopo alcune svolte si arriva al al Lago del Cortese (2189 m), dove una pausa è quasi d'obbligo. Tralasciato a destra il sentiero 205A che sale verso la Bocchetta del Cortese o Fornetto, si costeggia il lago sulla sinistra (segnavia 206), per poi iniziare a risalire il ripido pendio erboso verso destra, seguendo con attenzione i segnavia e le scarse tracce. Giunti sotto all'evidente bocchetta, si risale il canale e piegando verso sinistra si raggiunge la bocchetta (2420 m). Si scende sul versante opposto fino a raggiungere il sottostante pianoro, dove tralasciato a destra il sentiero che sale verso il Lago della Bosa (206A), si continua a scendere arrivando in pochi minuti al Lago Tillio (2171 m). Si sale verso le vicine baite del Tillio (2192 m), per poi iniziare a scendere, fino a raggiungere il torrente emissario del lago. Da qui in poi il sentiero è riservato solo a escursionisti esperti, oltre a essere ripido e in alcuni tratti scivoloso, si fa molta fatica a vedere dove mettere i piedi, a causa della vegetazione che sta ricoprendo il sentiero. Terminata la discesa si incrocia nuovamente il sentiero 205, con il quale si ripercorre il medesimo percorso fino a Ca' di Janzo.
Malati di Montagna: Lorenzo, Danilo, Pg e il selvadego

Sant'Antonio in Val Vogna
Tipico borgo Walser, con la piccola chiesetta seicentesca


si inizia a percorre la strada sterrata fino a....


...all’abitato di Peccia, primo nucleo colonizzato da Walser provenienti da Verdobi (Gressoney Saint Jean), oltre il quale...


....si arriva al ponte detto di Napoleone, costruito dai soldati francesi al comando del Generale Lecchi (un’armata di 2561 uomini), di passaggio nella valle nel maggio del 1800


si inizia a risalire la suggestiva valle verso il Passo del Maccagno



alle spalle il Corno Bianco


verso l'alpe Cortese


Lago del Cortese


visto dalla bocchetta


dalla bocchetta uno sguardo al sottostante...


...Lago del Tillio


simpatiche highlander al pascolo


by Danilo
...inghiottiti dalle felci...



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