Dall'autostrada A4 usciamo a Dalmine, seguiamo le indicazioni per la Valle Imagna arrivando a Sedrina, all'altezza di un distributore svoltiamo a sinistra e passato un bar giriamo nuovamente a sinistra, seguendo i cartelli arriviamo in breve alla piazza della frazione Cler 526 m dove lasciamo l'auto, il sentiero 507 inizia accanto al parcheggio nei pressi di una scala. Lasciate le case del paese alle nostre spalle ci inoltriamo nel bosco, PG da grande esperto ci spiega il nome di alcuni fiori, tra cui uno dei miei preferiti l'Elleboro o Rosa di Natale, troviamo purtroppo lunghi tratti ricoperti dal ghiaccio, facendo attenzione a dove appoggiare i piedi ,proseguiamo arrivando a un bivio nei pressi di una pozza d'acqua completamente ghiacciata. Tralasciamo momentaneamente il sentiero per il Canto Alto e saliamo verso destra, passiamo accanto ad una stalla dove all'interno ci sono alcuni manzi, scambiamo qualche parola con il ragazzo che da poco a finito di pulirla e tramite una scalinata in legno ben costruita arriviamo sul dosso a poca distanza dall'agriturismo Prati Parini 850 m. Riprendiamo il percorso tra splendidi panorami che ci accompagneranno fino sulla cima, mentre percorriamo alcune radure notiamo come ormai la primavera sia alle porte, crocus e primule sono ormai fioriti e l'erba sta germogliando nei prati, attraversiamo alcuni tratti di bosco dove si possono notare bellissimi esemplari di acero montano e di faggio. Iniziamo a intravedere l'enorme croce della cima che si avvicina sempre di più, dopo una cappella percorriamo un lungo tratto dove ancora la neve ricopre abbondantemente il versante della montagna. Dal colle d'Anna 1050 m segnalato da una palina segnavia, il sentiero inizia a salire a tornanti e in breve raggiungiamo la cima del Canto Alto 1146 m da dove si apre un panorama a 360°, l'enorme croce luccica sotto ai raggi del sole e da una meridiana possiamo osservare le varie cime che ci osservano da lontano. Decidiamo di fermarci per mangiare, nel frattempo arriva parecchia gente, infatti la montagna può essere salita da diversi itinenari con dislivelli e tempi differenti.Ridiscendiamo per il medesimo itinerario, fino all'agriturismo Prati Parini dove ci fermiamo per una breve pausa assaggiando le deliziose torte e i prodotti che produce l'azienda, coccolati dai raggi caldi del sole, tra una risata e l'altra il tempo vola e purtroppo dobbiamo ritornare a casa... Note: nel periodo in cui abbiamo fatto l'escursione l'unica difficoltà riscontrata è stata la presenza di ghiaccio che ricopriva la parte iniziale del sentiero, il resto del percorso è sempre ben segnalato e la salita alla cima è gratificata da un panorama davvero eccezionale.
Malati di Montagna: Luisa, Franco, Simeone, Flavio, Piergiorgio (PG), Deborah e Fabio
tutti in fila per tre...
Strano e bel nome per un montagna. GLi scenari ricordano un pò le nostre Prealpi Giulie.
RispondiEliminaun saluto a tutta la compagnia
Ho scelto questo post perchè questa è stata l'ultima salita che ho fatto l'anno scorso. Mi mancano i Prati Parini (che non vedo da 20 anni!)ci tornerò in primavera, sono perfetti per riprendere seriamente un po' d'allenamento. Ripasserò a vedere fin dove ti sei spinto, ma intanto, complimenti per la "profondità" e...per il titolo del blog, azzeccatissimo!
RispondiEliminaCiao Fabio, bellissimo il tuo blog.
RispondiEliminaTi invito a fermarti al rifugio canto alto, la prossima volta, cosi parliamo un po magari con davanti un piatto di stufato d'asino.
A presto attilio agazzi
grazie per i complimenti e per lo stufato d'asino contaci...non so quando...
Eliminamandi, namastè