Un tempo si saliva, transumando con gli armenti, in compagnia del mulo, con il cestone in spalla. oggi si sale con lo zaino e le scarpe da trekking, alla ricerca di tranquillità e di aria pulita. L'escursione ci fornisce l'opportunità di riappropriarsi della memoria di questa parte del territorio biellese, seguendo le tracce che sono state semplicemente evidenziate là dove il lavoro di generazioni le ha lasciate. Lungo la mulattiera, l'antica "strada dell'Alpe" che dalla borgata Cerale di Camandona sale al Bocchetto Sessera e da qui prosegue verso gli alpeggi dell'Alta Valle, sono state descritte su pannelli didattici - e in parte ricostruite - alcune delle attività che un tempo caratterizzano la vita e l'economia delle popolazioni montane.
Come arrivare in auto: autostrada A4 Milano-Torino, uscita Carisio oppure autostrada A26 Genova Gravellona Toce, uscita Romagnano Sesia.
Dopo aver lasciato l'auto nell'ampio parcheggio a Cerale frazione di Camandona 810 m, si raggiunge la graziosa chiesetta. Salendo a sinistra, dopo pochi metri si incontra un pannello, sul quale si può osservare una cartina dettagliata raffigurante la "Strada dell'Alpe" che si andrà a percorrere. Lasciate le ultime abitazioni alle nostre spalle si inizia a risalire la vecchia mulattiera (L61), caratterizzata dalla presenza di alcuni pannelli didattici che descrivono gli aspetti etnografici, le valenze ambientali e naturalistiche tipiche dell'ambiente montano. Tra fitti boschi, in leggera salita si raggiungere la deviazione a sinistra per il Sant. di Mazzucco. Si continua a seguire l'ampia mulattiera in falsopiano e oltrepassata un'area di sosta si riprende a salire raggiungendo con una breve deviazione la croce del M. Terlo 1127 m. Dopo pochi minuti arrivati all'A. Marchetta, si abbandona momentaneamente la mulattiera e piegando a sinistra si risale la dorsale fino a raggiungere la cima del M. Cavajone 1294 m. Dalla palina segnavia si riprende a seguire la mulattiera raggiungendo il Bocchetto Sessera 1382 m, importante valico sulla costiera Argimonia - Cima delle Guardie. Per il ritorno si segue la strada asfaltata in discesa per pochi metri, per poi imboccare il sentiero sulla sinistra (E87). Con un lungo traverso a mezzacosta, si inizia a scendere sulla valle poco incisa del torrente Strona e dopo aver aggirato sulla sinistra un promontorio, si arriva in pochi minuti alle Piane di Pratetto, dove si incrocia la strada asfaltata. La si segue per alcuni minuti, per poi abbandonarla in corrispondenza di un sentiero sulla sinistra che scende leggermente raggiungendo alcune abitazioni. Si continua a scendere a sinistra seguendo una pista, al termine della quale si continua a seguire una traccia ben evidente ma non segnalata che conduce a monte della cascina Buche. Si scende raggiungendo la mulattiera denominata Buje, svoltando a sinistra si inizia a seguire il segnavia L64, arrivando in breve alla caratteristica cascina Strona (fontana). Attraversato un ponticello di legno si riprende a salire raggiungendo la cascina Pianei, ormai diroccata. Da qui il sentiero scende tra i boschi fino ad arrivare nei pressi di una delle cascine di Monduro 923 m. Si segue la pista forestale sulla sinistra, portandosi al limitare orientale della serie di ripiani degradanti, raccordati da pendii, di Carcheggio. Nei pressi di due cascine, la stradina si biforca, si prosegue verso destra (l'altra continua verso monte). Dopo un paio di tornanti ravvicinati, passato il rio Berguso su di un ponte, si continua sullo sterrato arrivando alle prime case di Falletti. Si svolta a sinistra passando sotto un voltone e tralasciata la mulattiera a sinistra per il Mazzucco si prosegue fino a raggiungere la strada asfaltata che si inizia a seguire, ritornando a Cerale.
Dopo aver lasciato l'auto nell'ampio parcheggio a Cerale frazione di Camandona 810 m, si raggiunge la graziosa chiesetta. Salendo a sinistra, dopo pochi metri si incontra un pannello, sul quale si può osservare una cartina dettagliata raffigurante la "Strada dell'Alpe" che si andrà a percorrere. Lasciate le ultime abitazioni alle nostre spalle si inizia a risalire la vecchia mulattiera (L61), caratterizzata dalla presenza di alcuni pannelli didattici che descrivono gli aspetti etnografici, le valenze ambientali e naturalistiche tipiche dell'ambiente montano. Tra fitti boschi, in leggera salita si raggiungere la deviazione a sinistra per il Sant. di Mazzucco. Si continua a seguire l'ampia mulattiera in falsopiano e oltrepassata un'area di sosta si riprende a salire raggiungendo con una breve deviazione la croce del M. Terlo 1127 m. Dopo pochi minuti arrivati all'A. Marchetta, si abbandona momentaneamente la mulattiera e piegando a sinistra si risale la dorsale fino a raggiungere la cima del M. Cavajone 1294 m. Dalla palina segnavia si riprende a seguire la mulattiera raggiungendo il Bocchetto Sessera 1382 m, importante valico sulla costiera Argimonia - Cima delle Guardie. Per il ritorno si segue la strada asfaltata in discesa per pochi metri, per poi imboccare il sentiero sulla sinistra (E87). Con un lungo traverso a mezzacosta, si inizia a scendere sulla valle poco incisa del torrente Strona e dopo aver aggirato sulla sinistra un promontorio, si arriva in pochi minuti alle Piane di Pratetto, dove si incrocia la strada asfaltata. La si segue per alcuni minuti, per poi abbandonarla in corrispondenza di un sentiero sulla sinistra che scende leggermente raggiungendo alcune abitazioni. Si continua a scendere a sinistra seguendo una pista, al termine della quale si continua a seguire una traccia ben evidente ma non segnalata che conduce a monte della cascina Buche. Si scende raggiungendo la mulattiera denominata Buje, svoltando a sinistra si inizia a seguire il segnavia L64, arrivando in breve alla caratteristica cascina Strona (fontana). Attraversato un ponticello di legno si riprende a salire raggiungendo la cascina Pianei, ormai diroccata. Da qui il sentiero scende tra i boschi fino ad arrivare nei pressi di una delle cascine di Monduro 923 m. Si segue la pista forestale sulla sinistra, portandosi al limitare orientale della serie di ripiani degradanti, raccordati da pendii, di Carcheggio. Nei pressi di due cascine, la stradina si biforca, si prosegue verso destra (l'altra continua verso monte). Dopo un paio di tornanti ravvicinati, passato il rio Berguso su di un ponte, si continua sullo sterrato arrivando alle prime case di Falletti. Si svolta a sinistra passando sotto un voltone e tralasciata la mulattiera a sinistra per il Mazzucco si prosegue fino a raggiungere la strada asfaltata che si inizia a seguire, ritornando a Cerale.
Malati di Montagna: Lorenzo, Danilo e l'Homo Selvadego
dal Cavajone al Monviso...
M.te Terlo 1127 m
verso il M.te Cavajone
M.te Cavajone 1293 m
...ice...
dal Bocchetto Sessera
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