Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 16 agosto 2008

Il vecchio e il nuovo rifugio Andolla 2061 m

Non mi sembra vero dopo la giornata di ieri catterizzata da temporali di forte intensità, oggi la giornata si presenta davvero magnifica, non c'è nemmeno una nuvola in cielo...da non credere.
Percorriamo la valle Antrona per circa 15 km vino ad arrivare all'alpe Cheggio 1497 m, l'auto la si può lasciare alla fine della strada in uno spiazzo, poco prima della diga. Una palina segnaletica ci indica le varie destinazioni con i tempi di percorrenza, rifugio Andolla 2 ore. Attraversiamo la diga spostandoci sul lato opposto, il sentiero rimane alto sul lago di Cheggio regalandoci deliziosi scorci panoramici. Tralasciamo il bivio a sinistra per la Forcola, poco dopo ci fermiamo a una deliziosa fontana ricavata da un tronco di larice e dopo un tratto aereo ma ben protetto da corrimano, arriviamo al termine del bacino. Attraversiamo il torrente Loranco su un ponte di legno, continuiamo ora sulla sinistra idrografica del torrente, arriviamo all'alpe Piana Ronchelli 1578 m, dove ci accoglie una bella cappelletta distrutta da una valanga e ricostruita in una posizione più sicura. Il sentiero inizia decisamente a salire verso il fondo della valle, ci soffermiamo più volte ad ammirare il canyon dove il torrente scorre impetuoso, il rifugio ora si comincia a vedere ma è ancora molto lontano. A un bivio seguiamo il sentiero di destra, raggiungiamo i ruderi dell'Alpe inferiore di Andolla, percorriamo un valloncello dove scorre dell'acqua e con un lungo giro a mezzacosta raggiungiamo il rifugio Andolla 2061 m con gli omonimi alpeggi. Decidiamo di mangiare nel rifugio, dove ci viene servito un piatto di polenta con capretto alle olive, davvero molto buono, usciamo per prendere un po di sole, ma il tempo è già cambiato, nuvole minacciose si affacciano dal Pizzo Andolla 3656 m, per cui decidiamo di scendere percorrendo il percorso dell'andata.
Il rifugio Andolla si trova nell'alta Val Loranco, la sua storia risale a 83 anni fa, precisamente il 19 luglio del 1925 quando viene inaugurato il primo rifugio, un casolare in sasso con il tetto in piode. Negli anni 80 il CAI di Villadossola a fronte delle nuove esigenze degli escursionisti decide con coraggio di costruire un nuovo rifugio, l'inaugurazione avviene il 14 settembre del 1986 alla presenza di 1500 persone, la costruzione su due piani può ospitare fino a 71 persone, accanto il vecchio rifugio ora adibito a solo locale invernale, sempre aperto e dotato di 17 posti con stufa e fornello a gas. Escursione davvero molto piacevole, la valle Antrona sia dal punto di vista naturalistico che storico offre davvero molto, basti pensare alla "Strada Antronesca", che attraverso il Passo di Saas a 2838 m in alta Val Troncone collegava Villa con Visp nel Vallese, una valida alternativa allo storico Passo del Sempione.

Lago Alpe dei Cavalli o di Cheggio 1490 m

Ultimi passi verso il rifugio Andolla

L'alta Val Loranco

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