Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

venerdì 2 luglio 2021

Al Colle Valdobbia - Rifugio Ospizio Sottile per il Lago della Balma

Itinerario alternativo a quello classico per il Colle Valdobbia, meno frequentato, più impegnativo e più lungo. Dal bucolico pianoro dell’Alpe Larecchio, si sale ripidamente fino al Lago della Balma, laghetto alpino di rara bellezza, attraversando il solitario Vallone della Plaida. Al Colle Valdobbia a 2480 m, si trova lo storico rifugio Sottile, l'Ospizio più alto d'Europa, per metà su territorio Valdostano e per metà su territorio Piemontese. Nel 1823 grazie all’intervento del canonico Nicolao Sottile, il ricovero inadeguato data l’alta affluenza di viandanti, fu ampliato e trasformato nell’Ospizio Sottile. L’antica cappella oggi è parte integrante del rifugio. Fino all'alpe Larecchio è consigliato anche a bambini che vogliono approcciarsi alla montagna. Il tratto che sale al Lago della Balma e poi al Colle Valdobbia è riservato a escursionisti che abbiano già una buona esperienza nel camminare per terre alte e nell'attraversare pietraie, particolarmente infide in caso di pioggia, il resto del percorso è per buoni camminatori. Volendo si può passare la notte nel rifugio Sottile a 2480 m, dove il giovane gestore vi farà sentire come a casa vostra, una notte in rifugio è un'esperienza unica che rimarrà impressa nel vostro libro dei ricordi.

Dall'autostrada A26 (Genova/Gravellona Toce) si prende l'uscita di Romagnano Sesia-Ghemme, per poi proseguire lungo la SP299 fino a Riva Valdobbia, da dove si inizia a risalire la Val Vogna per alcuni chilometri, fino al parcheggio di Ca' di Janzo (1354 m). Attenzione da giugno nei fine settimana e tutti i giorni di agosto, il tratto di strada verso la frazione S. Antonio è limitato solo a chi ha il permesso. Dopo circa 15 minuti, attraversando alcune graziose frazioni, si raggiunge la piazzetta di S. Antonio, con l'omonima chiesa e il punto tappa GTA "Rifugio Val Vogna". Si inizia a percorrere la strada sterrata alle spalle della chiesa (segnavia 201 - GTA), costeggiando il torrente Vogna con alcuni saliscendi. Arrivati a uno spiazzo ci si può dissetare a una fresca fontana, per poi proseguire fino a raggiungere il suggestivo borgo walser di Peccia (1449 m), dove termina la strada sterrata. Si attraversa la frazione, e oltrepassata la fontana si arriva in breve alla graziosa chiesetta di San Grato che domina dall'alto l'abitato come a volerlo proteggere. Da qui inizia il sentiero che in falsopiano raggiunge il vecchio ponte di epoca napoleonica, con il quale si supera il Torrente Solivo. Tralasciato il sentiero per il Passo del Maccagno (sent. 205), si sale a destra seguendo le indicazioni per il Colle Valdobbia, Rifugio Sottile, Alpe Larecchio (sent. 201). Si guadagna quota a poca distanza dal torrente Sulino, fino a raggiungere la cappelletta del villaggio La Montata (1638 m). In pochi minuti si oltrepassano le baite dell'Alpe Tecchiale, arrivando nei pressi dell'antica cappella del Lancone (1739 m). Giunti in breve a un bivio, si tralascia il sentiero 201 da cui poi si farà ritorno e si prosegue a sinistra seguendo l'indicazione per l'Alpe Larecchio, Lago della Balma, Colle Valdobbia (sent. 201a). Il sentiero sale piacevolmente nel bosco di larici, raggiungendo la bucolica conca prativa dell'Alpe Larecchio, (1895 m). Raggiunto l'agriturismo, si tralascia a destra il sentiero 201a per Pian del Celletto e si imbocca il sentiero 201c alle spalle delle baite. Si risale ripidamente il ripido pendio tra radi larici, fino a raggiungere il pascolo dell'Alpe Valdobbia (2125 m). Si piega a sinistra, lasciando sulla destra la solitaria baita, e superato un dosso si entra nel solitario vallone della Plaida. Lo si risale sulla sinistra orografica e attraversata una pietraia, si prosegue verso la conca del Lago della Balma (2316 m). Si costeggia il lago aggirandolo con un ampio giro, per poi svoltare a destra in direzione della dorsale che scende dalla Punta della Plaida. Superato un tratto su ganda, il sentiero sale ripidamente raggiungendo una selletta, oltre la quale si continua in falsopiano fino al rifugio Sottile, situato sul Colle Valdobbia (2480 m). Dal rifugio si scende a destra seguendo il sentiero 201, tralasciato a sinistra il sentiero 201b, si perde quota velocemente con alcune lunghe svolte, per poi proseguire tra le plaghe chiamate Piana Grande e Sasselli dell'Asina. Raggiunto Pian del Celletto, si tralascia a destra il sentiero 201a per l'alpe Larecchio e si continua a scendere tra i rododendri raggiungendo un alpeggio. Tralasciato a sinistra il sentiero 201d per il Rifugio Carestia, si attraversa su un ponte il torrente Valdobbia, per poi arrivare in breve al bivio per l'Alpe Larecchio. Da qui si ripercorre il medesimo itinerario fino a Ca' di Janzo.
il selvadego

Altre escursioni in zona:











arrivo all'alpe Larecchio






il bucolico pianoro dell'alpe Larecchio



Lago della Balma











versante Valle di Gressoney


versante Val Vogna






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