Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 11 marzo 2023

Dalla Strà di Caver al Monte Clivio

L'escursione si svolge nella Val Dumentina, chiamata anche Valle Smeralda per via del suo verdeggiante colorito. Il Monte Clivio sconosciuto a molti, è uno straordinario balcone naturale sul Lago Maggiore e la val Dumentina. Prima di raggiungere la cima si passa dal Santuario di Trezzo, con la sua bella Via Crucis. Il luogo ebbe la sua massima notorietà nel Cinquecento, quando era meta di processioni nel corso della giornata di Ferragosto, anche a partire dal vicino Canton Ticino.
Tutto il percorso è ben segnalato da segnavia e paline escursionistiche, non ci sono particolari difficoltà tranne la parte finale al Monte Clivio dove bisogna superare con un po' d'attenzione un intaglio tra le rocce. Dalla cima il sentiero che scende sul versante svizzero non è segnalato ma è comunque ben evidente, raggiunta la località Erbagni si prosegue seguendo le indicazioni per Cavagno/Fornasette. Il sentiero che scende al valico doganale di Palone è abbastanza ripido ma sempre ben scalinato. Consiglio di portare nello zaino la cartina escursionistica 305 di Geo4Map "Lago Maggiore" (Luino - Val Veddasca).
il selvadego

la partenza avviene dalla frazione Creva di Luino, dove si può lasciare l'auto nel comodo parcheggio davanti alla sede della Croce Rossa Italiana


inizio del sentiero da Creva



Frazione Pianazzo
Chiesa della Madonna Addolorata


verso il Valico dogale di Palone


sentiero per Dumenza





l'antico lavatoio


verso Trezzino


Una mattina di fine estate del 1911, mentre l’Europa si avvicinava a grandi passi al Primo conflitto mondiale, Vincenzo Peruggia rubò dal museo del Louvre di Parigi la sua opera più famosa "la Gioconda". Nato a Dumenza l’8 ottobre del 1881, Vincenzo fu l’autore di quello che i giornali dell’epoca definirono “il furto del secolo”.


lavatoio Trezzino


La bella mulattiera selciata della Via Crucis






L'antico Santuario della Beata Vergine di Trezzo


Si racconta che durante la pestilenza del 1348, una giovane sordomuta che pascolava le capre in quel luogo, avrebbe avuto una visione nella quale la Madonna la esortava a scendere al villaggio per raccomandare a tutti preghiera e penitenza, ritenuti allora unici antidoti al terribile morbo. Dalla leggenda alla realtà storica trascorsero quasi duecento anni. I documenti attestano che il santuario fu consacrato il 29 aprile 1526 da Mons. Francesco Landino, vescovo di Laodicea, ma suffraganeo del metropolita di Milano, Ippolito II d’Este. Nelle sue peregrinazioni nelle località più sperdute della diocesi, S. Carlo non mancò di visitare la chiesa nel 1574 e, quattro anni dopo, il suo delegato, Mons. Bernardino Taruggi, a seguito di un’accurata ricognizione, ne ordinò la trasformazione in stile barocco.



bel colpo d'occhio sulle cime del Parco Nazionale della Val Grande


sentiero verso il ...


Monte Clivio 739 m





la caratteristica cappella sul Monte Clivio



Sentiero di rientro in Italia



Garetta Sass Boitt


segnaletica escursionistica svizzera...


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