Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 1 gennaio 2012

sul Trè Tapàs o Corna Trentapassi

Dall'autostrada A4 direzione Venezia prendiamo l'uscita Rovato, alla rotonda svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per la Val Camonica. Percorriamo la SS510 fino all'uscita per Zone, la strada prosegue in salita per qualche chilometro, oltrepassiamo il bellissimo paese per poi seguire le indicazioni a sinistra per Cusato 689 m che raggiungiamo in pochi minuti, l'auto la si può lasciare nel piccolo parcheggio.
Iniziamo a salire tra le case del paese e seguendo le indicazioni per la Corma Trentapassi (sent. 229) arriviamo alla mulattiera selciata che lentamente risale la valle, oltrepassato l'acquedotto comunale raggiungiamo la cascina Coloreto 900 m. Dalla palina segnavia svoltiamo a sinistra e in pochi minuti guadagniamo la Forcella Occidentale Trentapassi 964 m, da qui si ha già una buona visione sul lago d'Iseo, proseguiamo seguendo le indicazioni sulla palina segnavia iniziando così a salire la ripida cresta sassosa. Ad un bivio tralasciamo l'evidente sentiero che prosegue verso il Forcellino di Zuf e proseguiamo a destra seguendo l'erto pendio fino a incrociare nuovamente il sentiero a poca distanza dall'anticima orientale che raggiungiamo. Abbandonata la cima e dopo aver perso leggermente quota risaliamo alla croce della Corna Trentapassi 1248 m, oltre al vastissimo panorama sul Sebino, a occidente possiamo ammirare i monti bergamaschi fra i quali spicca la regina delle Orobie "la Presolana", dopo aver firmato il libro di vetta e sorseggiato un buon bicchiere di tè caldo iniziamo la discesa percorrendo il sentiero che transitando sotto all'anticima orientale arriva al Forcellino di Zuf.
Dalla palina segnavia pieghiamo a destra (sent. 229) iniziando così a percorrere la cresta rocciosa, in questo primo tratto i segni bianco rossi sono ben evidenti, in un paio di passaggi bisogna prestare un minimo di attenzione a dove appoggiare i piedi e le mani, oltre ad alcuni splendidi scorci sul sottostante lago d'Iseo possiamo anche ammirare sulla nostra sinistra la verdissima valle con Cusato e Zone sovrastate dal Gölem (M.te Guglielmo). Arrivati alla base di un pendio erboso tralasciamo il sentiero sulla sinistra per Cusato indicato dalla palina segnavia e proseguendo in breve giungiamo sul Dosso Tondo, rimanendo prevalentemente sul crinale dopo qualche minuto perdiamo leggermente quota e piegando a sinistra continuiamo in piano a pochi metri sotto la cresta. Oltrepassato un breve tratto di sentiero invaso dalla vegetazione,  risaliamo un tratto roccioso dopo il quale facendo molta attenzione alla traccia svoltiamo a destra e in breve arriviamo in cima al Monte Vignole 1095 m. La vista spazia a 360° e si può osservare il percorso appena fatto, ora però dobbiamo affrontare il tratto più insidioso dell'intero giro, il sentiero anche se segnalato è da intraprendere con cautela, essendo molto ripido e su terreno poco stabile. Arrivati alla selletta proseguiamo in discesa sul lato orientale della Punta del Cunicolo, dopo aver perso circa 300 m di dislivello pieghiamo a sinistra iniziando il lungo traverso in falsopiano a valle rispetto alla sovrastante cresta appena percorsa, oltrepassati alcuni valloncelli il sentiero entra in un bel bosco e in breve incrocia una sterrata che ci riconduce a Cusato.
Prima di tornare a casa decidiamo di visitare la Riserva Regionale "Piramidi di Zone", partiamo da Cislano, frazione del comune di Zone dove lasciamo l'auto in un comodo parcheggio con accanto un parco giochi.
Il sentiero si snoda in un bosco, è ben segnalato con vari punti di sosta per osservare da vicino le piramidi di terra e ricco di tabelle didattiche che illustrano la formazione di questo fenomeno geologico dovuto alle caratteristiche del terreno morenico e all’erosione dell’acqua piovana. La più grande di queste piramidi raggiunge 30 m. di altezza, ha un diametro alla base di circa 8 m. ed è sormontata da un masso dal diametro di circa 4 m.
Un 2012 iniziato davvero molto bene...speriamo che continui su questa strada...o sentiero...
Malati di Montagna: Danilo e Fabio

Primo scorcio sul Lago d'Iseo


Anticima Orientale della Corna Trentapassi


...verso la cima...


panoramica verso il Gölem (M.te Guglielmo)


Corna Trentapassi 1248 m


Lago d'Iseo con Monte Isola (la più grande isola lacustre d'Europa)


dal M.te Vignole 1095 m la cresta percorsa



Piramidi di Zone


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