Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 24 ottobre 2015

In cresta sulla "Resega"

La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l'uno detto di san Martino, l'altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune.
dai "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni



L’escursione richiede esperienza in montagna e un buon allenamento, il tratto in cresta è riservato alle persone che hanno un passo sicuro e che non soffrono di vertigini (EE).

Da Milano si segue l'autostrada A4 fino all'uscita di Dalmine, per poi continuare sulla statale 470 Dalmine/Villa D’Almè. Alla rotonda di Villa D’Almè seguendo le indicazioni per la Valle Imagna, si prosegue sulla provinciale 14 fino ad arrivare a S. Omobono. Dal centro del paese si svolta a sinistra, tralasciando la strada che prosegue diritta per Fuipiano. Arrivati a Brumano poco dopo il municipio si sale a sinistra nel parcheggio sopraelevato accanto alla chiesa di San Bartolomeo dove si lascia l'auto 915 m.
Dal parcheggio si sale verso la chiesa e oltrepassata una fontanella si prosegue seguendo il sentiero 13, indicato da un cartello segnavia su un muro. Incrociata la strada asfalta la si segue verso sinistra fino a raggiungere una cappella, oltre la quale seguendo i segnavia bianco/rossi si riprende a salire su sentiero, per poi incrociare nuovamente la strada. Si continua per un breve tratto e subito dopo aver oltrepassata un'azienda agricola che produce formaggi, si imbocca il sentiero che sale verso sinistra attraversando alcuni prati fino a incrociare la strada. Dopo poche decine di metri arrivati all'altezza di un tornante, si tralascia il sentiero che sale a destra, dal quale poi si farà ritorno e si prosegue in piano sull'ampia mulattiera, seguendo le indicazioni per il Rifugio Alpinisti Monzesi, indicate da un cartello a forma di casetta.
Entrati nel bosco si attraversa un torrentello in secca e in leggera salita si arriva a un bivio, tralasciato il sentiero a destra 587, si prosegue seguendo le indicazioni per il Passo della Passata 576. Usciti in una radura si sale a destra verso una cascina, accanto alla quale possiamo ammirare un bellissimo faggio secolare. Il sentiero continua ancora per qualche minuto, per poi incrociare per l'ultima volta la strada asfaltata, che si segue per un breve tratto a sinistra, per poi abbandonarla in prossimità di una curva a destra. Si riprende il sentiero 576 che perdendo leggermente quota rientra nuovamente nel bosco, per poi continuare in falsopiano fino a raggiungere il passo "La Porta" 1123 m. Tralasciato a sinistra il sentiero 586 per Rota Imagna, dalla palina segnavia si prosegue sulla DOL (Dorsale Orobica Lecchese), iniziando a scendere a destra per alcuni metri, per poi continuare ancora in falsopiano raggiungendo lo storico valico della Passata 1244 m, dove è ancora presente il cippo di confine fra Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Da qui prende avvio la "Via delle Creste", il sentiero è riservato a escursionisti esperti, l'inizio è indicato da una palina segnavia accanto a un bel crocifisso. Si sale subito con decisione alle spalle della casa e dopo aver oltrepassato l'unico tratto attrezzato con delle catene, si inizia a percorrere il ripido e faticoso sentiero che segue la cresta sud del Monte Resegone.
Si raggiunge al termine di una ripida salita la cima Quarenghi 1636 m e dopo aver ammirato lo straordinario panorama, si inizia a scendere fino a una bocchetta, tralasciato a destra il sentiero 589 che scende a Brumano, si prosegue sul versante della Valle Imagna contornando "I Solitari". Raggiunto il successivo intaglio, si tralasciano i sentieri a sinistra per i rifugi Alpinisti Monzesi/Ghislandi al P.so del Fò/Stoppani e a destra per Brumano e si continua a seguire il segnavia 571. Tra affioramenti rocciosi, guglie e pinnacoli ci si mantieni più o meno in cresta salendo al Pizzo Brumano 1758 m e successivamente verso il Pizzo Daina 1864 m. La grande croce della Punta Cermenati sembra oramai vicina, ma dopo un'ulteriore perdita di quota bisogna affrontare l'ultima salita, dove è necessario utilizzare anche le mani nel superamento di alcuni brevi tratti rocciosi. Raggiunta la palina segnavia, si tralascia momentaneamente il sentiero a destra per Brumano che si utilizzerà al ritorno e in breve si arriva al rifugio Azzoni 1860 m, da qui in breve si arriva alla Punta Cermenati 1875 m, una meridiana mostra le cime che si possono osservare da quassù.
Per il ritorno dalla palina segnavia si seguono le indicazioni per Brumano/Morterone, il sentiero inizia a perdere quota velocemente sul versante nord del Resegone, per poi proseguire all'interno del bosco. Arrivati al Colletto di Brumano 1500, si abbandona il sentiero 17 che prosegue verso Morterone/Sorgente Forbesette/Forcella Olino e seguendo le indicazioni sulla palina segnavia (13) si continua a scendere a destra. Ai bivi successivi, con attenzione si seguono le indicazioni per Brumano/La Passata/Rifugio Resegone, rimettendosi sul sentiero della DOL (Dorsale Orobica Lecchese). Usciti dal bosco si arriva in località Croci/Pradospino dove dal 2013 sorge il rifugio Resegone, della Sottosezione CAI Valle Imagna 1265 m . Dal rifugio si segue per un breve tratto la strada sterrata, per poi abbandonarla all'altezza di curva, riprendendo il sentiero 587 sulla destra. Seguendo i segnavia senza particolari problemi si ritorna al bivio incontrato al mattino, dal quale si ripercorre il medesimo itinerario fino alla chiesa di Brumano.
Malati di Montagna: Lorenzo, Pg, Danilo e l'Homo Selvadego

sui denti della "Resega"




Cima Quarenghi 1637 m


Punta Cermenati 1875 m


meridiana accanto alla croce


rifugio Azzoni 1860 m



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