Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 20 marzo 2011

Viandanti per Terre Alte...

Dalla SS36 dello Spluga proseguiamo verso Sondrio, dopo Lecco prendiamo l’uscita di Abbadia Lariana, oltrepassato Mandello del Lario e Olcio, arriviamo a Lierna dove seguiamo le indicazione per la stazione ferroviaria e in seguito per l'ufficio postale, che raggiungiamo in pochi minuti. Parcheggiata l'auto ci avviamo verso il bar e seguendo la strada in salita dopo pochi metri svoltiamo a destra seguendo la via a uso pedonale per Genico, attraversata la strada sul lato opposto troviamo la prima palina segnavia con l'indicazione arancione del "Sentiero del Viandante". Costeggiata una fila di cipressi arriviamo allo slargo antistante all'ex Seminario Clarettiano, da qui fino a Ortanella seguiremo il sentiero 71, tralasciata la variante bassa per Giussana con la quale concluderemo l'anello, continuiamo a destra fino a Genico 334 m. Attraversato il pittoresco paese con alcune case del XVIII sec., il sentiero sottopassa la superstrada e subito dopo volge a destra, risalendo una ripida rampa. Contornata una radura, con una magnifica fioritura di primule, sempre in salita ci inoltriamo nell'ombrosa Valle Brentalone, il sentiero lascia intravedere la sua originaria struttura, soprattutto quando affrontiamo uno scala dagli enormi gradini in calcare.
Passiamo accanto alla rupe dello Zucco della Pecora e continuando a salire entriamo nella suggestiva forra del Fosso Brentalone, poco dopo pieghiamo a sinistra e con un'ardita serie di tornanti, alcuni scavati nella viva roccia, arriviamo sul poggio panoramico dove si trova la Croce di Brentalone 653 m.
La salita ora è meno faticosa e oltre a farci riprendere fiato ci permettere di godere di splendidi scorci panoramici, tra tappeti di ciclamini e cespugli di erica arriviamo ai soleggiati prati dell’Alpe Mezzedo 868 m, con una piccola deviazione si può osservare un'antica nevera (piccolo edificio adibito alla conservazione dei latticini, grazie all’accumulo di neve appositamente raccolta e conservata al suo interno, anche a grande profondità, è caratteristico delle zone prealpine ad economia agricola). Riprendiamo il cammino raggiungendo in pochi minuti un bivio segnalato da un palina, abbandoniamo l’itinerario 71 che prosegue a destra verso l’Alpe di Lierna e svoltiamo a sinistra verso San Pietro e Ortanella. Dopo un bel tratto panoramico arriviamo all'ampia radura erbosa dove sorge la graziosa chiesetta romanica di San Pietro di Ortanella 992 m, dopo una breve pausa continuiamo seguendo la sterrata, arrivati a un bivio, volendo si può scendere a sinistra seguendo i cartelli, noi abbiamo preferito allungare leggermente il percorso e continuando diritti siamo arrivati sulla strada asfalta nei pressi di un grosso pannello informativo del Parco Regionale Grigna Settentrionale. Seguendo la strada sulla sinistra in pochi minuti arriviamo all'albergo/ristorante Cacciatori e poco dopo all’ampio piazzale tra le case di Ortanella 954 m, dalla palina segnavia raggiungiamo un ampio prato con alcuni tavoli in legno e panche dove decidiamo di fermarci a pranzare. Anche se c'è il sole l'aria è comunque gelida per cui decidiamo di intraprendere la via del ritorno, tralasciando le indicazioni poste sulla palina segnavia, proseguiamo verso il lato opposto da dove siamo arrivati, al margine del prato troviamo un cippo in pietra e l'ampia traccia che scende gradatamente sulla sinistra. Dopo qualche minuto su un albero ritroviamo le indicazioni del "Sentiero del Viandante", il sentiero oltre a essere segnalato sulle carte con il n. 74, lo ritroviamo anche indicato durante il tragitto su alcuni sassi, durante il tragitto ci fermiamo sovente a osservare e fotografare i panorami che si aprono davanti a noi. Scendiamo ripidamente nella valle della Boggia arrivando alla radura dell'alpe Coria 780 m, continuando attraversiamo la Valle della Pianca raggiungendo poco dopo le cascine di Nero 380 m. Oltrepassato uno sperone roccioso con un tavolo in legno, il sentiero prosegue in falsopiano fino a incrociare una strada asfaltata che seguiamo in salita per una decina di metri, svoltiamo a destra proseguendo per un breve tratto sterrato,  riprendiamo il sentiero a destra entrando tra le case di Giussana. Senza oltrepassare lo stop svoltiamo a sinistra seguendo ber un breve tratto la strada in salita, all'altezza di una fontanella svoltiamo a destra e proseguendo tra i campi coltivati e gli ulivi arriviamo allo slargo antistante al Seminario, dove siamo transitati al mattino. Escursione ad anello che ripercorre un tratto del "Sentiero del Viandante" poco conosciuto, ma che a mio modesto parere forse è uno dei tratti più affascinanti dell'intero percorso che da Abbadia Lariana arriva a Colico.
Malati di montagna: Luisa, Franco, Danilo e Fabio

la nostra guida...!!!


la seconda guida ci indica il percorso...!!!


ma siamo sicuri di essere in Lombardia...!?!


Croce di Brentalone 650 m


ogni commento e superfluo...


grafico altimetrico





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