Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

giovedì 1 maggio 2014

Colori, profumi e suggestioni sul Sentiero Frassati della Liguria

Pier Giorgio Frassati nasce a Torino il 6 aprile 1901 da Adelaide Ametis e da Alfredo Frassati, di stirpe biellese, fondatore e proprietario del giornale "La Stampa", che sarà senatore del Regno ed ambasciatore a Berlino. Pier Giorgio è secondogenito, ma la sorellina Elda morì a soli otto mesi, prima della sua nascita. Nel settembre del 1902 nasce la sorella Luciana che nella gioventù gli sarà saggia consigliera e prezioso appoggio e che nel 1925 andrà in sposa a Jas Gawronski.
Pier Giorgio all'età di diciassette anni si iscrisse alle Sezioni di Torino sia del Club Alpino Italiano che della Giovane Montagna perché amava profondamente la montagna che sentiva come una cosa grande, un mezzo di elevazione dello spirito, una palestra dove si tempra l'anima e il corpo. Pier Giorgio Frassati muore il 4 luglio 1925 a causa di una poliomielite fulminante quasi certamente contratta, come affermò Guido Piovene, "assistendo un altro malato povero, a insaputa dei suoi, e forse lo vide morire".
Per l'alto valore della sua vita terrena il 20 maggio 1990 fu dichiarato beato da Giovanni Paolo II.
Pier Giorgio era un giovane virtuoso che, pur avendo una vita normalissima, ha saputo esprimere la sua santità soprattutto aiutando i poveri. Nonostante sia un grande personaggio, lo sentiamo vicino a ciascuno di noi perché è un santo imitabile e questo fatto ci infonde coraggio.


Il sentiero Frassati della Liguria si sviluppa in due itinerari ad anello, che noi abbiamo voluto unire, la partenza avviene dal Santuario di Acquasanta. Il primo itinerario ha una difficoltà escursionistica ed è segnalato con una segnavia rosso bianco rosso con al centro la lettera F in nero, mentre il secondo è esclusivamente per Escursionisti Esperti, con un lungo tratto attrezzato con cavo, ed è segnalato con una segnavia rosso bianco rosso con al centro la sigla alfanumerica F1 in nero.

