Malati di Montagna: Chiara, Roberto, Pg, Patrizia, Giuseppe, Deborah e il selvadego
Primo giorno
Dall'autostrada A5 si esce al casello di Ivrea, per poi proseguire seguendo la SS565 verso Castellamonte e in seguito la SS460 fino a Ceresole Reale. Costeggiato l’omonimo lago, si inizia risalire la SP50 del Colle del Nivolet. Attenzione nei mesi estivi il transito e regolamentato a fasce orarie o in alternativa si può lasciare la macchina nel parcheggio del Lago Serrù, usufruendo della comoda navetta. Oltrepassato il lago Serrù, il lago Agnel e il Colle del Nivolé, si scende fino al parcheggio di fronte al rifugio Savoia. In alternativa si può partire anche più a monte nei pressi della palina segnavia per il Colle Rosset (3C), in questo caso la macchina bisogna lasciarla in alcuni spiazzi a lato della strada. Se si parte dal rifugio Savoia (2532 m) si imbocca l’ampio sentiero che salendo ripido raggiunge l’alpe Rivaz (2590 m), con una bella fontana. Continuando a seguire l’ampio tracciato sulla destra, si risale il dosso erboso con bella vista verso il bucolico pianoro del Nivolé. Terminato il primo tratto di salita si arriva nei pressi del Lago Rosset (2703 m), caratterizzato da un isolotto a forma di cappello di prete. Rimanendo alti sul lago, si prosegue a mezza costa con splendida vista sulle Levanne, sulla Grande Aiguille Rousse e sulla vicina Punta Basei, con il suo ghiaccio in grave stato di ritiro. Dopo pochi minuti si abbandonato il sentiero che inizia a salire in direzione del Colle Lenir e si svolta a destra verso la bucolica conca dove sono adagiati i Laghi Trebecchi, eccezionale la catena del Gran Paradiso che fa sfondo a questo quadro alpino. Senza percorso obbligato si risalgono alcuni declivi esborsi, puntando ad alcuni dossi caratterizzati da detriti calcarei bianco/giallastri. Il sentiero scende leggermente verso sinistra, per poi proseguire a mezza costa per pochi minuti in un valloncello, fino a giungere sotto alla conca del Lago Nero. Con breve tratto in salita verso sinistra si raggiungono le sponde del lago (2746 m), collocato tra severe pareti quasi a volersi nascondersi, nelle sue acque scure solo il Gran Paradiso si specchia come a volerlo proteggerlo. Un luogo di pace e silenzio, solamente rotto dai fischi delle marmotte. Per il rientro si ripercorre il medesimo itinerario, oppure in alternativa si segue prima di raggiungere i Laghi Trebecchi una traccia di sentiero sulla sinistra che scende fino a incrociare la strada del Nivolé.
si parte dal rifugio Savoia (2534 m)...
per poi salire all’alpe Riva (2621 m)...
il primo lago che si incontra è il Lago Rosset e in fondo sulla sinistra il Colle Rosset, la meta del giorno successivo...
bellissimo versante fiorito di trifoglio alpino....
...fino a raggiungere il Lago Nero
nubi minacciose sul versante del Gran Paradiso
prima del temporale...by Roberto
ma dopo il temporale ecco tornare il sereno...sul lago di Ceresole
Secondo giorno
una nuova giornata ha inizio...e che giornata...!!!
al centro la Grande Aiguille Rousse 3482 m
a sinistra la Cima del Carro 3326 m e a destra la Cima della Vacca 3186 m
L’altopiano del Nivolet si estende per circa 6 km a una quota di 2500 m
sullo sfondo la Grivola
si cammina sotto allo sguardo di Cima Basei...
le Levanne e sotto il rifugio Città di Chivasso
il Gran Paradiso si specchia nel Lago Rosset...
camminare...ma anche fermarsi e osservare...
verso il Colle Rosset
formazione di un piccolo laghetto
panorama dall'anticima di Punta Lenyr
sotto il Colle Rosset e sullo sfondo la testata della Val di Rhemes
dal colle Rosset a 3025 m il panorama è superbo
Dente del gigante e la Grandes Jorasses
by Roberto
Laghi di Chavaney
ci si siede qualche istante davanti al palcoscenico della natura...
lago Rosset e Leytà
lago Leytà