Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 28 maggio 2016

Uno Zucco di Desio servito con Due Mani e una Muschiada

Insolita e poca conosciuta salita al Monte Due Mani, montagna che ha molte vie di salita tra cui una ferrata. In giornate limpide si hanno vaste vedute, dalla Valsassina, alla pianure lecchese. Per il ritorno dalla Bocchetta di Desio seguiamo un sentiero molto suggestivo e scarsamente battuto, che passando dalla cascina Rizzolo, raggiunge il letto di un torrente che si deve guadare più volte.

Dalla statale 36, nei pressi del ponte sull'Adda a Lecco, si segue a destra la nuova SS36 che sale verso la Valsassina. Dopo l'ultima galleria, alla rotonda di Ballabio, si prosegue a destra sulla provinciale 62 fino al colle del Balisio, per poi svoltare a destra per Barzio/Moggio/Cremeno. Subito dopo aver oltrepassato la trattoria Casere, si svolta a destra seguendo una stradina asfaltata (Casere/Cremeno). Prima d'arrivare a una grande costruzione ridotta oramai a un rudere, si svolta a sinistra lasciando l'auto nel comodo parcheggio davanti ad alcune villette di recente costruzione. Si segue la strada per pochi metri e prima che inizi a salire si svolta a destra raggiungendo in breve la palina segnavia, posta all'angolo di una casa (Monte Tabor/Località La Foppa/Zucco di Desio). Si inizia a salire seguendo la sterrata in un bosco di betulle e faggi, oltrepassata una sbarra dopo pochi minuti la sterrata termina nei pressi di una radura con una baita. Si prosegue seguendo il sentiero a mezza costa, a destra della baita e rientrati nel bosco in breve si giunge a un bivio. Tralasciato il sentiero che prosegue diritto, si svolta a sinistra iniziando a salire ripidamente seguendo i segni rossi sugli alberi. Si costeggia un torrente per un lungo tratto, per poi continuare ancora ripidamente verso sinistra. Dopo circa un'ora, poco prima che il sentiero inizi a scendere, si segue una traccia ben evidente a destra. Usciti dal bosco si continua sull'ampia dorsale erbosa e dopo aver oltrepassati alcuni abbeveratoi, si incrocia una strada sterrata e la palina segnavia con indicato il sentiero da seguire (Zucco di Desio/Monte Due Mani). Si riprende a salire nel bosco, fino a raggiungere la cima erbosa dello Zucco di Desio (1655 m). Si scende lungo la cresta raggiungendo prima la Bocchetta di Bertena (1617 m) e dopo pochi minuti risalito un dosso si arriva al bivacco Locatelli Scaioli Milani a forma di igloo, con accanto la croce della vetta del Monte Due Mani (1657 m). Nonostante l'altezza modesta, nelle giornate limpide il panorama è particolarmente interessante sulle vicine Grigne e sulla Valsassina. Per il ritorno si scende seguendo il crinale fino alla Sella di Cornalone (1630 m), tralasciato il sentiero da dove arriva la Ferrata Contessi, si prosegue a sinistra percorrendo un tratto a mezza costa, per poi iniziare a scendere ripidamente. Raggiunta una palina segnavia si continua a scendere verso destra fino a raggiungere la bocchetta di Desio (1343 m). Tralasciato il sentiero a sinistra con il quale poi faremo ritorno, proseguiamo diritti seguendo le indicazioni per il colle d'Olino e le Cime di Muschiada. Il sentiero sale leggermente seguendo la dorsale e dopo aver perso leggermente quota si riprende a salire fino a raggiungere la forcella di Redondello. Da qui si piega a destra risalendo la cresta fino alla cima dove pochi alberi coprono alcune guglie calcaree tipiche della zona. Ritornati alla bocchetta di Desio si segue il sentiero a destra che scende lungo la Val dei Grignioni (Laghetto/Cascina Rizzolo/Maggio). Raggiunta una casa ristrutturata, si inizia a seguire la strada sterrata sulla destra (a sinistra un sentiero conduce a una fresca sorgente). Dopo aver seguito un primo sentiero non segnalato, si segue ancora per pochi minuti la strada sterrata, per poi abbandonarla seguendo il sentiero a sinistra segnalato da segnavia bianco/rossi. Arrivati alla radura dove sorge la Cascina Rizzolo (1047 m), si piega a sinistra seguendo il sentiero fino a raggiungere una baita diroccata. Da questo punto il sentiero inizia a perdere quota ripidamente e bisogna fare molta attenzione ai segni rossi sugli alberi. Raggiunto il torrente lo si attraversa una prima volta, per poi proseguire a sinistra su sentiero più evidente, oltrepassata una suggestiva cascatella sulla destra, si scende nuovamente verso il torrente attraversandolo nuovamente, prima a destra e poi a sinistra, per poi proseguire fino a raggiungere una palina segnavia. Tralasciato il sentiero che sale a sinistra (Località Piazzola/Località La Foppa/Monte Due Mani) in breve si arriva a incrociare una strada sterrata. Senza guadare il torrente si inizia a seguirla verso sinistra e oltrepassata una saltella che contiene una statuetta raffigurante S. Giovanni Bosco, in pochi minuti si raggiunge l'edificio della Colonia Pavoniani Artigianelli. Proseguendo ora sulla strada asfalta in breve si scende fino a raggiungere il parcheggio dove avevamo lasciato l'auto al mattino.
Malati di Montagna: Paolo, Pg, Lorenzo, Danilo e l'homo selvadego

Zucco di Desio 1655 m


bandiere tibetane lungo la cresta


Monte Due Mani 1657 m
Bivacco Locatelli, Milani, Scaioli


M. Due Mani dalla Bocchetta di Desio 1335 m


...


Cima Muschiada 1458 m


wild



by Danilo






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