Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 18 maggio 2008

la "Grande Balconata del Cervino"...

Sfidando le previsioni meteo avverse...oggi 18 maggio 2008 siamo partiti da Legnano con una leggera pioggerella, destinazione Grande Balconata in Valtournanche.
Totale partecipanti 48, rinunciatari 5 si sono lasciati spaventare da qualche goccia d'acqua (ormai i veri montanari sono in via di estinzione!?!). Ivano il simpatico autista del pullman ci ha lasciati a La Magdeleine nel parcheggio sopra al tornante dove ha inizio la strada per Chamois 1740 m circa (cartelli segnaletici). Dal tornante ci incamminiamo per circa 1 km su strada asfaltata, superato un tornante sulla sinistra inizia la sterrata per Chamois. Il percorso è quasi pianeggiante, d'inverno è un buon percorso con le ciaspole e anche un celebre itinerario di fondo. Dopo una breve salita scendiamo verso la conca di Chamois, sulla destra bella cappella della Trinità e poco prima di attraversare il ponte un cartello ci indica un vecchio mulino con ancora l'antico frantoio. Saliamo verso il capoluogo 1816 m, ammirando alcuni raccard ben ristrutturati, arrivati nella piazza ci fermiamo per qualche minuto. Chamois è stata definita una delle perle delle Alpi, è anche l'unico comune italiano non raggiungibile dalle automobili. Riprendiamo il percorso salendo la strada in pavé sul lato opposto all'arrivo della funivia, arrivati alla palina segnaletica svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per il lago di Lod, la salita si fa subito sentire e il gruppo comincia a sgretolarsi, a un bivio seguiamo il bel sentiero gradinato, tralasciando a destra la strada sterrata, dopo circa 35 minuti arriviamo sulle sponde del lago di Lod 2010 m, dove aspettiamo che arrivi tutto il gruppo. Saliamo verso gli impianti dove al secondo pilone ricompaiono i segni gialli GB (Grande Balconata), c'è ancora neve e la primavera quest'anno fa veramente fatica ad arrivare, risaliamo la pista di sci, dove ogni tanto compaiono i segni gialli sbiaditi dal tempo. A quota 2170 m circa, riprendiamo il sentiero lasciando sulla destra la pista da sci, su un sasso è ben evidente l'indicazione Cheneil, tra radi alberi arriviamo al piccolo colletto di Cheneil 2227 m, dove nelle giornate limpide il panorama sul Cervino è stupendo, oggi purtroppo possiamo solo immagginarlo... Dal colle sulla sinistra si va verso l'alpe di Cheneil, mentre sulla destra si può andare al Santuario di Clavalitè, dove qualche anno fa sono salito con le ciaspole... La discesa si fa presto impegnativa, come avevo previsto il versante è ancora abbondantemente coperto di neve, Lorenzo che è partito qualche minuti prima dal colle con un gruppetto di persone mi comunica che il sentiero non si riesce più a trovare... Dopo qualche minuto mi richiama, dicendomi che è riuscito a ritrovare il sentiero qualche metro più in basso dove non c'è neve, faccio un sospiro di sollievo ero già pronto a tornare indietro, la prima regola è la sicurezza del gruppo. Il sentiero prosegue ormai senza grossi problemi arrivando in breve a Cheneil 2105 m, dove finalmente pranziamo, decido con un gruppetto di salire fino alla cappella dove tra una risatta e l'altra pranziamo. Ritornati alla palina segnaletica, seguiamo l'indicazione per Valtournanche, il tratto di sentiero fa parte dell'Alta Via n. 1 della Valle d'Aosta. Il sentiero scende rapidamente nel magnifico bosco di abeti, arriviamo all'alpe Promindo 1840 m, l'origine del nome sembrerebbe legato ai termini dialettali Pro (prato) e Mindo (pulito), senza dubbio il nome è veramente azzeccato, sembra di essere in un campo da golf, caratteristica e molto bella anche la cappella, una piccola chiesetta in miniatura. Seguiamo i triangoli dell'Alta Via, attraversato un ponte di legno arriviamo a Cretaz 1501 m, dove all'ingresso è stato ristrutturato un'antico mulino. Percorriamo le antiche vie dove il tempo sembra essersi fermato, arriviamo alla piazzetta del lavatoio, dove davanti c'è una targa che ricorda la casa nativa della famosa guida Luigi Carrel detto "Carrellino", da non confondere come ha fatto il sottoscritto con Jean-Antoine Carrel. Arriviamo al parcheggio davanti alla piscina dove Ivano con il suo pullman ci aspetta, siamo in anticipo per cui decidiamo di andare a vedere la Piazza delle Guide, davanti alla chieda parocchiale di Valtournanche e anche a bere qualcosa di fresco. Entrati nella piazza Mario mi chiama e mi fa notare che il Cervino 4478 m e stato conquistato per la prima volta dalla cresta est-nord (lato svizzero) il 14 luglio 1865 da Edward Whymper, e pochi giorni dopo dalla cresta sud-ovest (lato italiano) da Jean-Antoine Carrel, per cui Luigi Carrel che è nato nel 1901 era ancora troppo giovane...devo ammette che ho fatto un po' di confusione, quest'anno in sede CAI ho anche visto il film "LA GRANDE CONQUISTA" di Louis Trenker degli anni 30', che racconta della conquista del Cervino, e della tragedia dove perirono durante la discesa quattro compagni di cordata di Whymper...forse nella testa si devono essere sovrapposti troppi CARREL!!!, nella piazzetta è stata collocata anche la capanna Luigi Amedeo che si trovava sulla parete del Cervino.
Che dire una giornata dove il sole si è visto solo quando siamo arrivati a Cretaz, ma durante il percorso devo anche ammettere che ho visto persone sorridenti e felici di essere venute...la montagna bisogna viverla in ogni suo aspetto...
Malati di Montagna

una parte del gruppo...



Cheneil



Cretaz



Piazzetta delle Guide

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