Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 6 febbraio 2011

all'estremo nord del Piemonte sulla Rupe del Gesso 2434 m

...che meraviglia...oggi credo di averla detto decine di volte, giornate come oggi rimangono impresse nella mente a lungo, il luogo è la Val Formazza a me molto cara, essendo ex allievo Salesiano e avendo trascorso le vacanze nella Casa Alpina dei Salesiani di Arese, ma poi la vera protagonista è lei la montagna, sole, cielo sereno o leggermente velato, una brezza che ti accarezza il viso quando sei in cima, i brividi che senti dietro la schiena quando ti guardi attorno e ti senti piccolo, piccolo e poi loro i miei amici che oggi mi hanno fatto compagnia in questa giornata che non scorderò mai...!!!

Raggiunto il centro di Baceno andiamo a farci un buon caffè al bar "Vecchio scarpone", lo consiglio vivamente anche come sosta al ritorno, buonissime le torte fatte da loro, risaliti in auto continuiamo seguendo le indicazioni per Formazza, oltrepassata la Cascata del Toce o La Frua (Frütt Fall in walser), in breve arriviamo nell'ampio parcheggio con il fondo completamente ghiacciato, a poca distanza dalle piste di fondo. Oggi la temperatura esterna, anche se è rigida, non è certamente quella del periodo, anzi durante il giorno possiamo permetterci di camminare con solo la maglietta tecnica o un micropile.
Dopo un breve tratto di strada asfaltata arriviamo al Nuovo Centro Fondo Riale 1730 m circa, andando a destra attraversiamo un ponticello e dopo pochi metri arriviamo sulle piste di fondo, facendo attenzione agli sciatori le attraversiamo, per poi continuare sulla strada di servizio per il rifugio Maria Luisa. Decidiamo di indossare le ciaspole, anche se a dire la verità non c'è ne bisogno per chi volesse seguire la strada, ma per chi come noi ha intenzione di salire usufruendo delle varie scorciatoie consiglio di indossarle. Oggi a farmi compagnia oltre a Danilo ci sono anche Franco, Luisa e Piergiorgio, sfruttando la bella giornata oggi c'è molta gente che sale verso il rifugio che essendo aperto e pronto ad accogliere gli escursionisti. Man mano che saliamo la macchina fotografica inizia a scattare foto a raffica, l'ambiente è superbo, entrati nel vallone del Toggia dopo un tratto pianeggiante all'altezza di una baita, svoltiamo a destra, abbandonando la strada che porta dopo qualche minuto al rifugio. Luisa decide di aspettarci e così dopo averla salutata iniziamo a salire il ripido versante sulla sinistra dietro alla baita, tralasciando l'evidente traccia della motoslitta che sale sulla destra verso lo sbarramento del Lago Castel, con percorso libero ci divertiamo a salire e scendere i vari dossi puntando al grosso stallone sulla destra,  talvolta sprofondando nella neve fino alle ginocchia, ma altrimenti dove sarebbe il divertimento!!! Arrivati all'alpeggio possiamo ammirare dall'alto il lago Castel completamente ghiacciato con dietro il M. Giove e il Corni di Nefelgiù a fare da sfondo, rimanendo sulla destra iniziamo il nostro avvicinamento alla meta che inizialmente sembra lontana, procediamo con decisione e senza neanche accorgerci passiamo accanto ai laghi del Boden completamente ricoperti da una abbondante coltre di neve.
La cima è li, proprio davanti a noi, Piergiorgio decide di aspettarci ha un piccolo dolore al ginocchio e non vuole sforzarlo, iniziamo a salire seguendo un'evidente traccia, l'ascesa non da modo di fermarsi a respirare, ma ben presto eccoci in cima alla Rupe del Gesso a 2434 m, dovunque ci voltiamo è un susseguirsi di cime, sotto di noi il lago del Toggia è sovrastato dalla Punta Valrossa 2968 m e Punta d'Elgio 2837 m, mentre dalla parta opposta ecco il Marchorn 2962 m e a seguire sulla destra la B.tta di Val Maggia 2635 m da cui stanno scendendo alcuni scialpinisti e il Kastelhorn 3128 m, poco più lontano il M. Basondino 3273 m.
Ci facciamo fare una foto da un gruppo giunto prima di noi e dopo aver sorseggiato una tazza di te caldo iniziamo la discesa, raggiunto Piergiorgio ci fermiamo a mangiare qualcosa sotto ai caldi raggi del sole che oggi sono una vera delizia. Per il ritorno optiamo per la traccia evidente della motoslitta in questo modo possiamo compiere un bellissimo giro ad anello avendo come perno l'alpeggio da cui siamo transitati all'andata.
Raggiunto il lago Castel transitiamo sotto allo sbarramento e passato un ponticello in breve arriviamo alla baita dove ad  aspettarci c'è Luisa, ricompattiamo il gruppo e ripercorrendo la strada fatta al mattino ritorniamo al parcheggio, sul nostro volto oltre alla soddisfazione della bella giornata passata assieme ci sono anche i segni del sole che oggi ha fatto davvero il suo dovere…
Malati di Montagna: Luisa, Franco, Piergiorgio, Danilo e Fabio

in cima Fabio - Franco - Danilo


la tenacia di Luisa


la soddisfazione di Danilo e Piergiorgio


panoramica dalla cima


traccia gps su Google Earth


grafico altimetrico


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