Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 1 novembre 2015

L'anello della Forcola

La Forcola è un valico che mette in comunicazione il lago di Cheggio con quello di Antrona, si apre tra le propaggini del costolone nord-est delle Cime di Pozzuoli e un motto erboso da cui si diparte a sud la breve costiera culminante nella Punta della Forcola.

Dall'autostrada A26 si prosegue fino a Gravellona Toce, per poi continuare sulla SS33 del Sempione, all'uscita di Villadossola si continua seguendo le indicazioni per la Valle Antrona. Risalita la valle fino a Antronapiana, si prosegue a sinistra seguendo le indicazioni per i Laghi di Antrona e Campliccioli. Dopo le ultime case si arriva al bar/pizzeria Chalet, oltre il quale si lascia l'auto nell'ampio piazzale. Seguendo la strada asfaltata dopo pochi minuti si raggiunge l'inizio dell'ampia mulattiera, una palina segnavia indica le varie destinazioni che si possono raggiungere (Alpe Cimallegra/Alpe Forcola inf./Alpe Forcola sup./C32). Oltrepassate le baite dell'alpe Cimallegra, prima di incrociare la strada asfalta, si segue un vecchio sentiero sulla destra, contrassegnato da segnavia bianco/rossi. Attenzione questo sentiero è scarsamente frequentato ed è invaso dai rovi, se si ha intenzione di seguirlo bisogna rimanere il più possibile sulla sinistra risalendo il canalone, fino a incrociare il sentiero principale. Per evitare problemi si consiglia di allungare il tragitto proseguendo sulla strada asfaltata, un cartello sulla destra indicherà il sentiero per il "Tour della Forcola". Proseguendo sull'evidente sentiero C32, entrati nel bosco in pochi minuti si arriva all'alpe Scispul 1484 m. La salita è costante e dopo aver attraversato un fitto bosco, si prosegue in mezzo ai prati seguendo alcuni pali in legno che fungono da segnavia, splendido il panorama verso le cime di confine con la Valle Anzasca e il sottostante lago di Antrona. Raggiunti i ruderi dell'alpe Forcola Sotto 1681 m, si continua a risalire i pendii erbosi arrivando in breve all'alpe Forcola 1800 m. Il sentiero piega a sinistra aggirando un dosso, per poi riprendere a salire fino a raggiungere la palina segnavia dell'alpe Forcola Superiore 1914 m a poca distanza dal passo della Forcola 1920 m. Si consiglia di fare una breve deviazione seguendo le indicazioni per il "Punto Panoramico", il sentiero  all'inizio poco evidente diventa poi più marcato e conduce, prima verso un colletto, per poi deviare a sinistra e con un breve tratto ripido si arriva sulla cima contrassegnata da un ometto 1979 m, splendido il colpo d'occhio verso il sottostante lago dei Cavalli.
Per il ritorno si scende nuovamente alla palina segnavia, dalla quale si iniziano a seguire le indicazioni per l'alpe Curvello/Cheggio. Il sentiero inizia a scendere ripidamente con stretti tornanti verso una conca detritica, per poi continuare tra rododendri e mirtilli fino alla conca erbosa con le baite e le stalle dell'alpe "Curtvel" (Curtvello) 1756 m. Dall'alpeggio si inizia a scendere in un suggestivo bosco di larici monumentali e dopo una lunga diagonale, con bella vista sul Lago dei Cavalli, il sentiero inizia a perdere ripidamente quota, alcuni scalini in legno facilitano la discesa. Arrivati alla palina segnavia si prosegue seguendo le indicazioni per Cheggio/Antonapiana, arrivando in breve alle prime baite dell'alpe Fraccia 1524 m. Seguendo i segnavia si piega a sinistra raggiungendo la radura costellata da altri rustici. Il sentiero riprende nuovamente a scendere verso destra fino a incrociare la pista che costeggia il lago. Proseguendo verso destra in breve si arriva al muraglione della diga, che si attraversa per poi proseguire verso Cheggio 1497 m. Dall'oratorio dei S.S. Bernardo d'Aosta ed Eustachio, si scende passando attraverso le abitazioni del paese fino a raggiungere il rifugio Città di Novara. A poca distanza su un pannello è raffigurata una cartina della zona che evidenzia il percorso per il ritorno ad Antronapiana. Dopo un breve tratto su strada asfaltata, dalla palina segnavia iniziamo a seguire il sentiero sulla destra (Antronapiana/SFT/Via Alpina). Tutto il percorso è ben segnalato e non presenta difficoltà, i tratti su strada asfalta sono brevi e dopo circa 1.20 ora da Cheggio si arriva alle prime case di Antronapiana.
Malati di Montagna: Pg, Danilo e l'Homo Selvadego

la bellezza dell'autunno





dal punto panoramico sopra all'alpe Forcola superiore


Lago dei Cavalli




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