La Colmine una sinfonia della natura
...questa musica vibra nell'aria e racchiude una grande magia
mi trascina in un mondo incantato dove regna la tua fantasia...
Dalla S.S. 33 del Sempione si prende l'uscita per la val Formazza, dopo aver attraversato Crodo, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Cravegna. Attraversato l'abitato di Cravegna si prosegue fino a Viceno da dove si gira a destra seguendo le indicazioni per Foppiano. Incredibile con la macchina passiamo tra due muri di neve, la strada è ottimamente pulita anche se un po malconcia, passato il camping arriviamo in breve davanti all'albergo/ristorante Pizzo del Frate 1217 m dove lasciamo l'auto nel piccolo spiazzo sgombro dalla neve. Una palina segnaletica ci indica la direzione da seguire, calzate da subito le ciaspole iniziamo a camminare sulla pista battuta dal gatto delle nevi, poco dopo l'abbandoniamo e iniziamo a inoltrarci nel bosco. Il sole oggi gioca a nascondino tra le nuvole, ma poco importa questa è un'escursione da full-immersion nella natura... La salita è piacevole senza troppi strappi, ma siamo solo all'inizio!?! Arriviamo all'alpe Camplero, da rimanere senza parole, le baite sono totalmente sommerse dalla neve e la palina segnavia sbuca dalla neve per soli pochi centimetri, da dietro le baite seguiamo la traccia che ci porta a un bivio. Tralasciando le indicazioni Buca del Lupo/Solcio continuiamo a sinistra tra larici e abeti raggiungendo l'alpe Cauraga 1410 m. Ora la salita si fa davvero tosta, seguendo l'ottima traccia risaliamo l'erto pendio, a circa meta della salita decidiamo di seguire un'ulteriore traccia sulla sinistra, un grazie va senz'altro a chi ha ottimamente battuto questa pista, che ci da modo senz'altro di salire con meno fatica... Arriviamo al Passo della Colmine 1605 m, dove facciamo sosta per riprenderci e per godere di questo luogo fuori dal tempo, dalla neve qualcuno ha ben pensato di pulire la parte alta della palina segnavia, altrimenti ricoperta dalla neve, riprendiamo il nostro cammino sulla sinistra ora in dolce pendenza, ci soffermiamo sovente a fotografare. Il sole ora splende alto nel cielo e i suoi raggi passando tra gli alberi ci regalano giochi di luce davvero unici, siamo sospesi tra la Valle Antigorio e la Val Divedro, tra cielo e terra... Arriviamo al bivio per l'alpe Cheggio, segnalato da una palina che trovandosi sotto a un grosso abete si è ben difesa dalla neve al contrario di molte altre incontrare durante il percorso, da questo punto inizia il nostro vagabondare alla ricerca dell'alpe Genuina!!! Ci sono diverse tracce che vanno più o meno nella stessa direzione, decidiamo di rimanere sulla destra risalendo il pendio della montagna, arriviamo a una quota di 1730 m (GPS), dopo una breve pausa riprendiamo il cammino ma ci accorgiamo che perdiamo quota troppo velocemente per cui ritorniamo sui nostri passi, ridiscendiamo per un'altra via e con la cartina cerchiamo di rivedere in che posizione si trova l'alpe Genuina, dopo aver percorso un lungo tratto nel bosco decidiamo di fermarci a pranzare, poco male oggi l'alpe Genuina non l'abbiamo trovata ma fa lo stesso siamo più che soddisfatti e così decidiamo di fermarci con Danilo che si gongola al sole, Simeone che si sazia, mentre io con la mia mela decido di farmi quattro passi nel bosco. Per il ritorno seguiamo la medesima via con un'unica variante, la discesa per il pendio in direttissima, ragazzi che divertimento un vero spasso, tra risate e cadute nella neve ritorniamo a Foppiano. Escursione di notevole interesse naturalistico, da intraprendere solo se si è ha conoscenza del luogo o con traccia ben battuta.
Simeone - Fabio e Danilo
che delizia...
luce infinita...
panorma verso la val Formazza
Rieccomi sono Romano da Mozzio e la descrizione è perfetta e molto particalareggiata.
RispondiEliminaCome se ci fossi stato anchio con voi, solo che siamo saliti mercoledì 18.