Dopo tanta assenza e le avverse condizioni meteo decidiamo di sfruttare la giornata di sabato. Siamo partiti venerdì sera da Legnano, in direzione Gravellona Toce, superata, continuiamo in direzione Domodossola - Passo del Sempione. Dopo l'ultimo paese in territorio italiano (Trasquera) la strada comincia a salire fino al passo (quota 2005 mslm).Dormiamo in auto (posteggio dell'ospizio) e al mattino (sveglia ore 4.30) ci incamminiamo verso la cima del monte Leone (la più alta vetta delle Alpi Lepontine 3553 mslm). Dal posteggio si segue una carrareccia in direzione di un grosso traliccio dell'alta tensione con sottostante una casetta. Si può osservare un'impianto di risalita, al momento non funzionante. Raggiungo il traliccio, il sentiero procede per circa 10 minuti in piano e costeggia un canale irriguo (ben segnato con bollini bianchi-rossi). Finita la parte pianeggiante, bisogna tenere la destra e si risale dapprima dei prati e successivamente il sentiero cambia aspetto (diventa decisamente più sassoso). I bollini colorati vengono meno e perciò bisogna puntare ad un palo di legno che rimane un buon riferimento. Da qui è possibile osservare la conca del passo del Sempione e la strada che scende verso Briga (CH). Il sentiero, a questo punto, diventa meno evidente anche se ci sono spesso degli ometti in pietra. Date le particolari condizioni di innevamento di quest'anno si procede tra rocce e chiazze di neve tenendo l'
Hübschhorn sulla destra (vetta oltre i 3000 mslm). A questo punto si continua a salire questa volta seguendo dei bollini verdi che portano fino al Breithornpass (valico tra il
Breithorn ed il Monte Leone). Al termine delle ultime roccette decidiamo di legarci e mettere i ramponi. Seguiamo la traccia fino al Breithornnpass che dapprima rimane centrale e poi punta sotto la vetta del Breithorn. Raggiunto il colle la vista sulle cime circostanti si allarga, anche se non si vede ancora il Monte Leone. Procediamo sul falsopiano lasciando il Breithorn sulla destra. Superiamo un laghetto ancora ghiacciato e, a questo punto, si può ammirare la cima del Monte Leone. Il ghiacciaio declina verso valle, bisogna tenere la sinistra, fino al raggiungimento della biforcazione della traccia. La prima tiene il lato destro e punta verso la cresta sud (via normale), noi, invece, teniamo la sinistra puntando ad una rampa inclinata 35° (quota 3403 mslm). Finita la rampa si può osservare il versante nord (la famosa "paretina" con inclinazione 45°). Decidiamo di togliere i ramponi ma di rimanere comunque legati. Si procede quindi sulle cresta ovest. La via presenta passaggi di II e III grado su roccia. Sono presenti molti punti di appoggio e comodi posti per effettuare le soste. Infine si raggiunge la cima. In vetta è presente un punto trigonometrico. Mangiamo qualcosa velocemente in vetta e poi scendiamo per la cresta sud. Alcuni tratti vengono fatti disarrampicando. La roccia risulta essere comunque di buona qualità (molto compatta e con ottimi appigli). Si raggiunge un piccolo terrazzino tra due blocchi di forma parallelepipeda. Si scende quindi sul ghiacciaio. Decidiamo di rimettere i ramponi. Seguiamo la traccia che porta al Breithornpass e arrivati procediamo a ritroso del sentiero di andata, fino a raggiungere l'auto
Tempo di salita: 8 ore
Tempo di discesa: 4.5 ore
Difficoltà: PD+
Materiale necessario: imbrago, corda, ramponi, qualche cordino, casco
Malati di montagna: Davide Simeone
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Morena |
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Bollini verdi |
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Breithornpass |
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Breithornpass |
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In fondo il Monte Leone, sulla destra la cresta sud, a sinistra la cresta ovest |
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Arrivo dopo il pendio di 35°, si osserva bene il ghiacciaio a partire dal Breithornpass |
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La cresta ovest |
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Il tratto terminale della cresta ovest |
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La cima del Monte Leone 3553 mslm |
Bravi bell'ascensione in stile "Malati di Montagna"...mandi
RispondiEliminagran bella cima il leone.. un giorno mi piacerebbe salirci rispolverando la normale italiana che risale dal lago d'avino - passo fnè e si congiunge sulla cresta sud.. voi avete qualche notizia riguardo il tracciato?
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