Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

domenica 3 luglio 2016

uno...due...tre laghi...per concludere al Passo di Paione...

I laghi di Paione sono tre specchi d'acqua di grande bellezza, posti a 100 metri di dislivello uno sopra l'altro. Appaiono all'improvviso, quieti e solitari, ai piedi della Costa del Dosso e del Pizzo Giezza. Dall'ultimo lago, un sentiero ripido conduce alla depressione appena accennata del Passo del Paione, dal qui non si può fare altro che fermare il tempo e contemplare quel piccolo angolo di montagna, sereno nella sua asprezza selvaggia.

Dall'autostrada A26 seguire le indicazioni per Gravellona Toce, dall'uscita di Domodossola svoltare a destra proseguendo fino alla rotonda con le indicazioni per la Val Bognanco. Raggiunta la graziosa chiesa di S. Bernardo (1628 m) si prosegue fino al bivio con il cartello "Benvenuti in Paradiso". Tralasciata la strada che scende, si svolta a sinistra raggiungendo in breve il rifugio S. Bernardo (1630 m) e sulla sinistra l'ampio parcheggio dove lasciare l'auto.
Si ripercorre il breve tratto di strada fino al bivio e seguendo le indicazioni sulla palina segnavia (Alpe Paione/Lago di Paione inf./P.so di Paione/sent. D10) si inizia a scendere lungo la strada asfaltata, chiusa al traffico normale, volendo evitare la strada si può percorrere la stradina sterrata in basso a destra, che corre parallelamente seguendo la strada.
In entrambi i casi si arriva nei pressi del ponte sul torrente Rasiga, oltre il quale si inizia a risalire il ripido tratto di strada. Tralasciato il bivio per i Laghi di Variola in pochi minuti si raggiunge l'alpe di Arza, dove sorge il rifugio Il Dosso. Dopo aver seguito per un centinaio di metri la strada, la si abbandona seguendo sulla destra le indicazioni per l'alpe Paione/Lago di Paione inf. (D10).
Si imbocca una strada sterrata che in leggera salita porta a superare una costa e in breve raggiunge la vasta radura dell'alpe Paione (1780 m). All'ingresso dell'alpeggio, prima che la sterrata inizi a scendere, una palina segnavia indica il sentiero per i laghi del Paione (D10). Ci si alza a sinistra guadagnando quota tra massi ed erba, attraversato un modesto avvallamento, si riprende a salire tra i larici radi a fianco dell'imponente bastionata rocciosa de Il Dosso.
Dopo aver costeggiato il ruscello, emissario del lago, il sentiero prosegue ripidamente fino a guadagnare il risalto roccioso, oltre il quale è adagiato il lago inferiore di Paione 2002 m. Piegando a destra si attraversa il ruscello, per poi riprendere il sentiero che sale verso una palina segnavia. Tralasciato a destra il sentiero per i laghi di Variola si prosegue sul versante sinistro orografico del vallone, sotto alle pendici del Pizzo Giezza. Il sentiero sale compiendo un ampio giro in diagonale e superato l'ultimo ripido rialzo con alcuni brevi tornanti, per poi proseguire in piano raggiungendo il secondo lago di Paione 2147 m. Dopo aver costeggiato sulla destra il lago, si riprende a salire in diagonale compiendo un giro sulla costa del monte, fino ad arrivare sotto alla barriera rocciosa che precipita sul lago. La si oltrepassa seguendo il sentiero che continua a salire ripido fra i sassi. Arrivati al centro della valle, proseguendo fra placche rocciose e sassi, in pochi minuti si arriva al lago superiore di Paione (2296 m), il più grande dei tre. Sulla sinistra si può notare una stazione meteorologica di rilevamento completamente automatica.
Per raggiungere il passo si costeggia la sponda destra, facendo attenzione alla neve a inizio stagione, oppure allungando il percorso seguendo la sponda sinistra. Raggiunto il lato opposto del lago inizia il tratto più impegnativo, si sale ripidamente tra macchie d'erba, detriti e facili cenge, fino a raggiungere il Passo di Paione 2429 m. Bella vista sulle montagne della Val Divedro.
Malati di Montagna: Lorenzo, Silvio, Pg, Danilo e l'homo selvadego

Lago di Paione inf. 2002 m
"Esso trovasi chiuso fra ertissime rupi: le sue acque di un verde cupo e una scogliera a fior d'acqua che scorgesi dall'alto, lo rendono certamente il più interessante dei tre".
Edmondo Rusconi




Lago di Paione med. 2150 m






Lago di Paione sup. 2269 m




P.so di Paione 2423 m




scendendo dal passo



Rifugio il Dosso



Nessun commento:

Posta un commento