Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 7 maggio 2016

Dal centro storico di Clusone...alla Cima Parè

Si parte da Clusone una città spesso sconosciuta e tutta da scoprire. Percorrendo le strade del centro storico ci si trova di fronte a continue piacevoli sorprese. Dai monumenti più famosi come la monumentale Basilica di Santa Maria Assunta, a decorazioni di facciate del quattrocento e del settecento e chiostri di antichi conventi, come l'Oratorio dei Disciplini, che presenta in facciata un affresco del XV secolo con in alto il Trionfo della morte. Bastano pochi passi e lasciate le ultime case alle proprie spalle, ci si ritrova a percorrere sentieri in una natura ancora incontaminata. Raggiungendo cime dalle quali si ha una splendida vista, come il M. Cimiero, il M. Crapèt o la Cima Blum, ma è soprattutto dalla Cima Parè che si ha un panorama a 360°, a partire dalla regina delle Orobie, la Presolana.

L'escursione prende avvio da Clusone che si raggiunge facilmente seguendo la provinciale 671 della Val Seriana. Giunti in paese si prosegue seguendo Viale G. Gusmini fino al al parcheggio sulla sinistra, all'inizio di Via T. Tasso (600 m). Si inizia a salire verso il centro storico di Clusone, raggiungendo la monumentale basilica di Santa Maria Assunta, dalle forme settecentesche, il cui alto campanile è visibile da tutta la vallata. Prima di continuare si consiglia una visita all'Oratorio dei Disciplini, che presenta in facciata un affresco del XV secolo con in alto il “Trionfo della morte” e nel registro inferiore una “Danza macabra” di grande interesse. Dalla basilica si segue a destra Via S. Narno raggiungendo poco dopo le indicazioni a sinistra per il "Fontanino della Mamma" (segnavia 317). Si sale aggirando dall'alto la Basilica, passando tra splendide ville e godendo di una bella vista sull’abitato di Clusone e sulle cime circostanti. Incrociata la strada asfalta la si segue in salita per un breve tratto, al termine della quale si prosegue su una stradina sterrata. Oltrepassato l’antico “Put Filipì” si arriva in breve al "Fontanino del Papà" (765 m). Dopo pochi minuti giunti a un bivio, si abbandona la sterrata che seguiremo al ritorno e si imbocca il sentiero 317 a destra verso la Cima Blum. Guadagnando quota ripidamente, si perviene alla sella del Monte Cimiero (o Simér) che si raggiunge in poco tempo seguendo un sentiero sulla destra, dalla cima si ha una vista eccezionale sul sottostante abitato di Clusone. Ritornati alla sella si ignora il sentiero a mezzacosta a destra e si inizia a risalire la cresta molto più panoramica e divertente del M. Crapèt. Raggiunta la cima si scende sul lato opposto verso gli ampi prati della "Stàla bianca". Si prosegue per un breve tratto su una strada sterrata, per poi abbandonarla poco dopo seguendo un sentiero a destra. Incrociata la strada sterrata che sale da Rovetta, si piega a sinistra e oltrepassate le baite della cascina Blum, si riprende a salire verso la Chiesetta degli Alpini posizionata sulla cima del M. Blum (1310 m), Dalla cima si perde leggermente quota e raggiunta una palina segnavia, si inizia a seguire l'evidente sentiero che inizia a salire abbastanza ripidamente fino a raggiungere la panoramica Cima Paré (1642 m) con una bella croce e la caratteristica campana. Una moderna meridiana, formata da tanti piccoli tubi in metallo, permette di poter ammirare l'ampio panorama che dal Lago d’Iseo spazia fino alla Pianura Padana, agli Appennini e alla catena delle Orobie. Ritornati alla cascina Blum, si prosegue seguendo la strada sterrata sulla destra che sale leggermente per poi continuare in falsopiano, rimanendo alta rispetto ad alcune baite sottostanti. Raggiunto un roccolo si abbandona la sterrata e si segue un evidente sentiero a sinistra che subito dopo si inoltra in un fitto bosco. Si scende ripidamente lungo il crinale che separa la Valle d’Ogna dalla Val Seriana e giunti a un bivio si svolta a sinistra, seguendo un bel sentiero nel bosco fino a ritornare alla "Stàla bianca". Si riprende il sentiero fatto all'andata e ritornati sulla stradina sterrata, prima di proseguire verso il "Fontanino del Papà", con una breve deviazione verso destra si raggiunge senza fatica il "Fontanino della Mamma"  (790 m), qui una sosta è d’obbligo, per gustare la fresca acqua e apprezzare quest'oasi di tranquillità. Ritornati a Clusone non può sicuramente mancare un visita al centro storico con il caratteristico orologio planetario, realizzato nel 1583 da Pietro Fanzago e tuttora funzionante.
Malati di Montagna: Silvio, Danilo e l'Homo Selvadego

Monte Cimiero (o Simér)




sentiero 317 al M. Crapèt





la cappella degli alpini sulla Cima Blum 1280 m


Cima Parè 1642 m






Clusone (Clüsù in dialetto bergamasco)

Chiesa di Sant'Anna
Edificata nel 1487 ha subito varie modifiche nel XVII sec. quali il rialzo e la variata destinazione degli spazi interni. Fu a lungo luogo conventuale delle Clarisse e delle Terziarie francescane. Sulla facciata ed all'interno, dopo i restauri, sono riapparsi affreschi votivi dei secoli XV e XVI. Anche nell'adiacente ex sala capitolare sono conservati affreschi quattrocenteschi. Le tele sono invece dei secoli XVII e XIX.


Basilica di Santa Maria Assunta
Eretta dal 1688 al 1698 su progetto di G.B. Quadrio, sul luogo di una precedente chiesa quattrocentesca. Il nartece e il sagrato monumentale furono completati nel 1894-97, mentre il campanile risale al 1621. All'interno ci sono pregevoli opere scultoree della bottega dei Fantoni di Rovetta (XVIII sec.) e le tele di noti pittori dei secoli XVI, XVII, e XVIII, tre i quai alcuni clusonesi.







Oratorio dei Disciplini
L’Oratorio sarebbe stato costruito intorno alla metà del 1300, come necessità dell’Ordine di avere una sala ove riunirsi. Presenta infatti una stanza unica con bellissimi affreschi e facciata a capanna. L’intero affresco dalle sfaccettature inquietanti avrebbe una struttura pentagonale ed è stata considerata una tra le rappresentazioni macabre più degna d’interesse d’Europa. L’Oratorio fu successivamente ampliato, sicuramente per via delle continue adesioni all’Ordine che necessitavano un ambiente più ampio.


All’interno dell'Oratorio su tre fasce sono distribuite le scene della vita di Gesù 
(Jacopo Borlone - 1470)


Data la predilezione per il momento della Passione di Gesù al punto da imitarne ogni aspetto, negli affreschi gli vengono dedicati più momenti sempre con grande precisione della gestualità.


la torre dell'orologio e il palazzo comunale


Fontanino della mamma
L'origine del nome è incerta, ma molto probabilmente dovuta al fatto che in passato costituiva la meta delle mamme che qui si rifornivamo di acqua fresca per dissetare i pargoli. L'antico acquedotto che riforniva la parte nord-est di Clusone proveniva da questa fonte.



e del papà



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