Si ripercorre la via di fuga seguita dai 24 partigiani della brigata Fiamme Verdi “Valbrembo” dopo l’incursione alla Villa Masnada, per far bottino delle armi e degli equipaggiamenti dei genieri tedeschi impegnati nelle officine Caproni, fino al tragico epilogo. Cinque di loro persero la vita sui colli di Petosino, tre furono catturati e fucilati davanti all’attuale centro civico di Petosino, un civile fu giustiziato il giorno dopo e di un altro partigiano catturato non si ebbe più notizia. Una fine così ingloriosa e dolorosa che sulla faccenda persino i superstiti non tornarono più. Finché Annamaria Paganelli, figlia di uno dei sopravvissuti, non ha pazientemente raccolto e collezionato testimonianze scritte e orali, facendo luce su un fatto storico controverso. Oggi quell’azione e l’eccidio che ne seguì sono commemorati dalla "Traccia Partigiana", un itinerario storico inaugurato di recente, e dal monumento dedicato ai caduti nel 2014. Il percorso della Traccia ricalca fedelmente la prima parte della via di fuga percorsa dai partigiani che, muovendo dalla settecentesca Villa Masnada alle Crocette di Mozzo, conduce sino al Rizzolo del Pascolo dei Tedeschi passando per la sella della Madonna del Bosco. Itinerario ben segnalato senza nessuna difficoltà escursionistica, si percorrono sentieri di montagna e brevi tratti su strada asfaltata scarsamente frequentati, dal Santuario della Madonna della Castagna per ritornare a Mozzo si segue la ciclo-pedonale che attraversa la pianura bergamasca.
il selvadego...kalipè
inizio itinerario dal parcheggio accanto a Villa Masnada, Via Crocette, Mozzo (BG)
la prima parte passa accanto ad alcuni vigneti
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