Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

martedì 12 agosto 2008

Lago delle Streghe o lago Azzurro?

Partiamo dal parcheggio sotterraneo all'alpe Devero 1631 m che sono circa le 9.30, le previsioni meteorologiche questa volta sono a dir poco esattissime, molto nuvoloso, con pioggia lieve ma persistente, con peggioramento in giornata...ma noi ci spaventiamo per cosi poco!?! Coprizaino, ombrello e via che si parte..., devo dire che la montagna in certi luoghi come al Devero anche in giornate uggiose è davvero molto suggestiva. Appena si entra in Devero non si può non ammirare le caratteristiche case in legno scuro, dove sui balconi ci sono fiori di ogni tipo e colore, attraversiamo il ponte seguendo le indicazioni per il rifugio Castiglioni Enrico. Costeggiando un ruscello arriviamo alla località Canton, seguiamo il sentiero di destra (Sentiero Natura), ci si alza fra i prati e dopo un dosso si entra in un piccola valle detta il Vallaro, incontriamo anche alcuni simpatici asinelli uno dei quali nato da poco, sul percorso ci soffermiamo per qualche minuto a leggere i cartelli dove vengono spiegate alcuni aspetti del luogo, imparare cose nuove fa sempre piacere. Sabino è euforico e non fa altro che ripetere che secondo lui il Devero è uno dei luoghi più belli che abbia mai visto e pensare che non c'è nemmeno il sole, fatevi voi un'idea... Dopo alcune baite si incontra sulla sinistra l'indicazione per visitare una fornace per la calce (5 minuti), naturalmente andiamo, anche questo fa parte della cultura alpina... Ritorniamo sul sentiero principale, dopo una decina di metri incontriamo una palina segnaletica, seguiamo sulla sinistra le indicazioni per il lago delle Streghe, dopo una breve salita il sentiero comincia a scendere arrivando nella piccola conca circondata da larici e pascoli ben curati dove è adagiato il Lago delle Streghe o lago Azzurro (1770 m). Un vero dilemma per i cartografi svizzeri è il primo, mentre per noi italiani è il secondo, certo che come fantasia non è che ci si è sforzati molto, bianchi, neri, verdi, rossi di laghi colorati le Alpi ne sono piene e cosa dire poi di tutte le fate e streghe che si sono dovute scomodare. Nel nostro caso, si racconta di una strega trasformata in un tronco..., certo che ha Paola una cosa strana gli è successa dopo aver scattato la foto al lago, la macchina fotografica si è rifiutata di salvarla... Torniamo a cose più serie, un pannello ci informa della presenza del Tritone alpestre (Triturus alpestris), personalmente non l'ho mai visto, dicono che assomiglia molto a una salamandra, chissà che un giorno avrò il piacere di incontrarlo!?! Continuiamo a seguire il sentiero arrivando pochi minuti dopo all'alpe Crampiolo, saliamo verso la diga seguendo la sterrata di servizio, arrivati al lago di Devero o Codelago (1870 m circa), la pioggia aumenta di intensità, per cui rinunciamo a fare il giro del lago, propongo comunque un'alternativa per ritornare a Crampiolo. Attraversiamo la diga e seguiamo il sentiero che sale sopra alla casa del custode, sempre su buone tracce andiamo verso una cappella, dove scattiamo una foto di gruppo, con attenzione seguiamo il sentiero, in alcuni tratti sono state predisposte alcune funi e catene di sicurezza. Arriviamo a una piccola diga, scendiamo sotto di essa raggiungendo in breve la sterrata, una palina segnaletica ci indica la direzione da seguire. Sono circa le 12.30, Crampiolo è avvolto dalla nuvole, senza indugiare andiamo a mangiare dalla mitica Fiorella, presso l'Agriturismo Crampiolo, il figlio gentilmente ci fa accomodare, nel frattempo arriva anche il marito Adolfo che cordialmente ci saluta. Si inizia con gli ottimi gnocchi all'ossolana, oppure con il ragù (VOTO 10), per secondo decidiamo per un tagliere di salumi (VOTO 10 ad Adolfo - 10+ ai sui maiali), Sabino invece preferisce il roast beef (OTTIMO), Paola adirittura fa la scarpetta a ogni piatto, sono talmente puliti che non serve nemmeno lavarli...il resto dovete venire a scoprilo... Fuori continua a piovere vorremmo restare in questo piccolo paradiso ma purtroppo dobbiamo tornare a casa, salutiamo Adolfo e Fiorella, per il ritorno seguiamo il sentiero dietro all'agriturismo che ci riporta sulla piana del Devero, una piccola riflessione scusatemi ma devo assolutamente farla, con il sole è certamente piacevole camminare, ma credetemi anche se leggermente bagnati oggi abbiamo trascorso una bella giornata, la montagna è anche questo...

lago delle streghe o lago Azzurro?

Sabino - Paola - Silvio

l'amico asinello

il lago di Devero (o Codelago)

3 commenti:

  1. Ciao, che belle foto e che bel blog! Anche io sono stata al Lago delle Streghe e proprio oggi parlavo del Devero...però non conoscevo la storia della strega trasformata in un tronco.
    Ancora complimenti, ciao.

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  2. ciao
    per caso ho trovato il tuo blog.
    Questo posto deve essere splendido e poi le leggende delle streghe le adoro....si si deo andare a visitare questo posto. Prendo nota sulla mia agenda.

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