Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 7 marzo 2010

Corno Buco...a picco sul lago d'Iseo

Dall'autostrada A4 direzione Venezia usciamo al casello di Palazzolo e seguendo le indicazioni raggiungiamo la piazza principale di Predore (187 m), su un cartello giallo viene indicato la partenza dei sentieri.
Lasciata l'auto in un piccolo parcheggio iniziamo a salire verso la parte alta del paese con una stretta e ripidissima via, passato un edificio di epoca medioevale arriviamo davanti all'acquedotto dove la strada si biforca. Tralasciamo la strada a destra da dove scenderemo al ritorno e seguendo le indicazioni del cartello segnavia proseguiamo per il sentiero n. 709, la mulattiera dal fondo asfaltato e fiancheggiata da muretti a secco e sale con una pendenza che impone a chi la percorre una camminata senza fretta, anche per apprezzare il panorama sul lago. Arriviamo in località Vasti 504 m dove finalmente un tratto pianeggiante ci consente un po' di respiro, raggiunta una palina segnavia proseguiamo sulla destra entrando nel bosco Il sentiero sale ripidamente il versante della montagna con numerosi tornanti, seguendo attentamente i bolli rossi arriviamo sulla sella erbosa del Colle Cambline 772 m. Dopo un buon bicchiere di tè caldo continuiamo verso un capanno di caccia da dove riprendiamo il sentiero, tralasciata a destra la deviazione per una grotta proseguiamo fino alle case di Prato Chierico 906 m, ora seguendo la dorsale con percorso libero raggiungiamo la cima del Corno Buco 966 m, la croce con la meridiana è posta poco più in basso a picco sul lago d'Iseo. Dalla Presolana, all'Ortles fino al monte Guglielmo, bisogna proprio ammettere che anche se siamo a poco meno di 1000 m si gode comunque di una vista eccezionale, dopo una breve pausa ripercorriamo il percorso dell'andata passando a destra della cima e seguendo dapprima una sterrata e poi un sentiero arriviamo al Colle d'Oregia 891 m. Dalla palina segnavia decidiamo di tralasciare per il momento il nostro itinerario originale e di proseguire verso il monte Bronzone, seguendo le indicazioni La Rolla, riprendiamo a salire raggiungendo una sella erbosa dove una cartello ci indica che siamo arrivati al Colle la Rola 939 m, l'idea di salire al Bronzone 1334 m ci stuzzica ma ce la teniamo per la prossima volta, magari salendo da Sarnico. Ridiscendiamo verso il colle da dove riprendiamo il sentiero 701 per il Colle del Giogo 811 m che raggiungiamo dopo aver attraverso un fitto bosco di castagni, faggi e betulle, arriviamo sulla sella erbosa dove è adagiata anche una bella chiesetta circondata da un alto muro di pietre, proseguiamo arrivando alla palina segnavia, dove notiamo con stupore che non è indicato il sentiero 735 con il quale avremmo dovuto continuare, però Danilo da attento osservatore che è a poca distanza sulla destra vede su un sasso il segnavia rosso e poco più avanti appeso su un albero un cartello con l'indicazione del sentiero. Scendiamo velocemente nel bosco stando attenti a non scivolare sul terreno umido e ricoperto da uno strato notevole di foglie, riprendiamo la mulattiera che scende ripida verso il lago, il fondo è in cemento per permettere a chi ha la cascina o la casa di poterla salire con sicurezza, passiamo tra alcune case ristrutturate fino a un cartello con l'indicazione "Percorso Naturalistico", svoltiamo a sinistra e in breve arriviamo al Santuario di San Gregorio in posizione dominante sull'abitato di Predore. Con una ripidissima scala di 267 gradini scendiamo verso la strada asfaltata e in breve arriviamo all'acquedotto, da cui eravamo partiti alla mattina. Ritorniamo all'auto soddisfatti per aver trascorso una bella giornata in montagna, in luoghi a noi poco conosciuti ma con la promessa che ritorneremo al più presto!!!
Malati di montagna: Danilo, Deborah e Fabio

la merdiana accanto alla croce...Presolana, Ortles, Adamello...

sentori di primavera...

meno male che oggi doveva nevicare?!?

Danilo, Deborah e Fabio

2 commenti:

  1. Anche voi escursione con vista sul lago con sentore di Primavera...la neve arriva con qualche giorno di ritardo, speriamo che sia l'ultima.
    un saluto ;-)Slow/ alias Via Normale http://my.opera.com/frivoloamilano/ alias Altitudine http://my.opera.com/altitudine

    RispondiElimina
  2. bel giretto,con belle viste. Non conosco le zone ma mi sembra molto piacevole
    Io son fermo da un po, ma presto si ricomincia

    mandi, mandi

    RispondiElimina