Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 31 agosto 2008

Dal passo della Rossa all'Albrunpass...uno sguardo oltre confine...

sabato 30 agosto 2008
Devero 1631 m - Canton - A. Campello - Passo della Rossa 2474 m - Binntal (Valle del Binn) - Fäld/Im Feld 1547 m - Fiesch
DISLIVELLO: 843 m in salita - 927 m in discesa
Lasciamo la macchina nel parcheggio dell'alpe Devero (10 euro/2 giorni), la giornata è fantastica e il sole già si fa sentire, arrivati al ponte seguiamo le indicazioni per il rif. Castiglioni, percorriamo la piana del Devero arrivando in breve in località Canton. Un cartello ci indica chiaramente la direzione da seguire (segnavia n. 45), passate alcune case il sentiero attraversa una zona di massi erratici , alcuni di enormi dimensioni, dopo un breve tratto di strada sterrata riprendiamo il sentiero sulla sinistra che in breve arriva all'alpe Campello. Ci alziamo nel rado bosco, puntando verso il torrente della Rossa, superiamo una piccola placca rocciosa dove sono state collocate alcune catene di sicurezza, il sentiero sale ripidamente arrivando al Piano della Rossa 2051 m. Dal cartello segnavia si prosegue sulla destra, con una serie di tornanti ci si porta sotto alla parete rocciosa, che superiamo agevolmente grazie a una scala metallica lunga circa 8 metri e alcune catene di sicurezza, risalite alcune facili cenge sbuchiamo sull'ampia conca. Accanto a un piccolo laghetto sotto alla Punta della Rossa 2887 m, o Rothorn (Corno Rosso) come la chiamano gli svizzeri ci fermiamo a pranzare. Il paesaggio attorno è fantastico, giganteschi massi di colore rossastro, un silenzio irreale rotto solo dall'eco dei nostri passi, sembra davvero di essere su un'altro pianeta. Riprendiamo il cammino in mezzo a grossi sassi facendo molta attenzione a dove mettere i piedi, i vari segni di vernice ci indicano la direzione da tenere, costeggiamo le acque cristalline di un laghetto e con una breve salita arriviamo al Passo della Rossa o Geisspfadpass 2474 m, dove alcuni cippi segnano il confine di stato. Scendiamo in territorio elvetico, costeggiamo sulla destra il lago Geisspfadsee 2439 m, mentre l'altro lago più piccolo lo Zuesee lo vediamo solo da lontano, dopo una breve salita scendiamo in una valletta piena di detriti alla cui uscita possiamo ammirare i ghiacciai del Vallese, tra cui intravediamo l'Aletsch che con i suoi quasi 23 km è la più lunga lingua glaciale delle Alpi. Con una lunga diagonale fra sassi e macereti scendiamo velocemente di quota, arrivando sulla piana di Manibode 2026 m, un tempo ricoperta da un lago poi prosciugatosi. Attraversiamo il torrente Masserbach su un ponte di tronchi, poco dopo ci inoltriamo in un meraviglioso bosco di grandi larici e abeti. Arrivati ad una palina segnavia ci accorgiamo che siamo in ritardo sulla tabella di marcia e che il bus per Fiesch non riusciamo più a prenderlo, dopo un breve consulto decidiamo quindi di seguire le indicazioni per Fäld/Im Feld. Raggiunta una stradina asfaltata notiamo un bel percorso geodidattico, arrivati nel piccolo paese di Fäld/Im Feld, Sabino che sa parlare molto bene il tedesco chiama il servizio taxi (8.75 euro per persona), in poco meno di 10 minuti ecco il pulmino, caricati i bagagli ci dirigiamo verso Fiesch-Eggishorn. Arrivati all'Hotel Schmitta una signora molto gentile ci da il benvenuto mostrandoci le camere, dopo la meritata doccia con Danilo e Silvio decidiamo di visitare il centro storico dove ammiriamo le tipiche costruzioni vallesi scurite dal sole e dal tempo. La fame si comincia a farsi sentire, dopo tanta fatica anche lo stomaco ha le sue esigenze, ci sediamo all'esterno dell'hotel, sono le ore 20.15 ma la temperatura è davvero gradevole, ordiniamo insalata mista condita con una salsa davvero molto gustosa, bistecca di maiale ai ferri (alta circa 1 cm!) con patatine fritte e verdure lessate, formaggio, gelato e caffè, per digerire andiamo verso la stazione per vedere gli orari del bus-postale che l'indomani dovrà portarci a Brunnebiel nell'alta valle del Binntal.
GUTE NAIHT (buona notte)
domenica 31 agosto 2008
Fiesch - Binntal (Valle del Binn) - Brunnebiel 1843 m - Binntalhutte 2269 m - Bocchetta d'Arbola (Albrunpass) 2409 m - Crampiolo - Devero
DISLIVELLO: 565 m in salita - 778 m in discesa