Usciti al casello di Genova-Voltri della A10, svoltiamo a destra e proseguiamo seguendo le indicazioni per il Passo del Turchino/Ovada. Dopo pochi chilometri da Voltri al bivio svoltiamo a destra per Acquasanta, lasciamo l'auto nel piazzale adiacente al Santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta. Costruito tra il 1683 e il 1718 su progetto attribuito al lombardo Carlo Muttone, è meta continua di pellegrinaggi che provengono in maggior parte dalla Liguria e dal Piemonte
Dal Santuario 163 m, raggiungiamo la palina segnavia sul lato destro del piazzale, accanto a una fontana e seguendo le indicazioni "Sentiero Frassati - F", saliamo seguendo la stradina pedonale. Attraversiamo per un paio di volte la strada asfaltata e arrivati al piazzale della stazione 213 m, imbocchiamo la strada a destra che prosegue in piano. Dopo aver attraversato il ponte sul rio Condotti, intersechiamo la strada asfaltata che da Acquasanta sale alla Colla di Prà. La seguiamo in salita fino al bivio in località Briscùggi. Seguiamo ora la stradina a sinistra abbandonando la strada principale da cui poi faremo ritorno. Proseguendo in leggera discesa attraversiamo nuovamente il rio Condotti e continuando in salita arriviamo a Case Pezzolo di mezzo, ai seguenti due bivi teniamo per entrambi la sinistra (indicazioni per Punta Martin). La strada diventa sterrata e in breve scende al Piano Pezzolo 242 m. A destra dell'ultima casa, inizia il sentiero un po' invaso dalla vegetazione, proseguiamo a mezza costa sulla sinistra orografica del Rio Baiardetta. Arrivati in località Gazeu 290 m, abbandonato il tracciato principale, diretto a Punta Martin per la cresta SO sul versante opposto della valle, continuiamo a destra seguendo le indicazioni per Fontanin/P. Pietralunga (F). Lo stretto sentiero con ripide svolte sale tra i pini e l'erica, il panorama si ampia sempre più, verso i monti Pennone, Tardia e Reixa, la valle del Baiardetta e la cresta sud-ovest di Punta Martin.
Arrivati al Fontanin 410 m, proseguiamo verso sinistra seguendo le indicazioni sulla palina segnavia per il Masso del Ferrante/Cresta settentrionale (F1), un successivo cartello ci avverte che il sentiero che stiamo per percorrere dopo il secondo guado è per escursionisti esperti (EE).
Proseguiamo a mezza costa, affacciandoci sulla testata della valle e sulle aspre pareti rocciose della Baiarda, dopo pochi minuti, scendiamo verso il torrente che guadiamo raggiungendo in breve il caratteristico Masso del Ferrante (in ricordo di Giorgio Ferrante, alpinista successivo alla seconda guerra mondiale). Seguendo gli ometti e i segnavia, guadiamo nuovamente il torrente e ritornati sulla sinistra orografica, arriviamo nei pressi di una palina segnavia. Tralasciamo le indicazioni per il "Sentiero Carlo Poggio" e riprendiamo a salire ripidamente verso destra  lo scosceso versante nord-occidentale della Baiarda. Dopo un breve tratto a mezzacosta, saliamo fino a raggiungere la targa che ci rammenta l'inizio del "Sentiero attrezzato". Superato uno stretto passaggio, svoltiamo nettamente a destra attraversando delle cenge esposte, attrezzate con un cavo d'acciaio. Poco prima di risalire il canalone principale, con una breve deviazione a destra saliamo su un roccione, posto poco oltre lo sbocco del suggestivo Canalone dei Briganti, sulla sommità è stata collocata una piccola statua della Madonna. Ritornati sui nostri passi riprendiamo a salire sul ripido sentiero sassoso, arrivando sulla cresta principale, nei pressi del colle Baiarda, il panorama spazia sul golfo genovese e sui monti circostanti.
Continuiamo verso destra seguendo i segnavia quadrato rosso pieno e vuoto, con tre pallini, in pochi minuti arriviamo alla Cappella della Baiarda 703 m, posta in splendida posizione panoramica, dove si trova anche un tavolo con panche. Dopo la pausa pranzo decidiamo di salire sulla Punta Pietralunga, seguiamo il sentiero a destra per un breve tratto in piano, per poi scendere giungendo sotto la cuspide sommitale. Abbandoniamo la traccia e superando facili roccette (I/II) con un passo esposto, in breve arriviamo alla statua della Madonna 676 m.
Ritorniamo alla cappella e dalla palina segnavia seguiamo le indicazioni a sinistra per Moccio/Colla. Il sentiero scende gradatamente fino al torrente che guadiamo per poi continuare lungo l'antico acciottolato ancora ben conservato. Arrivati alla palina segnavia in località Moccio 530 m, svoltiamo a destra verso Colla/Acquasanta. Scendiamo fino al torrente che attraversiamo prima verso destra e poi nuovamente a sinistra, il sentiero continua a perdere quota fino ad arrivare su una strada sterrata. La seguiamo verso sinistra, giungendo all'ampio valico prativo di case Colla 318 m.
Imboccando la strada asfaltata immediatamente sulla destra, raggiungiamo nuovamente la stazione ferroviaria di Acquasanta e da li ritorniamo al piazzale del Santuario.
Malati di Montagna: Andrea, Silvio, Pg, Danilo e Fabio


la giornata è splendida...


...e anche oggi si sale e poi si sale ancora...


prove di volo...


...felici e contenti...


by Danilo






cartina sentieri F - F1

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