Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 16 giugno 2013

bocchetta di Làrec tra la Val Fraina e la Val Varrone

Come capita spesso, le nostre uscite per terre alte, vengono decise prima della partenza, pescando dalle varie relazioni. Questa volta salta fuori la Val Fraina, dirimpettaia della più nota Val Varrone, ma non per questo meno bella anzi…Un giro ad anello davvero splendido e la salita alla bocchetta di Làrec è la classica ciliegina sulla torta. Quel che si nota e che aggiunge fascino a questa valle è il lavoro della gente che la conservata così com’era fino ai giorni nostri. Attraversare alpeggi perfettamente ristrutturati con bambini che giocano e adulti indaffarati a sistemare, chiacchierare o cucinare, è come fare un salto indietro nel tempo. Aggiungiamo le mucche al pascolo con il loro campanacci che riecheggiano per tutta la valle, l'erba appena tagliata, il profumo del fieno raccolto per l'inverno che verrà, la cordialità della gente di montagna…

Dalla superstrada per la Valtellina usciamo a Bellano, per poi seguire indicazioni per la Valsassina, arrivati a Taceno proseguiamo per Margno e Casargo, oltrepassata la Sella di Piazzo, la strada si abbassa verso la Val Varrone e oltrepassato il ponte sull'omonimo torrente, in breve arriviamo a Premana. Una volta entrati in paese seguiamo la strada principale giungendo a un bivio, continuiamo verso destra seguendo la circonvallazione, arrivati in prossimità di un tornate lasciamo l'auto o nel piccolo parcheggio sovrastante il supermarket o a lato della strada.
L'itinerario prende avvio dal tornante dove su un cartello vengono riportate le principali mete che si possono raggiungere, imbocchiamo la vecchia strada militare sul lato destro orografico dell'incassata e lussureggiante Val Fraina, oltrepassate le baite di Acquaduscio e Prodaccia, perdiamo velocemente quota fino al ponte  con il quale attraversiamo il torrente che scende dalla Valle di Premaniga. Riprendiamo a salire e rimanendo sul percorso principale raggiungiamo l'alpe Rasga 1083 m, dopo pochi minuti attraversiamo il torrente portandoci sul versante sinistro e in breve arriviamo allo splendido alpeggio di Fraina 1395 m, circondato dai Monti Colombana 2388 m, la Cima di Fraina 2286 m e il Pizzo di Cassera 2323 m che chiudono la valle.
Oltrepassate le ultime case giungiamo ad una palina segnavia con indicato a sinistra il sentiero che faremo al ritorno (variante alta Premana) e proseguendo in pochi minuti arriviamo ad un'altra palina segnavia (segnaliamo che il sentiero di sinistra che prosegue verso la Bocchetta di Stavello e il Monte Rotondo è interrotto, il ponte che permetteva di attraversare il torrente è stato distrutto da una grossa valanga caduta a inizio di questa primavera). Riprendiamo a salire a destra seguendo la strada militare, ormai invasa dalla vegetazione, la abbandoniamo quasi subito seguendo il sentiero contrassegnato da alcuni bolli bianchi che permette di abbreviare il percorso, tagliando i lunghi tornanti. Oltrepassate le Stalle 1727 m e il Baitello di Cássera 1742 m giungiamo a un bivio, abbandoniamo la strada militare e proseguiamo sull'evidente sentiero a destra che inizia a salire verso l’intaglio della bocchetta di Lareggio. Dopo pochi minuti raggiungiamo la freschissima sorgente detta Ciarel Quadro, qui vale la pena fermarsi per dissetarsi e riprendere fiato. La neve, che a chiazze troviamo su questo versante, rende più difficoltoso ritrovare il sentiero, in ogni caso pieghiamo verso sinistra e puntiamo verso l'evidente palina segnavia poco più in alto. Poco dopo il sentiero ritorna a essere marcato e man mano che saliamo ci spostiamo verso la parete rocciosa, dopo un breve traverso con alcuni ripidi tornanti giungiamo in cresta e alla bocchetta di Lareggio 2063 m. Il panorama, anche se rovinato dalla presenza di alcune nuvole, è davvero notevole, dominato dal Pizzo Tre Signori e non solo. Sulla cresta davanti a noi sull’altro versante della Val Varrone c’è il rifugio Santa Rita e in mezzo alla neve sotto il Pizzo il rifugio Falk. Vale la pena fermarsi e sdraiarsi sull'erba liberando la testa da tutte le preoccupazioni della vita quotidiana…
Per il ritorno ripercorriamo il medesimo sentiero fino alla palina segnavia menzionata prima, scendiamo verso il torrente che attraversiamo su un ponte e dopo una breve salita arriviamo all'alpe Fraina Soliva. Da qui in poi il percorso si svolge sulla destra orografica della Val Fraina, con qualche  saliscendi, contraddistinto da alcuni segni di vernice bianchi e dai segnavia rossi/bianco/rossi della DOL (Dorsale Orobica Lecchese). Dalla fontana perdiamo leggermente quota e in pochi minuti giungiamo all'alpe Cavrècol (Caprecolo), incantevole alpeggio posto su un terrazzo morenico. Passiamo attraverso le baite ben ristrutturate  per poi riprendere il sentiero poco più in basso accanto ad una staccionata, all'altezza di un tornante abbandoniamo il percorso principale contrassegnato dai segnavia bianchi che scende a sinistra e proseguiamo in piano sull'evidente sentiero.
Arrivati a Piazz 1198 m, dalla palina segnavia tralasciamo il sentiero che scende verso l'alpe Rasga e continuiamo a destra verso la Valle Premaniga fino ad incontrare la vasta frana che interessa il versante sinistro di questa valle, qui vi sono due possibilità aggirare la frana sul più sicuro sentiero alto a destra, allungando di alcuni minuti, o, come abbiamo fatto noi, scendere per poi attraversare la frana su un sentiero esposto ma comunque percorribile, basta fare un po' d'attenzione. Una volta attraversato il torrente su un bel ponticello, il sentiero si allarga diventando una bella mulattiera, attraversiamo gli alpeggi di Dománt e Faée 1195 m, passiamo sopra alle case di Mosnico e in pochi minuti arriviamo nella parte alta di Premana. Un’ultima nota: in una giornata calda e umida l’aver trovato, quasi in ogni alpeggio, acqua zampillante e fresca di una fontana o lavatoio non è cosa da poco. Seguendo ora la strada asfalta e poi scendendo lungo una ripida scalinata a sinistra arriviamo in breve al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto.
Malati di Montagna: Pg, Danilo e Fabio

il verde della Val Fraina...


lui il Pizzo...


...ma guarda un po' chi sbuca dalla neve...


alpe Cavrécol


il sentiero DOL passa anche da qui...


Pg, Danilo e Fabio


by Danilo
ma che caldo fà...!!!


ma siamo arrivati veramente...!!!




3 commenti:

  1. io e mio nipote siamo passati dalla bocchetta di <larecc domenica 27 agosto , siamo partiti dalla val Biandino, S.Rita, varrone larecc fraina Premana. UNA GITA FAVOLOSA

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  2. una gita da fare senza problemi. Ciao

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    1. grazie Loris per il commento e buona montagna...ciao

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