Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 3 maggio 2009

una traversata in cresta da togliere il respiro!!!

Sono le ore 7.00 e siamo alla stazione di Saronno delle Ferrovie Nord, per prendere il treno che ci condurrà a Como Lago (A/R 4.40€), oggi l'auto rimane a casa...!!! Arriviamo a Como Lago in perfetto orario 7,45 attirati dal profumo di brioche calde facciamo colazione in un bar vicino, ritornati al piazzale della stazione costeggiamo il lago seguendo viale Geno e raggiungendo in breve piazza De Gasperi, dove si trova la stazione della funicolare (2.50 €). Inaugurata nel 1984, con una pendenza massima del 55% raggiunge Brunate 715 m in circa 7 minuti superando un dislivello di cinquecento metri, unica nel suo genere in Europa la funicolare segue un suggestivo tracciato in linea retta su una rotaia lunga 1084 m, per i suoi numerosi punti panoramici da cui si può vedere l'intero arco alpino occidentale, la Pianura Padana e gli Appennini, Brunate è nota come il "Balcone sulle Alpi".
Dal piazzale della stazione d’arrivo seguiamo il segnavia bianco/rosso con il n. 1 "Dorsale del Triangolo Lariano", camminiamo tra le ville in stile eclettico e liberty, in pochi minuti arriviamo alla parrocchia di Sant'Andrea Apostolo, da dove seguiamo sulla sinistra la passeggiata pedonale per San Maurizio. Il percorso interseca la strada asfaltata un paio di volte fino ad arrivare al piazzale di San Maurizio 906 m, nei pressi del Faro Voltiano, realizzato nel 1927 su progetto dell'ing. Gabriele Giussani in ricordo del centenario della morte di Alessandro Volta. Seguiamo le chiare indicazioni per Santa Rita, CAO, grossi faggi ci accompagnano fino al piazzale 980 m dove ha anche termine il breve tratto di strada asfaltata, sulla sinistra si può ammirare la bella facciata del Santuario di S. Rita (il più piccolo d'Europa). Accanto alla Capanna CAO (031 220221) seguiamo la sterrata, all'ombra di un bel bosco di conifere, arrivati alla Baita Carla 997 m, poco dopo abbandoniamo la sterrata e seguiamo a sinistra il sentiero indicato da una palina segnavia "Dorsale per cresta", fino al Ristoro del Boletto a circa 1100 m, qui purtroppo Paola decide di rimanere per qualche piccolo problemino fisico. In breve arriviamo a un bivio dove tralasciamo la sterrata che scende e seguiamo il sentiero a destra arrivando in cima al Monte Boletto 1236 m, da dove possiamo vedere la lunga cresta e le altre due cime che ci aspettano!!!
Seguendo il sentiero scendiamo fino alla Bocchetta di Molina 1115 m, il percorso è talmente bello che non ci accorgiamo nemmeno di quanta strada stiamo facendo, inizia la salita verso la croce sulla cima che raggiungiamo con un buon passo siamo sul Monte Bolettone 1317 m, ci fermiamo per riprender fiato e per osservare le varie cime che ci circondano. Scendiamo passando accanto al rifugio Bollettone (031 628163), entrati nel bosco seguiamo il sentiero fino alla bocchetta di Lemna 1167 m, poco metri più sotto si vede la Capanna Mara 1125 m (335 6776768).
Dalla palina segnavia scendiamo leggermente lungo la sterrata, arrivati a un bivio decidiamo di abbandonarla e di seguire la cresta erbosa fino al Pizzo dell’Asino 1272 m, scendiamo nuovamente verso la bocchetta di Palanzo 1210 m, tralasciata la sterrata verso il rifugio Riella (031 378600) iniziamo a salire per il ripido sentiero sulla dorsale di cresta, arrivati in cima al Palanzone 1436 m il panorama ci lascia senza fiato e ci ripaga ampiamente della fatica fatta.
Per il ritorno seguiamo lo stesso percorso dell'andata con delle piccole varianti, scesi alla bocchetta di Palazzo seguiamo la sterrata fino alla bocchetta di Lemna, risaliamo sul Monte Bollettone per poi scendere lungo la dorsale fino alla bocchetta di Molina, seguiamo la sterrata di destra che costeggiando il fianco della montagna in un fresco bosco ci riporta al ristoro Boletto dove ci aspetta Paola e anche una bella bevanda fresca, da qui ritorniamo alla funicolare di Brunate ricalcando i medesimi passi. Una bella escursione che richiede un buon allenamento, i km complessivi sono circa 22, con un dislivello totale di 1200 m.
Malati di Montagna:
Danilo, Flavio, Deborah, Fabio e Paola

panorama dal Palanzone

Grignone, Grignetta e Resegone

Monte Palanzone 1436 m - Flavio, Fabio, Deborah e Danilo

San Maurizio con il Faro Voltaniano

Funicolare Como-Brunate

La lunga Dorsale di Cresta


2 commenti:

  1. Ueh Fabio, che bel giro e che bei panorami!!!

    Ma quel giro lì si può fare anche in bici vero?

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  2. cercavo info sul lago di como e i suoi dintorni e mi sono imbattuta qui... complimenti per il post e per le belle fotografie! questa escursione voglio farla anche io! ho linkato il tuo post su Trivago, è un sito di viaggi fatto dai viaggiatori, passa a trovarci!

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