Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 1 febbraio 2009

I Walser del silenzio: Salecchio

De Maurizi lo definisce
"Un villaggio schiettamente alpino di rara bellezza"
mentre Mortarotti
"Un vero nido d'aquila, raggiungibile solo a fatica"...


Partiamo con le previsioni che danno neve fin dal mattino... ma oggi abbiamo un appuntamento annuale a cui non possiamo assolutamente mancare, a Salecchio Inferiore si festeggia la Madonna della Candelora, dove ogni anno si radunano centinaia di persone, molte delle quali provengono da lontano. Arriviamo a Passo 787 m dove ha inizio la strada per Salecchio, ci sono parecchie macchine posteggiate. Come da programma continuiamo e poco dopo aver passato Rivasco 855 m, lasciamo l'auto nel parcheggio sulla sinistra, accanto a uno spazio adibito a parcheggio privato. Continuiamo a piedi (5-10 min.) fino ad arrivare a Chioso dove inizia sulla sinistra una strada con chiare indicazioni. Oggi dovevamo essere un bel gruppetto ma causa malanni di stagione e per le previsioni meteo avverse siamo rimasti in tre, a farmi compagnia il mio socio Danilo e Deborah. Calziamo le ciaspole e iniziamo la salita, dopo alcuni tornanti incontriamo una piccola galleria che attraversiamo, entriamo in un ombroso bosco di larici coperti dalla neve, arriviamo a una graziosa cappella con l'indicazione Alpe Vova. Ora il tracciato scende leggermente fino ad arrivare a S. Antonio 1448 m dove ci concediamo una tazza di the caldo. Sta nevicando e attorno c'è una leggera nebbia, il silenzio è quasi totale, si sente solo il rumore dei nostri passi e il lento scorrere del torrente...non so veramente che cosa si possa chiedere di più!!! Riprendiamo il cammino, ignorando la prima deviazione sulla sinistra, proseguiamo verso il fondo della valle, non è ancora passato nessuno e quindi ci tocca battere la pista. Incontriamo una palina segnavia ormai quasi sommersa dalla neve, attraversiamo un torrente e ci portiamo sul versante opposto della valle, passiamo Forno 1230 m e continuiamo a salire immersi in un bosco coperto dalla neve, finalmente eccoci a Case Francoli 1555 m (Frankohus). Dopo un breve pausa scendiamo a riprendere il nostro cammino, ci soffermiamo a osservare una fontana la cui acqua scaturisce direttamente dalla montagna, dopo un traverso il sentiero scende leggermente e nella nebbia si cominciano a intravedere le prime case di Salecchio Superiore (Am obru Barg) 1510 m. Ci fermiamo a pranzare sotto alla tettoia di una fontana dove ci accomodiamo su una panca, davanti a noi un muro di neve... poco dopo a farci compagnia arriva anche il simpatico Lorenzo di Castellanza. Riprendiamo il cammino attraversando le antiche case walser, scendiamo verso il rifugio Zum Gorala, la traccia e ben segnata per cui procediamo spediti verso Salecchio Inferiore (Ufem undru Barg) 1322 m che raggiungiamo velocemente, quest'anno non c'è molta gente rispetto agli anni precedenti, causa cattivo tempo, ma si fa festa comunque (pochi ma buoni!!!). Passiamo accanto alla chiesa di Santa Maria del XVII secolo, che per l'occasione è aperta, senza fermarci troppo per timore di trovare le strade sporche, scendiamo verso valle, nel tratto di bosco che scendiamo ci concediamo qualche fuori pista... In prossimità della galleria togliamo le ciaspole e indossata la pila frontale come minatori entriamo, alcuni lumini accesi ci danno la direzione da tenere... ed ecco finalmente la luce!!! Ora ci aspetta la lunga discesa lungo la strada fino a Passo, arrivati al parcheggio salutiamo Lorenzo che ci ha allietato con la sua compagnia e soddisfatti ci avviamo verso la macchina. Ma una grande sorpresa ci attende, sulla via del ritorno incontriamo gli amici Claudio e Giorgio (www.escursionando.it), Flavio (www.cappef.com), e il loro amico Gianmario, non si poteva concludere la giornata in modo migliore, con la loro simpatia e allegria ci hanno regalato un momento di vera e autentica felicità...anche loro sono come noi MALATI DI MONTAGNA...

...sinfonia di rara bellezza..

il SILENZIO...
Deborah e Danilo a Case Francoli

...Neve... bianca, soffice, candida...


...il SOGNO...
...il brontolio di un torrente...

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