Dopo essere passati accanto a un grosso masso con sulla sommità una croce in metallo arriviamo all'alpe Merli le cui baite si vedono sulla destra, riprendiamo a salire fra grandi blocchi e cumuli di sassi dovuti allo spietramento del pascolo per ricavare più erba possibile. Dietro di noi l'Andolla è martoriata da una bufera di neve lo si sente anche dall'aria gelida che scende verso valle, arriviamo all'alpe Merli superiore 1851 m, dove ci voltiamo per osservare alle nostre spalle il suggestivo contrasto del colore del Bacino dei Cavalli con le montagne circostanti. Ora il sentiero inizia a salire ripidamente arrivando al primo nevaio che evitiamo costeggiandolo sulla sinistra, al secondo nevaio molto più esteso lo attraversiamo quasi centralmente, la neve si presenta ancora molto dura a tratti quasi ghiacciata. Usciti dal nevaio veniamo salutati dall'amico Dante del CAI di Villadossola che ci accoglie nel suo gruppo con grande cordialità, dopo alcuni tornanti eccoci al passo Fornalino 2345 m, c'è davvero molta gente, le nuvole rimanendo alte ci consentono di ammirare tutta la Val Bognanco da dove ancora alcune persone stanno risalendo e gran parte della Valle Antrona, solo il versante dell'Andolla è coperto. Ci sono anche alcune signore con i loro bellissimi abiti tradizionali e anche parte della banda di S. Cecilia della Val Boganco che portando gli strumenti fino al passo ci allieta con deliziose note musicali che sembrano disperdersi alte verso le cime...
Iniziamo a scendere tutti assieme sul medesimo percorso dell'andata, facendo comunque attenzione nell'attraversare il nevaio, dove comunque alcuni ragazzi ci danno dimostrazione con il loro lungo bastone di possedere grandi qualità di sciatori. All'alpe Merli sup. ci fermiamo a mangiare, per riscaldarci non manca il vino e i bellissimi canti di montagna, l'aria gelida aumenta e alcuni fiocchi di neve trasportati dalle alte cime ci destano a scendere verso Cheggio, poco prima però di arrivare in paese la banda ci delizia ancora con la loro musica e il CAI di Villadossola intona un bellissima canzone sull'amicizia, creando un'atmosfera da pelle d'oca. Dopo la visita alla graziosa chiesa di Cheggio salutiamo i nostri nuovi amici e in particolare Dante con la promessa che un giorno ci incontreremo di nuovo, magari ancora per Terre Alte.
In conclusione una giornata davvero particolare, la Valle Antrona è per l'escursionista uno scrigno di tesori, bisogna solo scoprili, l'escursione al passo Fornalino non presenta particolari difficoltà tranne i residui di qualche nevaio, il dislivello è di poco inferiore ai 900 m, quanto tempo ci vuole? caricate lo zaino sulle spalle e partite, assaporando questo meraviglioso mondo!!!
Malati di Montagna: Franco e Fabio con tanti amici e un'unica passione!!!
in abiti tradizionali al passo...
discesa lungo il nevaio
Complimenti, la foto della mia mamma e della sua amica in costume tradizionale della Val Bognanco è bellissima!
RispondiEliminaBuon lavoro e...sempre nuove e belle immagini!!!
Katia