Dopo l'abbondante colazione, saldiamo il conto all'Hotel (dormire-colazione-cena 58 euro a testa), saliamo sul postale in perfetto orario ore 8.55 (14 euro a testa), durante il viaggio il bus si riempe completamente, raggiunto Binn cambiamo mezzo e saliamo su un pulmino identico a quello del giorno prima. Arrivati a Brunnebiel 1843 m, seguiamo la rotabile costeggiando il torrente Binna, Kiran scatta foto a raffica anche se il tempo purtroppo non è bello come la giornata precedente, la salita non è faticosa, passiamo l'alpe Freichi 1883 m e raggiunta una palina segnavia seguiamo sulla destra il sentiero, attraversato su un ponte il Turbwasser risaliamo un ripido costone arrivando nel vasto ripiano di Blatt 2104 m, ormai siamo praticamente avvolti dalle nuvole, osserviamo come ancora alcuni tratti del sentiero lastricato siano ancora in un ottimo stato. Attraversiamo i pascoli alti di Oxefeld 2192 m, siamo totalmente immersi nella nebbia, ma ecco apparire come dal nulla la Binntalhutte 2269 m, ci fermiamo per coprirci, ormai il passo è vicino e quindi senza esitazione risaliamo l'ultimo pendio arrivando finalmente alla bocchetta dell'Arbola o Arbunpass 2409 m. Caduto in disuso agli inizi dell'800 con l'apertura della strada napoleonica del Sempione, il passo era molto frequentato e collegava il Ducato di Milano con il centro della Svizzera, l'Ossola al Vallese, Baceno ad Ernen. Dopo una breve pausa pranzo, cominciamo a scendere lungo una valletta, alla palina segnavia seguiamo le indicazioni per Crampiolo, tralasciando il sentiero per l'alpe Forno, appena usciamo dalle nuvole ecco apparire il lago di Pianboglio e poco più lontano il lago di Devero. Arrivati nella conca di Pianboglio 1996 m, attraversiamo il torrente su un ponte e in breve raggiungiamo un bivio, decido di seguire il sentiero di destra per Crampiolo, scendiamo verso la piccola diga seguendo i segni bianco-rossi, aiutati da una catena ci caliamo nei pressi di quello che rimane del muraglione, il sentiero si infila nella valletta costeggiando il Rio d'Arbola, si passa accanto ad alcuni ruderi fino ad arrivare al lago di Devero. Costeggiamo il lago sulla destra, durante il tragitto non possiamo non fermarci ad ammirare questo meraviglioso specchio d'acqua, dopo alcuni saliscendi attraversiamo il Rio di Valdeserta su un bel ponticello in legno e in breve arriviamo alla diga. Seguendo la strada di servizio raggiungiamo in un attimo Crampiolo 1767 m, ci dirigiamo da Fiorella all'agriturismo Crampiolo per la nostra meritatissima merenda, Fiorella ci accoglie come sempre a braccia aperte offrendoci salumi, formaggi, sottaceti... Per il ritorno seguiamo la strada sterrata che in breve ci riporta al parcheggio delle auto.
Due giorni tra Italia e Svizzera a stretto contatto con la natura, percorrendo vie di transito storiche in luoghi dove sembra che il tempo si sia fermato e dove il silenzio porta l'uomo a meditare sul proprio futuro.
I miei compagni di merenda... Deborah, Danilo, Silvio, Kiran, Sabino, Elena e Paola.

Pian della Rossa

la scala...

Il Geisspfadsee

I ghiacciai del Vallese

1 commento:

  1. Ciao Fabio, mi chiamo Davide e non posso fare a meno di postare un commento a questo post, dato che ho fatto la mia prima gita di trekking della mia vita solo un paio di settimane fa, e ho fatto proprio l'itinerario ad anello che parte dal Devero-Crampiolo-Passo della Rossa per poi tornare giù al Devero dall'altra parte della montagna. Quella scaletta che vedo in foto suppongo tu la stessi facendo in salita, mentre io me lo sono sparata in discesa (probabilmente ho fatto il giro inverso). E' stata una cosa davvero splendida arrivare a 2500m tanto che ho appena acquistato la mia prima tenda per bivaccare. Se tutto va bene tra un paio di weekend io e i miei amici faremo un'altra escursione partendo sempre dal Devero per arrivare a Scatta Minoia (2600m) e bivaccare lì una notte in tenda (tempo permettendo). Probabilmente posterò il resoconto della futura escursione sul mio blog che ho appena creato (http://trauma-adventures.blogspot.com/).
    Tutto questo giusto per condividere con qualcuno questa mia nuova passione nascente per la montagna ;)
    A presto! :)

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