Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 10 maggio 2009

A strapiombo sul Lago Maggiore...

Da Cittiglio una stretta strada in circa 7 km conduce alla frazione Vararo 744 m, dove lasciamo l'auto nell'ampio parcheggio, prima di partire ci concediamo anche un buon caffè al Ristorante Trattoria Bar Alpino. Ritornati all'ingresso del paese, costeggiamo il cimitero e seguendo in piano la strada asfaltata arriviamo a Casere, attraversiamo il paese fino alle ultime case dove svoltiamo a destra seguendo le indicazioni, l'intero percorso è contrassegnato anche da una traccia giallo-verde (Anulare Valcuviano). Iniziamo a salire e in breve arriviamo a incrociare la strada che sale al Passo Cuvignone, sulla sinistra dopo aver costeggiato alcune abitazioni in corrispondenza di una palina riprendiamo il sentiero, senza troppa fatica arriviamo al Passo Barbé 847 m. Dal passo decidiamo di andare a sinistra raggiungendo in pochi minuti il Sasso Barbé 930 m, purtroppo la cima è coperta dalla vegetazione, ma da una piccola apertura riusciamo ugualmente a vedere Laveno e il lago. Ritornati al passo iniziamo a salire il ripido pendio erboso del "Sentiero dei Pizzoni" realizzato con grande maestria dal CAI di Laveno, arrivati alla croce della prima cima 1018 m, il panorama sul lago Maggiore è a dir poco fantastico. Ci soffermiamo qualche istante ammaliati da tanta bellezza, il sentiero prosegue lungo la cresta in un continuo saliscendi tra noccioli, faggi, rose selvatiche, lamponi e altre piante, punto culminante della traversata è il M. La Teggia 1103 m. Un sentiero scende ripidamente verso il Passo del Cuvignone 1035 m, dove passa una carrozzabile che collega Vararo con S. Antonio, per chi lo desidera dal passo si scende a sinistra fino al primo tornante, dove inizia a destra un sentiero ben marcato che sale verso alcune rocce biancastre, punto panoramico davvero suggestivo, si prosegue scendendo verso la sterrata per Aga. Se non si vuole fare la variante precedentemente descritta dal passo si segue a destra la strada (segnavia giallo-verde), fino al tornante sottostante dove sulla sinistra inizia la carrareccia per Aga (Decollo take-off). Attraverso un bosco di radi faggi arriviamo alla Cormeta 1090 m, insellatura tra il M. Nudo e M. Crocetta, dalla sella seguiamo a sinistra la pista forestale indicata chiaramente dalla palina segnavia, ben presto ci inoltriamo in un fitto bosco di conifere dove a fatica filtra la luce, creando un'atmosfera quasi fiabesca... Ignoriamo un primo vecchio cartello in legno e continuiamo fino ad arrivare al bivio dove sulla sinistra inizia il sentiero indicato da un cartello in legno posto su un albero "Alla Croce" e uno più piccolo con indicato M. Nudo. La salita è davvero piacevole e dopo qualche tornante arriviamo in prossimità di un tavolo in legno con panche accanto si eleva altissima la croce di vetta del Monte Nudo 1235 m, il panorama è davvero vastissimo. Dopo aver pranzato e firmato il libro di vetta, iniziamo la discesa per il medesimo itinerario di salita arrivando di nuovo alla Cormeta 1090 m, decidiamo di salire alla vicina Crocetta e in pochi minuti eccoci sul poggio della cima 1117 m, dove rimaniamo qualche minuto seduti osservando alcune persone che si lanciano con il parapendio. Scendiamo lungo la strada sterrata percorsa all'andata fino al suo termine dove una sbarra ne vieta l'ingresso, sulla sinistra a poca distanza una palina segnavia indica il sentiero per Valbuseggia/Vararo. Dopo un primo tratto nel bosco, il sentiero scende lungo la dorsale tra roccette e prati fioriti, ci fermiamo a osservare la lunga cresta percorsa dei Pizzoni, giunti sulla mulattiera continuiamo in piano arrivando in breve alle porte di Vararo. Attraversiamo le strette vie del paese, passiamo accanto al vecchio lavatoio dove ci fermiamo a rinfrescarci, prima di arrivare al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto andiamo a visitare la chiesa dedicata a S. Bernardo D.
Escursione molto interessante, un vero e proprio balcone sulla sponda orientale del lago Maggiore, la salita al monte Nudo è sicuramente la ciliegina sulla torta...
Malati di montagna: Franco, Luisa, Danilo e Fabio

in volo sul lago

dai Pizzoni lo sguardo si perde verso l'infinito...

Monte Nudo 1235 m

la prima delle cime dei Pizzoni 1018 m

...senza parole...

2 commenti:

  1. Bellissimo panorama davvero.

    saluti da un contagiato dalla stessa malattia.

    RispondiElimina
  2. Beautifull place and that picture that you are seeing the landscape is wontherfull.

    Very nice place and pictures and i supose feelings.

    Greetings.

    RispondiElimina