Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 15 giugno 2008

Via Ferrata Gruppo Alpini - Corno Medale 1029 m

Piccola premessa, le ferrate sulle pareti di montagne dove vicino ci sono vie aperte da alpinisti del calibro di Bonatti e Cassin non dovrebbero esistere, mentre vie ferrate che ricordano percorsi storici o comunque che aiutano a capire le difficoltà che l'uomo poteva incontrare, specialmente durante la guerra del 1915-1918, come la La Strada degli Alpini fatta l'anno scorso con il CAI a mio modesto parere è giusto che si possano percorrere anche attrezzandole... ma allora perché fare la ferrata del Corno Medale? Una domanda che mi sono chiesto quando stavo scendendo con il sentiero verso Lecco. Ho fatto questa ferrata come conclusione di un corso istituito dalla mia sezione, dove hanno chiesto al gruppo dell'escursionismo di dare una mano, durante l'uscita. Il programma prevedeva la Via Ferrata Jose Angster e il primo tratto della Via Ferrata delle Guide in Val di Gressoney, stamattina visto le previsioni si è deciso di andare più vicino, precisamente a Lecco. Non descrivo la ferrata perché è meglio che ognuno valuti le sue abilità e esperienze in questo tipo di attività, posso solo dire che la prima metà della ferrata è molto difficile, mentre la seconda richiede molta attenzione e dove le forze fisiche cominciano a mancare, valutare soprattutto che la ferrata non ha vie di fuga in caso di abbandono, per cui bisogna salire fino in cima.
Malati di Montagna





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