Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 8 aprile 2023

Tra luoghi di culto e antichi insediamenti

Dal piccolo abitato di Cosa si sale fino all'antico paese di Cosasca, le due località sono strettamente legate tra loro, infatti nel corso degli anni gli abitanti delle frazioni montanare si spostarono a valle, costituendo nuovi nuclei abitati, tanto che Cosasca ha due cimiteri. Si attraversano suggestivi boschi di castagno e antichi casolari, percorrendo vecchie mulattiere e sentieri sempre ben segnalati da segni di vernice e interessanti pannelli esplicativi. Spettacolare il tratto di sentiero con gradini scavati nella roccia. Punto culminante è l'alpe Pra Lavarda, un balcone naturale da dove si può godere un fantastico panorama sulla valle del Toce e la città di Domodossola. Consiglio di effettuare il percorso in senso orario, in modo tale da superare il tratto su roccia in salita. Le due escursioni "Tra luoghi di culto e insediamenti antichi" e "Da Caio Domizio a Umberto Primo lungo la Via del Pane e il Cammino degli Scopei" sono effettuabili tranquillamente nella medesima giornata.
il selvadego

si parte dalla località Cosa


parcheggio nei pressi della chiesa



in decisa salita su sentiero scalinato nella roccia














Cosasca





boh...!!!








Pra La Varda


mangiare qui nel silenzio più assoluto non ha prezzo....tutto il resto non conta...



punto più alto del percorso




Domodossola










i resti dell'Oratorio di San Defendente






























Nessun commento:

Posta un commento