Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 28 dicembre 2014

Ammazzapanettone alla Colma di Craveggia

Per smaltire le abbuffate di questi giorni decidiamo di salire alla Colma di Craveggia, una classica escursione invernale con le ciaspole, se ci fosse la neve!!! Ma anche dopo l'ultima perturbazione, purtroppo la neve caduta al suolo è troppo poca per utilizzarle. L'escursione si svolge dapprima in un bel bosco di conifere e poi attraversando pascoli e alpeggi costellati di baite ancora ben tenute. Impossibile non soffermarsi per ammirare gli incantevoli panorami sulle montagne della Val Vigezzo e del Parco Nazionale della Val Grande.

Dall'autostrada A26 proseguiamo fino a Gravellona Toce, per poi continuare sulla SS33 del Sempione uscendo a Masera. Risaliamo la Valle Vigezzo e oltrepassata Santa Maria Maggiore, svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Vocogno-Toceno-Craveggia. Arrivati a Craveggia seguiamo la strada per La Vasca-Alpe Blizz e dopo i primi tornanti parcheggiamo l'auto in località La Pila (cartello segnavia all'inizio della strada sulla sinistra). Prima di partire scambiamo quattro chiacchiere con un abitante del paese che sapendo dove siamo diretti ci consiglia di lasciare le ciaspole in auto e di iniziare a salire non direttamente dalla strada, ma di seguire una scalinata a
pochi metri di distanza dietro a una casa, accorciando l'itinerario ed evitando di salire sull'asfalto. Naturalmente seguiamo il consiglio e dopo alcuni minuti intersechiamo la strada che dovevamo seguire nei pressi di una fontana con accanto una palina segnavia (Fontana/La Colma di Craveggia/B.tta della Cima M29). In breve raggiungiamo la sbarra che impedisce il passaggio ai mezzi non autorizzati, da qui in poi si può seguire la strada sterrata o l'ampia mulattiera, noi abbiamo seguito entrambe. Raggiunta la Loc. Fontana 1160 m, le nuvole si diradano e il sole inizia a farsi vedere e sentire, con il Limidario che inizia a mostrarsi. Si cammina bene sulla neve recentemente caduta e il ghiaccio si è formato solamente dove scorre l'acqua. Giunti alla fine della strada saliamo verso sinistra passando accanto a una bella baita in posizione panoramica, rientrati nel bosco continuando in falsopiano fino a raggiungere La Colma 1673 m. Dalla palina segnavia decidiamo di continuare a seguire il sentiero M29-M31, tralasciando il sentiero M25 per la Piana di Vigezzo. L'ambiente circostante è molto suggestivo, le baite sono quasi tutte ristrutturare e il panorama circostante è davvero molto bello. Con alcune brevi salite arriviamo all'alpe Pidella 1742 m, dove decidiamo di fermarci. Dopo aver sorseggiato un buon bicchiere di tè caldo e aver messo qualcosa sotto ai denti, ripercorriamo il medesimo itinerario fatto all'andata, ma prima di lasciare La Colma saliamo alla grande Croce in legno da dove si può ammirare un fantastico panorama sulla Val Vigezzo e sulle cime che la circondano. Raggiunta nuovamente la bella baita isolata, riprendiamo a scendere raggiungendo il parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto, unica nota simpatica, l'incontro con un gruppo di caprette, una delle quali scambiandomi forse per Peter mi voleva salire in braccio...!!!
Malati di Montagna: Silvio, Lorenzo, Pg e l'Homo Selvadego

un nuovo giorno sta nascendo...


...per trascorrere un'altra splendida giornata in montagna!


il sole gioca a nascondino...


...ma riscalda anche chi ha freddo!!!


la croce alla Colma


mattino vintage...


...pomeriggio reality



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